Josefin Arnell lavora a Londra, ha visto il nostro documentario e ha cercato usi alternativi per i nostri seni che non siano quelli del Modello Unico Televisivo, MUT. Ecco la sua performance:
Questa è l’Origine del Mondo. Si chiama così questo dipinto di Gustave Courbet. Anche per me è così, sento potentemente che lì è nascosta l’Origine di Tutto.
Passerina, cicciolina, cosina, topolina, da piccole la chiamiamo così e in mille altri modi. Forse per renderla più innocua, scegliamo da millenni di darle un nome rassicurante e infantile. Noi lo sappiamo che lì, proprio lì dietro alle grandi labbra che è la parte più visibile, c’è tutto un mondo, di cui spesso non siamo consapevoli.
Mi è spiaciuto quando in passato alcune donne qui mi hanno scritto dicendosi un po’ disturbate da immagini così: perchè? Parliamone. E’ tutto così naturale.
Non ho scritto nulla della farfallina di Belen perchè 12 milioni di italiani impazziti per un tatuaggio sull’inguine di Belen, mi sembrava già molto.
Il problema come sapete ed ho gia’ scritto milioni di volte, non è Belen. Il problema è la banalizzazione dell’erotismo e del sesso. Il problema è ingabbiare il nostro erotismo all’interno del MUT, Modello Unico Televisivo. Il problema enorme è che la TV crea modelli che bambine e ragazzine seguono.
La sessualità liberata è una gran bella cosa, come abbiamo discusso qui molte volte.
C’è Slavina, che ho conosciuto al Feminist Blog Camp che lavora da tempo sulla post pornografia; può piacere o non piacere. Importante è conoscerla.
Ci sono decine di attrici che più di tutte noi soffrono a causa del MUT, perchè loro col corpo vero ci lavorano e oggi il gusto del pubblico è corrotto proprio dal MUT e fatica a capire lavori come quelli di Barbara Toma o Valeria Cosi:
Mi è piaciuta Arisa quando ha raccontato (qui il video su La7 da 21.58 a 25.15) in parole dirette e delicate allo stesso tempo, che la Patata lei se la porta al collo rappresentata in un ciondolo, perchè pensa che siaproprio l’Origine del Mondo. Era poetica; non così l’articolo che recensiva la sua intervista e mirava all’ennesimo scontro tra donne.
Ragazze, dove siete?
La protesta finora mirava a denunciare la banalità del MUT e delle rappresentazioni che ci ingabbiano. L’abbiamo denunciato e la consapevolezza ora c’è.
Ora venite fuori. Raccontate a questo Paese così bigotto che non si toglie le mutande alle terme e va in visibilio per un “vedo non vedo” ad un festival nazional popolare quando con due clic sul PC puoi vedere tutto e di più.
Ci siete, state portando avanti lavori incredibili di forza immensa che mi mostrate in giro per lìItalia, fatevi vedere! Mostrate al mondo i vostri corpi veri, dove la seduzione c’è, straripa, avanza, cammina, si interrompe sommerge. Mostrate l’onda che intenerisce i nostri corpi, fatevi vedere, lasciatevi conoscere..
Mandatemi i vostri progetti, i vostri video, cio’ su cui state lavorando. Invadiamo il Paese con la vostra energia, i vostri corpi. Io qui darò tutto lo spazio possibile e credo anche molte blogger.