Monthly archive Febbraio 2013
Terre des Hommes: partono i corsi nelle scuole per la prevenzione della violenza e della discriminazione di genere

Terre des Hommes: partono i corsi nelle scuole per la prevenzione della violenza e della discriminazione di genere

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5 febbraio - Rivalta Torinese (TO)

5 febbraio – Rivalta Torinese (TO)

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Noi Italiane Fortissime  (e senza saperlo)

Noi Italiane Fortissime (e senza saperlo)

Questo è uno di quei post che cambiano la prospettiva del nostro futuro. Leggetelo ma ancor più diffondetelo. Marina Freri da Sydney riesce a dare una visione, a noi donne italiane, che rivoluziona il nostro presente e può cambiare il nostro futuro.Non è il mio ottimismo a buon mercato. Mentre leggevo prima di pubblicare, ho sentito che le parole di Marina andavano a chiarire alcune intuizioni che si stanno facendo largo,nei miei molti incontri sul territorio. Come dice la mia amica Kristin Engivig ” se voi donne italiane, quelle che conosco e incontro che combattono per ottenere anche cio che da noi è scontato, se voi italiane vi trasferiste a oslo, dopo 6 mesi divntereste primo ministro” e non lo dice ridendo.Siamo resilienti. Esserne consapevoli serve all’autostima, a disegnare percorsi futuri. Grazie Marina.

Quella che spesso noi diciamo essere fortuna, quando notiamo, anche congratulandocene, la buona riuscita di qualcuno, per gli anglosassoni si direbbe frutto di resilienza.

Resilienza è una parola preziosa che, nella fisica, sta ad indicare la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi; per traslato indica la capacità di reagire alle sollecitazioni presentate dai cambiamenti, siano essi positivi o negativi.

Se ci si pensa, la resilienza si palesa chiaramente nella struttura della “famiglia-welfare” italiana, cardine del tessuto sociale, in grado di assorbire gli urti della crisi economica e, a seconda delle esigenze, reinventarsi in asilo nido, casa di cura o, ancora, servizio sociale.

Seguendo, sui social media e dal vivo, le vite delle mie …

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Generazione Trans  Europea

Generazione Trans Europea

Ricevo e pubblico con grande interesse questo contributo di  Lija Lascenko, giovane donna russa cresciuta in Lettonia e residente  in Inghilterra. Punto di vista e propostadi analisi  interessantissima. Grazie Lija

Seguendo le notizie del Corpodelledonne spesso mi ritrovo a fermarmi  a lungo sugli articoli scritti dai corrispondenti dall’estero – leggendoli sento risuonare nel mio cuore tutta la loro problematica, e, perfino, disperazione. Eppure non sono italiana, sono una ragazza russa, nata e cresciuta in Lettonia post-Sovietica e partita per l? Inghilterra per studiare e cercare un futuro migliore.

Forse, questa mia provenienza dice poco a chi non è esperto dei paesi Baltici, ma dice molto a chi ha viaggiato ed ha incontrato centinaia di lettoni sparsi per il mondo studiando, lavorando e non volendo tornare più. Sono stufi  dei politici che cercano di frastornare il popolo.  Così come gli emigrati italiani, sono stanchi dai propri concittadini che ogni quattro anni votano gli stessi partiti, dei quali prima si lamentavano accusandoli di aver rubato i soldi destinati agli ospedali, alle scuole e all’occupazione. Sono irritati dai servizi sociali e agenzie pubbliche che preferiscono rimandare a Bruxelles le sovvenzioni Europee, caso mai non siano riusciti ad assegnarle ai parenti degli impiegati.

Così nasce una generazione trans-Europea, delusa dalla nascita, che non crede più nel patriottismo. Sono italiani, spagnoli, russi, lettoni, lituani, polacchi e molti altri, le cui identità, ancora formate dal loro ambiente culturale e linguistico, non sono più sostenuti dai fondamenti nazionali. E questo si rivela il problema più …

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