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Quelle che Non Stanno dalla Parte delle Bambine

Quelle che Non Stanno dalla Parte delle Bambine

Navigando in rete mi imbatto in un intervista dove una pare docente universitaria, per pubblicizzare il suo libro in uscita dichiara parlando del nostro documentario: “ Gran parte – anzi, quasi tutto il tempo, se si vanno a contare i minuti – del Corpo delle donne, per fare un esempio, è dedicato a una lunga arringa censoria contro la chirurgia estetica, con motivazioni che a un certo punto sembrano dimenticarsi completamente dell’intento del documentario, per diventare una lezione sull’unico modo corretto in cui ci si può rapportare col proprio corpo”.

Dall’uscita del video gli attacchi sono stati pochi e non ce ne siamo preoccupati più di tanto: Ricci e Striscia fanno il loro mesto mestiere, alcuni contenitori di RAi 1 con la loro proposizione di donna del dolore o grechina: insomma tutto nella norma. Rari sono stati i casi, rarissimi, di donne che hanno criticato il lavoro di destrutturazione della tv che portiamo avanti, da dove è emerso il ruolo subordinato che le donne ricoprono nel programmi televisivi.

Oggi però trovo che sia venuto il momento di rifare il punto della situazione: caduto Berlusconi per alcuni il ruolo delle donne pare essersi esaurito; noi sappiamo invece che il lavoro è ancora tanto; è dunque necessario capire il contesto per muoversi agevolmente. I recenti dati del GENDER GAP, della CEDAW e altri indicatori internazionali ci raccontano di un Paese gravemente arretrato per quanto riguarda la posizione della donna nella società. Di questa arretratezza i media sono in parte responsabili proponendo …

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Filmografia 2.0: i rapporti tra le generazioni

Filmografia 2.0: i rapporti tra le generazioni

Ecco l’USO INTELLIGENTE e GENEROSO DI FACEBOOK: ho chiesto consigli su titoli di film  che trattassero temi intergenerazionali in poche ore centinaia di titoli interessantissimi. Graziedi cuore  a Elena, Giulia e Miriam che hanno messo in ordine 400 commenti.

Buona Lettura!

 

IL CORPO DELLE DONNE – filmografia sul rapporto intergenerazionale, Febbraio 2012, elenco 1

TITOLO FILM TIPO DI RAPPORTO CHI L’HA PROPOSTO NUMERO DI VOLTE CITATO FILM TRATTO DA…  L’ospite d’inverno Madre/figlioFiglia/madreStoria di tre generazioni Federica Polythene Pam Pomodori verdi fritti alla fermata del treno di Jon Avnet “Ci sono molte donne e molte generazioni nel racconto globale che si articola su due piani cronologici, uno presente ed uno passato, attraverso numerosi flashback. La femminilità e il suo difficile vissuto attraverso storia e generazioni negli Stati Uniti.” Edith GallonDaniele ValastroAngelo LucardiMarina MalpensaMarta MarianiGabriella RodiaElla Fitz 7 L’albero di Antonia Madre/figli Cost Ansia Secrets and Lies Madre/figlia Federica Polythene Pam La meglio gioventù Storia di più generazioni Federica Polythene PamMiriam Pelusi 2 Ha ispirato la fiction RAI Le cose che restano -> storia di una famiglia e di generazioni a confronto Gli esami non finiscono mai di Eduardo De Filippo Famiglia patriarcale Enza Ferraro  Era mio padre Padre/figlio Erika Piccinini basato sull’opera a fumetti diMax Allan Collins.  Due partite Madri/figlie Erica Del Dente  I Cento Passi di Marco Tullio Giordana Federica Polythene Pam Va’ dove ti porta il cuore Nonna/nipoteMadre/figlia Eleonora CaporaliMa Petite Chère NicoletteChiara Grassi 3 Romanzo ‘Va’… Continua a leggere...
Decalogo per la Perfetta Moralista

Decalogo per la Perfetta Moralista

Qui Giorgia Vezzoli da il suo meglio, ho riso fino alle lacrime e applicherò al più presto: DIECI FACILI CONSIGLI PER NON ESSERE TACCIATE DI MORALISMO

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Agorà del Lavoro, Milano 27 febbraio

Agorà del Lavoro, Milano 27 febbraio

il 27 febbraio 2012 dalle 18,30 alle 21 accade a Milano, Viale D’Annunzio, 15   

L’AGORÀ DEL LAVORO

per incontrarsi ribellarsi  progettare

Negoziando si impara (e si può vincere)

Nell’ultima agorà abbiamo sentito i racconti di giovani donne capaci e intelligenti, che lavorano, fanno (o non fanno) figli, che vogliono tempo per sé.

