“Lottare contro le discriminazioni significa evidentemente aprire a tutti i cittadini i dispositivi del diritto comune ed anche le più belle istituzioni della Repubblica. Noi vogliamo dire qualcosa in particolare agli adolescenti ed alle adolescenti di questo paese, agli adolescenti che sono stati feriti, disorientati in questi ultimi giorni, che hanno provato uno sgomento immenso, profondo, che hanno scoperto una società in cui la sublimazione dell’egoismo ha permesso ad alcuni di protestare rumorosamente contro i diritti degli altri. Noi vogliamo semplicemente dire loro che, nella loro singolarità, sono al loro posto, nella società, che noi riconosciamo loro un posto nella società, con il loro mistero, talento, difetti, le loro qualità e le loro fragilità. Perché è questa la singolarità di ognuno e ognuna di noi, indipendentemente da ogni scelta sessuale, ciascuno e ciascuna di noi è singolare. Ed è proprio questa la forza della società, la condizione stessa delle relazioni umane alla base della società stessa. Allora noi diciamo loro: se siete presi dalla disperazione, scrollatevi tutto ciò di dosso, sono solo parole che presto voleranno via. Voi però restate con noi e tenete la testa alta. Non avete niente da rimproverarvi. Lo diciamo forte e chiaro, con voce potente: perché come diceva Nietzsche le verità uccidono, quelle che tacciamo diventano velenose. Grazie a voi tutti.”

 Mentre in Italia i miserevoli bisticci della cattiva politica continuano ad avvilire e impantanare il paese, qui in Francia, crisi o non crisi, qualche passetto in avanti è stato fatto. Gran parte dell’opinione pubblica è negli ultimi mesi stata sollecitata da una fitta stagione di dibattiti conclusasi il 23 aprile scorso con l’approvazione definitiva della legge a favore delle unioni gay. Questa legge in Francia viene comunemente identificata come la “legge Taubira” dal nome della sua principale fautrice. Classe 1952, originaria della Guyana, Christiane Taubira, dal 2012 Guardasigilli e Ministro della Giustizia del governo diretto da François Hollande, si è distinta non soltanto per le modalità con cui è stata capace di portare avanti il dibattito del mariage pour tous, ma anche e soprattutto per aver dato vita ad un nuovo modo di fare politica, trasformando il linguaggio della politica stesso. A riprova del suo talento basta dare un’occhiata al web: negli ultimi mesi i video dei suoi discorsi, lontani da quel politichese a cui in Italia siamo purtroppo abituati, sono stati condivisi sui social network da decine di migliaia di persone, con numeri di visualizzazioni pari a videoclip di grandi star internazionali. E come mai? Perché Christiane Taubira, con grande semplicità e senso di responsabilità dell’istituzione e del ruolo di cui è rappresentante, ha innanzitutto riportato cuore e complessità nella casa della politica francese e proponendo citazioni provenienti dalla letteratura, dalla filosofia e dalla poesia, recitando a memoria componimenti di René Char, Léon-Gontran Damas o Emmanuel Levinas, la ministra della giustizia ha scatenato vere e proprie ovazioni da parte dei colleghi del parlamento e destato grande curiosità e simpatia nei cittadini. Spesso si parla di quanto gli italiani si stiano allontanando dalla partecipazione alla politica e i dati di scarsa affluenza delle ultime elezioni sembrano confermare questa tesi. Ma più che di anti-politica parlerei di una classe politica di pessima qualità, incapace di umanità, incapace di parlare alle persone in modo comprensibile, priva degli strumenti necessari per attuare un’ educazione trasversale alla politica e alla cultura, educazione necessaria per la rinascita nel nostro paese. Una classe politica incapace di intraprendere cambiamenti. Ah se Madame Taubira potesse venire a svegliare anche noi, lei che sollecitata da un avversario politico in aula ha risposto recitando a memoria una poesia, lasciando stupefatti e a volte quasi divertiti i suoi detrattori! Vedere per credere : http://www.youtube.com/watch?v=vyMa_VJgK6Q&feature=youtu.be

La rivoluzione Taubira è stata a onor del vero anche fortemente ostacolata da manifestazioni di oppositori e da frequenti momenti di tensione; ma qualcosa con lei è cambiato e il potenziale metaforico del suo esempio era chiaro sin dall’inizio del suo percorso politico. Lei stessa ironizzando dichiarò: Femme, noire, pauvre, quel fabuleux capital! Tous le défis à reveler e cioè Donna, nera, povera, che meraviglioso capitale! Tutte le sfide da intraprendere!

Io stessa ho seguito ammirata molti dei discorsi tenuti durante le sedute parlamentari, cercandoli in internet per ascoltarli più e più volte. La corsa verso l’approvazione di questa legge ha permesso a me come a molti cittadini e cittadine francesi di opinione differente, di approfondire le proprie conoscenze in materia di legislazione e temi cruciali quali la famiglia, adozione e filiazione assistita, riconoscimento di famiglie omoparentali.

Ma c’è un discorso che mi ha colpita profondamente, direi senza paura di esagerare che mi ha davvero commossa, quello tenuto a conclusione dell’approvazione della legge che acconsente al riconoscimento delle unioni gay. Questa volta Taubira si è rivolta, scusandosi, agli adolescenti e alle adolescenti. Ho sento, in qualità di “inviata” dalla Francia, il dovere di riportarvelo qui sopra, ho scritto  le sue parole una ad una, affinché queste possano raggiungere anche gli adolescenti e le adolescenti di lingua italiana, affinché anche loro come i coetanei e le coetanee francesi, possano trarne forza, giovamento e sostegno. Queste parole parlano anche di voi e a voi, ascoltatele con attenzione!  Le dedico specialmente ad un giovane italiano di origini rumene di cui non conosco il nome; so soltanto che in un momento di grande sconforto e solitudine ha preferito salutarci e lanciarsi da una finestra del terzo piano di una scuola di Roma, pochi giorni fa. Spero tu possa presto leggere queste parole e spero che la forza che esse emanano possa aiutarti a continuare a testa alta l’impervio cammino della vita.

 http://www.dailymotion.com/video/xz94vn_taubira-aux-jeunes-homos-gardez-la-tete-haute_news#.UanSSJyPWSr

Giulia Camin