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MISS PATATA, evvai! iscrivetevi, femministe noiose

MISS PATATA, evvai! iscrivetevi, femministe noiose

GRANDE CONCORSO MISS PATATA a MILANO: Mi state scrivendo in tantissime/i dicendo che per l’ennesima volta a Milano ci sono affissioni che mortificano le donne. MISS PATATA riferita alla nota patatina ( fine metafora). Carissime, non farò nulla. Niente proteste. Abbiamo fatto, detto, protestato, analizzato. Fatto riunioni a Palazzo Marino con assessore e consigliere. Niente. MILANO,QUELLA DELLA RIVOLUZIONE ARANCIONE, per l’immagine delle donne non vuole fare niente. Riunioni infinite. Anche la sinistra dichiara che intervenire sarebbe contro la liberta. Da chiedersi liberta di chi. Quindi MILANO SI MERITA MISS PATATA. Milano ha tra le sue cittadine donne di valore, ma non vengono ascoltatate. Non importa a nessuno. Immagino importerà ai media stranieri che affolleranno la città per l’Expo e scopriranno il Paese du Pilu. Sarà interessante. Milano, Europa?…

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You are (not) my Shepherd

You are (not) my Shepherd

Se di ricerca di senso e di spiritualità quest’epoca sente il bisogno, allora possiamo dire con certezza che la pièce di Romeo Castellucci  Sul Concetto di Volto nel Figlio di Dio riesce con esito straordinario a colmarlo. Ho visto il lavoro teatrale al Franco Parenti due settimane fa a Milano. Non ne ho parlato subito perchè profondamente irritata da alcuni  che non hanno immagino visto lo spettacolo e dunque hanno protestato, perché non hanno compreso; ma ancor più irritata verso la stampa che come sempre ha giocato sullo scandalo che qui però non c’è. Come forse sapete questo lavoro teatrale ha suscitato dibattiti e proteste a non finire in tutta Europa.

L’azione si snoda semplicemente, all’interno di una stanza: c’è un padre vecchio e malato, probabilmente ha un cancro all’intestino. C’è un figlio che vorrebbe  andare al lavoro, ma ogni volta che sta per uscire di casa, il padre inizia a lamentarsi  tormentato da dolori lancinanti e, contro la sua volontà incapace di dominare il corpo malato, si sporca. Il figlio è dunque obbligato a pulirlo e a posticipare la sua uscita. Dapprima il ragazzo lava il padre con amore e cura. Poi si stanca, è in ritardo, deve uscire. Il padre non tiene più le feci, sporca il divano, viene cambiato, si risporca. Viene lavato di nuovo, si sporca ancora e ancora. In una scena memorabile, il padre dal corpo consunto per  vecchiaia e malattia, occupa una scena candida e, nudo come il Cristo, in piedi e vulnerabilissimo, urla …

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L'invenzione della virilità

L’invenzione della virilità

Per parlare seriamente del maschile, dal vivo e con un pensiero nuovo, c’è una bella occasione sabato 18 febbraio, a Milano, presso ICHOME Via Stoppani 10, ore 18: presentazione del libro di Sandro Bellassai L’invenzione della virilità, con la presenza dell’autore e di Ico Gasparri che organizza l’incontro all’interno della mostra fotografica “Nata femmina”.…

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Sito Importante da Tenere d'Occhio

Sito Importante da Tenere d’Occhio

SALVIAMO IL PAESAGGIO

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Un Post per soli Uomini

Ieri una ragazza è stata stuprata. In corso le indagini. L’uomo si dichiara innocente.

Qualche giorno fa questo post Uomini che odiano le donne? ha suscitato un grande dibattito anche tra uomini.

Ci sono due punti importanti da tenere in considerazione:

-molti uomini faticano a discutere del tema stupro: sviano, parlano d’altro, non affrontano l’argomento

-molti uomini faticano a farsi carico del problema: “io non sono uno stupratore” dicono. Certo. Però chiediamo di farvi carico non per assumervi colpe che non avete, ma per PROVARE A CAPIRE. Noi donne  spesso ci analizziamo e discutiamo per capire cosa muove il nostro genere, non solo  la singola donna.

Trovo ormai inutile che dello stupro si discuta tra donne. Ne parliamo da anni. I numeri raccontano che i nostri sforzi non sono sufficienti.

