Leggete l’articolo qui sotto e poi ascoltate i racconti di
Parlaci di Lei:
Carla Fracci racconta Margot Fontaeyn
Melania Mazzucco racconta Eleonora Duse
Daria Bignardi racconta Susan Sontag
Carmen Consoli racconta Rosa Balistreri

Marina Terragni racconta Etty Hillesum
Eleonora Bianchini racconta Artemisia Gentileschi

Grandi storie al femminile.
L’idea di realizzare questa rubrica è nata dal desiderio di
condividere la gioia che provo quando qualcuno mi consiglia un
libro, un film, l’articolo di un giornale; quando gli incontri della
giornata mi fanno uscire dal lavoro con il desiderio di correre in
libreria per scoprire cos’ha scritto di interessante quella scrittrice
che non conoscevo di cui mi hanno parlato. Ringrazio per questo il
mio lavoro di giornalista, che mi porta ogni giorno a conoscere
persone interessanti che hanno voglia di condividere le letture che
le hanno formate, le storie che hanno dato loro la forza di
prendere decisioni difficili, i percorsi che le hanno portate a
diventare ciò che sono oggi.
E così ho pensato di farmi raccontare dalle donne di oggi le
imprese delle donne di ieri. Non sono imprese eroiche ma ognuna
di quelle donne un po’ eroina lo è stata… perchè quelle vite hanno
fatto venire voglia a qualcuno di raccontarle…
Non conoscevo la cantastorie siciliana Rosa Balistreri, l’ho
conosciuta attraverso le parole appassionate di Carmen Consoli
che mi ha cantato con voce commossa alcuni dei suoi versi.
La complessità dell’intellettuale statunitense Susan Sontag ha
preso forma dai racconti di Daria Bignardi, che mi ha svelato il
conflitto di una donna tanto forte nella vita pubblica, quanto fragile
in quella privata.
Conoscevo Eleonora Duse, ma è stata Melania Mazzucco a farmi
riflettere su quanto effettivamente abbia fatto per il teatro italiano.
So ben poco della danza, ma le parole eleganti e curate di Carla
Fracci mi hanno fatto venire voglia di perdermi nei passi leggeri e
precisi della ballerina britannica Margot Fonteyn.
È stato stupendo farsi raccontare dalla voce inconfondibile di
Gianna Nannini la sua passione per Elsa Morante e la sua
ammirazione per come la scrittrice abbia saputo raccontare
l’accettazione del dolore, emozione che può diventare sublime.
Ho immaginato Natalia Ginzburg muoversi tra gli scaffali di una
libreria di Torino, ascoltando Paola Mastrocola ricordare un suo
incontro e un brevissimo scambio epistolare con la scrittrice, che
toccando le corde giuste le ha cambiato la vita.
Ho scoperto con Bianca Pitzorno una femminista ante litteram
nella Sardegna medioevale, Eleonora d’Arborea, attenta ai diritti
delle donne in uno dei periodi più bui della storia d’Italia.
Marina Terragni mi ha portato davanti agli occhi la straordinarietà
di una donna che ha saputo credere nella superiorità del bene sul
male nel pieno della seconda guerra mondiale, Etty Hillesum,
morta ad Auschwitz a 29 anni.
Adoro Goliarda Sapienza, ma è stata Lorella Zanardo a leggermi un
estratto del suo “L’arte delle gioia” facendomi rabbrividire e
pensare che sì, rompere le gabbie, vuol dire spianare la strada per
chi verrà dopo di noi.
Sono storie di donne che ce l’hanno fatta, non perchè hanno
trovato la fama o il successo, ma perchè con determinazione
hanno seguito una strada. Una strada che le ha portate a
realizzare i loro sogni, ad assecondare le loro passioni e a lasciare
un segno importante almeno per qualcuno. Queste donne restano
vive se parliamo di loro, se le portiamo nelle nostre case, nelle
scuole, nelle nostre vite, se le raccontiamo ai nostri figli e
consigliamo ai nostri amici di andare alla scoperta di ciò che hanno
lasciato.
Io sto cercando di farlo ricordando ogni settimana alla radio la
storia di una di loro, ciò che hanno fatto in vita con la loro arte, i
loro libri, sui palchi dei teatri, tra le righe dei loro diari, lottando,
sperando, credendo in qualcosa, non avendo paura. E lo sto
facendo grazie alle parole delle donne che hanno accettato di
raccontarcele. La serie s’intitola “Parlaci di lei. Grandi storie al
femminile”.
Ora è grande la curiosità di ascoltare cosa diranno le altre donne
che parteciperanno a questo progetto, scoprire quali saranno le
loro scelte e sentire da loro altre piccole grandi imprese del
passato. Sicuramente accendere i microfoni e registrare le
prossime puntate, mi farà crescere un po’, mi porterà in libreria
per sfogliare un altro libro, o mi farà consigliare ad un amico una
nuova lettura.
E se lo farà anche qualcun’altro che ascolterà queste interviste,
queste donne continueranno a vivere, e le loro battaglie, le loro
passioni, quello che loro hanno vissuto, faranno vincere altre
battaglie, accendere altre passioni, vivere altre vite.
Siamo arrivati alla puntata numero 9, ogni settimana ce ne sarà
un’altra, fino alla fine dell’anno. Ogni mercoledì su Radio SBS.
www.sbs.com.au/italian www.facebook.com/sbsitalian
Buon ascolto e buone scoperte…
Virginia Padovese