Donne che vogliono negoziare una diversa organizzazione, valutazione, riconoscimento del loro lavoro.

Sia le dipendenti sia le “contrattiste” cercano tempi e modi di lavorare diversi da quelli che incontrano in un mondo del lavoro sempre più dissennato.

Cercano nuovi modi di rapportarsi con capi e cape, colleghi, dipendenti, sindacalisti e responsabili delle risorse umane di entrambi i sessi.

Lavorare e vivere, lavorare bene e vivere bene. Di certo non hanno alcuna intenzione di “tornare a casa” per far fronte a un welfare al lumicino. Al contrario, vogliono imparare ad affermare i loro desideri e a negoziare in modo più efficace.

Come far tesoro delle esperienze e individuare i nodi giusti per incrinare il muro di gomma?

Come fare per trasformare la forza e la determinazione di tante (e tanti)

 in una forza visibile e collettiva?…

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BAMBOLE VIVENTI, Roma 22 febbraio

BAMBOLE VIVENTI, Roma 22 febbraio

Nasce una bellissima iniziativa editoriale di titoli interessanti sulla questione di GENERE della casa editrice GHENA. Parte con Bambole Viventi di Natasha Walters e presentano mercoledi a Roma.…

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Lotta Dura senza Paura?

L’acuta Lipperini oggi riprende il dibattito in corso in questi giorni e fa il punto indispensabile. Sono d’accordo su tutto quindi vi rimando a quanto dice e non mi ripeto.

Aggiungo alcune considerazioni personali che trovo sia il momento di fare:

Io ritengo che il Mondo si possa cambiare. Non ho dubbi. Posso essere stata talvolta un po’ stanca ma possiedo una certezza inscalfibile: il nostro documentario è un chiaro esempio di come si possa aumentare il livello di consapevolezza utilizzando i new media e investendo poco o niente denaro.

-Lavoro da tre anni tantissimo utilizzando il blog, fb, le mail e gli incontri con gli adulti e nelle scuole. Alcune di qs attività sono retribuite, altre no. E’ una scelta faticosa che ho preso in assoluta indipendenza e per la quale non chiedo che mi si ringrazi. Però. Però quando anche non ne ho voglia, non sto bene ho problemi familiari tengo aggiornato il blog, da ultimo anche con notizie che mi inviate. Non ho redazione, non è facile e voi vi aspettate che io vi dia ascolto, giustamente. Quindi ho uno scambio enorme di mail che mi impegna ore tutti i giorni. Oltre a cio’ porto avanti un attivita di presentazioni verso le istituzioni, a volte non visibile, che ha lo stesso scopo di cui sopra. Ho scelto di non avere il blog sporcato da pubblicità varie, vi siete accorte? non lo escludo per il futuro ma ho rinunciato per preservare il nostro blog pulito. Siamo …

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Renata, Quanto ci Piaci!

Sono allegra e fiduciosa. Non c’è motivo di temere: c’è Renata. Renata che ha circa 30 anni. Se non ci fosse lei, Giulia Guerrini che di anni ne ha 16 e le tante che mi seguono, io a volte mi deprimerei. Ma loro mi stanno vicino e non mi mollano. Ho scritto un piccolo post. Renata l’ha letto e ha intuito una mia stanchezza ad avere a che fare sempre con cretini, qui il post e il commento di Renata e mio. Poi stamane ricevo questo:

Mi sa che ci siamo vicendevolmente fraintese… . Tu certamente non intendi tirare i remi in barca, né io l’ho mai sospettato. Ti conosciamo e ti apprezziamo per la tua “fattività”, per la tua capacità di sognare e anche per l’emotività che ti fa vivere intensamente quello che accade, nel bene e nel male. Quindi capisco anche che l’espressione di una delusione per speranze mal riposte avvenga in forme nette e con toni forti. Forse l’errore da parte nostra – di tutti noi, chi più chi meno – è quello di aver troppo bisogno della tua positività. Del resto ricordo che anche tu tante volte hai “bacchettato” persone che si lasciavano andare ad atteggiamenti nichilistici che non portavano a niente; persino il tuo invito a guardare fuori dal nostro paese, a conoscere altre realtà e allargare i nostri orizzonti non è mai suonato come un invito ad emigrare perché tanto qui non c’è speranza, “de profundis clamavi ad te Domine”…etc etc. Anche per questo

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