Questo post è per voi ragazzi, è per voi uomini.

Non pubblicherò commenti femminili, certa che capirete.

Non interverrò.

Vi lascio questo spazio, e spero che serva, che vi serva. Ho ancora molta fiducia, so che il momento epocale di passaggio vi chiede uno sforzo enorme e forza interiore: da relazioni di dipendenza millenarie di noi  donne verso voi uomini, si sta faticosamente ma inesorabilmente passando a relazioni di parità, di uguale dignità. E’ difficile, lo capiamo. Serve che chi tra voi è più stabile e forte  prenda la parola, inizi un percorso, si faccia portavoce e arresti questo femminicidio atroce.  Serve un uomo che riproponga qualità del maschile  che siano di ispirazioni agli altri uomini e che migliorino …

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Il personale e il politico: lettera da Berlino (3)

Il personale e il politico: lettera da Berlino (3)

E di colpo venne il mese di febbraio faceva freddo in quella casa

mi ripetevi: sai che d’inverno si vive bene come di primavera! Sì sì proprio così. La bidella ritornava dalla scuola un po’ più presto per aiutarmi “ti vedo stanca hai le borse sotto gli occhi come ti trovi a Berlino Est?”

Alexander Platz aufwiederseen c’era la neve faccio quattro passi a piedi fino alla frontiera: “vengo con te”. (Franco Battiato, Alexander Platz)

Berlin, Berlin… da qualche mese mi sembra di vivere in un mondo parallelo, surreale, che non conosco. In testa mi risuona il ritornello della bellissima canzone di Franco Battiato (per chi non la conoscesse: http://www.youtube.com/watch?v=8L6v9f8FYys ). Crisi finanziaria e bilanci che vanno a picco provocano nella popolazione di questa metropoli un continuo affannarsi per qualsiasi cosa, grande o piccola che sia. Competizione alla cassa del supermercato tra chi impacchetta per prima la minestra in polvere, competizione in bicicletta per arrivare in pol-position allo stop, competizione nella ricerca di un lavoro tra chi manda più candidature nel minor tempo possibile, competizione anche per trovare un alloggio decente, a portata di portafogli. Finalmente i nodi vengono al pettine e la Verità mostra il suo vero volto: homo homini lupus.

In Italia si dice che in Germania si stia meglio. Posso rassicurarvi: in un mondo in cui le distanze fra strati sociali inferiori e superiori della popolazione si stanno facendo incolmabili, in Germania… chi è sopra nella scala sociale continua ad esserlo e chi è sotto pure! Ma …

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Culture indigene di pace

Culture indigene di pace

CONVEGNO INTERNAZIONALE

Culture Indigene di Pace. Donne e uomini oltre il conflitto

Promosso dell’associazione Laima a Torino il 16-17-18 marzo 2012 Tre giorni di conferenze, workshops ed eventi per intessere il dialogo con quelle società fondate sui valori delle culture matrifocali e denominate “Società di Pace” dalla filosofa tedesca esperta di studi matriarcali Heide Goettner-Abendroth. Un confronto con modelli di sviluppo egualitari, in cui le forme di violenza a noi tristemente note – da quelle sulle donne e i bambini alla guerra – sono pressoché sconosciute, alla ricerca di differenti modalità di relazione con i nostri simili e con l’ambiente che ci sostiene.

E’ possibile vivere secondo la logica del dono e del non sfruttamento; gestire il conflitto con modalità alternative alla violenza? Cosa succede quando anche le donne hanno un ruolo di leadership e gli uomini accettano di condividere, sedendo in cerchio, una comune visione delle proprie virtù, attitudini, diritti e doveri, riscoprendo un maschile fuori dai luoghi comuni e dai pregiudizi? Quanto conta la spiritualità declinata al femminile all’interno di una società di pace? Il convegno internazionale “Culture Indigene di Pace. Donne e uomini oltre il conflitto” in programma a Torino dal 16 al 18 marzo 2012 su iniziativa dell’ Associazione Culturale Laima, e con il patrocinio dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Torino e dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte, affronta questi interrogativi con la prestigiosa partecipazione di testimoni ed esperte/i.

Interverranno: • Donne della comunità Moso (Cina) e Khoesan (Sudafrica) • Heide Goettner-Abendroth (Germania), …

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