DONNE, POLITICA, IMMAGINE Sabato 11 luglio incontro dibattito organizzato a Borgotaro dall’Associazione laPolis laboratorio di cultura politica.…
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Ragazze, Tocca a Voi
Josefin Arnell lavora a Londra, ha visto il nostro documentario e ha cercato usi alternativi per i nostri seni che non siano quelli del Modello Unico Televisivo, MUT. Ecco la sua performance:
Questa è l’Origine del Mondo. Si chiama così questo dipinto di Gustave Courbet. Anche per me è così, sento potentemente che lì è nascosta l’Origine di Tutto. Passerina, cicciolina, cosina, topolina, da piccole la chiamiamo così e in mille altri modi. Forse per renderla più innocua, scegliamo da millenni di darle un nome rassicurante e infantile. Noi lo sappiamo che lì, proprio lì dietro alle grandi labbra che è la parte più visibile, c’è tutto un mondo, di cui spesso non siamo consapevoli. Mi è spiaciuto quando in passato alcune donne qui mi hanno scritto dicendosi un po’ disturbate da immagini così: perchè? Parliamone. E’ tutto così naturale.
Non ho scritto nulla della farfallina di Belen perchè 12 milioni di italiani impazziti per un tatuaggio sull’inguine di Belen, mi sembrava già molto. Il problema come sapete ed ho gia’ scritto milioni di volte, non è Belen. Il problema è la banalizzazione dell’erotismo e del sesso. Il problema è ingabbiare il nostro erotismo all’interno del MUT, Modello Unico Televisivo. Il problema enorme è che la TV crea modelli che bambine e ragazzine seguono. La sessualità liberata è una gran bella cosa, come abbiamo discusso qui molte volte. C’è Slavina, che ho conosciuto al Feminist Blog Camp che lavora da tempo sulla post …
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Ricordare Antonia Pozzi
In questa puntata di Mizar su Rai2, potete vedere un lungo servizio che ricorda la poetessa e fotografa milanese Antonia Pozzi nel centenario della sua nascita. Per chi vuole approfondire questa straordinaria figura di artista morta suicida a 26 anni: www.antoniapozzi.it…
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Organizzato dal teatro CARGO di GENOVA dibattito su “Corpi femminili e Media” con Enrico Ghezzi e Lorella Zanardo.
La Doppia Coscienza degli Autori Televisivi DA LEGGERE!
Pierre Bourdieu ha scritto ciò che anche noi, con gratitudine nei suoi confronti, diciamo. Gli intellettuali nostrani criticano ma siamo in buona compagnia: anche Bourdieu in patria è stato molto osteggiato. In un’ottima intervista di Reset Giancarlo Bosetti dialoga con il sociologo francese. Eccola anche qui di seguito:
In Francia il piccolo volumetto rosso di Pierre Bourdieu Sur la télévision, uscito in Italia per Feltrinelli, ha venduto centomila copie. Il sociologo del Collège de France noto per la vastità e l’importanza delle sue analisi sul sistema scolastico, sulla formazione del gusto, sul ruolo delle élites (qualche titolo: “La distinzione”, “La misère du monde”, “Ragioni pratiche”) e per la sua attenzione alla filosofia (“Méditations pascaliennes”) è sempre stato schierato nella vita politica su posizioni di critica sociale radicale, è – come si dice – un maître-à-penser della gauche. Si è attivamente impegnato nell’inverno del 1995 contro il piano Juppé, è sempre in primo piano nella battaglia con gli immigrati e per la revoca della legge Pasqua, non ha mai risparmiato critiche neppure ai socialisti francesi. La sua ricerca è sempre stata davvero anticonformista, nel senso più scomodo e disturbante della parola, così come la rivista internazionale che dirigeva, Liber. L’ultimo disturbo ha voluto portarlo al mondo della televisione e dei poteri che la guidano.
In questo libro “Sulla televisione” lei sostiene che è necessario risvegliare la coscienza dei professionisti circa la struttura invisibile dei media. Crede che i professionisti, ma anche il pubblico, siano ancora così ciechi di fronte a …
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Lettera da Oxford
Chiara Carpita si aggiunge oggi alle amiche italiane che ci scrivono dall’estero e che ci raccontano come si vive e si lavora lontano dall’Italia. In questo momento così faticoso è auspicabile se possibile andarsene un po’ di anni, fare esperienza e tornare per migliorare il contesto culturale italiano. Tutto il blog oggi è dedicato alle amiche corrispondenti sia perchè ne ammiro la forza e la perseveranza nel ricavarsi una posizione, sia perchè consocere altri modi di vivere e di pensare ci aiuta ad uscire dalle gabbie. Spesso nelle scuole le ragazzine/i mi dicono “ma tanto la tv è così ovunque?” Non è così come sappiamo, e andarsene per un po’ aiuta ad allargare i nostri orizzonti.
Carissime, CarissimiVi scrivo da Oxford. Sta nevicando, sono appena uscita da una lezione sul romanzo l’Invitata di Simone de Beauvoir. Continuo a pensare a Françoise, all’uccisione di Xavière, l’intrusa, il tradimento che rompe l’equilibrio di coppia . Il sogno di unione di Françoise crolla, scopre di essere stata solo mente, che il binomio mente-corpo non si è mai risolto dentro di lei, lo scopre incontrando l’altra, Xavière, la giovane donna bella e vitale. “Credete che il sogno di fusione dell’amore sia possibile? Esista ancora? Sia ancora possibile crederci?”. A questi Gender Seminars ho incontrato e preso contatti con il gruppo femminista di studentesse di Oxford (OUSU Women’s Campaign) con il quale mi incontro tutti i lunedì per discutere e organizzare conferenze, dibattiti, attivismo in rete. Anche in UK la rete è diventata il luogo …
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