Oggi le lettere dall’estero sono due. Chiara Baldin ci scrive da Lisbona della sua rabbia nel sentire rappresentare l’Italia in modo sterotipato, seppur vero. Giulia Camin ci racconta della importante manifestazione per la libertà che si è svolta ieri a Parigi-Giulia che foto rappresentativa della tua gioia!
L’Italia è tra iPaesi avanzati, quello da cui i/le giovani stanno emigrando di più. La Lombardia, incredibile! è la regione da cui più si parte. Io dico e ribadisco, se potete, andate. Ricevo ogni giorno decine di mail di ragazze/i che sarebbe superficiale definire scoraggiati. Il sentimento che provano è di sconfitta, di limbo senza meta, di disillusione fino al midollo.  Io credo che il problema reale dell’Italia, più di tutti gli altri seppur gravi, sia quello del FAMILISMO AMORALE che ormai ammorba tutto e tutte. Io non posso godere della bontà delle Primarie del PD perchè  il PD ha messo  in lista anche gente di pochissima levatura solo perchè moglie/marito/figlia di..
Se questa pratica lascia annichilita una donna adulta come me, che effetto fa ad un/una ventenne?

E’ stato meraviglioso avere a cena le corrispndenti a Natale: l’ogoglio per averle al mio fianco era grande. Che gioia deve provare Marina per  essere riuscita a diventare giornalista assunta retribuita e stimata a 25 anni della radiotv di stato australiana? E qui che possibilità avrebbe avuto?
E a Giulia che ricopre un ruolo di prestigio in un importante realtà museale parigina, cosa avrebbero offerto qui?

Come pronosticava Sciascia, sono stati gli usi e costumi di un certo sud ad invadere il nord e non viceversa.  Se io fossi in lista per il PD  in Calabria, morirei di vergogna sapendo che al mio posto ci dovevano stare le donne calabresi che lottano come tigri per mantenere dignità etica e onore. Ma la vergogna pare un sentimento desueto. Ogni volta che qualcuno/a occupa un posto immeritatamente, si provoca un danno alla società tutta.

Quindi ragazze e ragazzi andate.Presto.

Io non sono annientata né senza forze. Resto e lotto come posso. Siamo in molte/i.Ma voglio onorare il patto geenrazionale e quindi vi indico la strada migliore: che è quella di farsi le ossa, l’autostima e l’esperienza all’estero. E poi di rientrare e a testa alta e con fermezza andare ad incontrare tutte / tutti quelle e quelli che vivono di raccomandazioni e appoggi e rimuoverli dalla vita pubblica, additandoli/e al pubblico sdegno.

Si può fare, ne sono certa.

E non sentitevi fuori gioco se non avete ventanni, conosco donne e uomini che stanno espatriando anche a 50.
A chi resta va tutto il mio appoggio incondizionato. MA se restate è perchè vi sentite come leonesse/i in battaglia. Se vi prende lo sconforto, via veloci prima che sia tardi.

 

Dicesi STEREOTIPO un’idea preconcetta, non basata sull’esperienza diretta e difficilmente modificabile.

La parola ha origine greca: stereos, che significa rigido o permanente, e tupos, che significa impronta, quindi, “impronta rigida”: modello immutabile.

A tavola, davanti a una teglia ben potente di LASAGNE alla portoghese, circondata da un paio di nazionalità, mi chiedono da quanto tempo sono in Portogallo. È passato ormai un anno e qualche mese dal mio arrivo in terra lusitana e mi vengono i brividi rendendomi conto di quanto il tempo sia bulimico. Iniziamo a parlare delle nostre culture culinarie, linguistiche e purtroppo calcistiche, quando Ricardo (amico di amici) si rivolge a me incuriosito e mi domanda: «Chiara, ma perché in ogni programma televisivo italiano ci sono belle donne che ballano seminude? E aspetta: ma è vero che le donne italiane sono facili?». Vi invito a leggere l’elenco delle reazioni alla domanda bollente… CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO

 

Oggi è il 27 gennaio, giornata della memoria.

Immagino che programmi e telegiornali italiani abbiano riproposto i soliti servizi di rito, qualche riflessione spicciola su ciò che accadde, la ricorrenza della liberazione e dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, forse un’intervista o due, l’immagine del politico di turno o del Presidente della Repubblica con la mano sul cuore, commosso all’occasione di una qualche commemorazione ufficiale. Il tutto condito, se possibile, con passaggi e riferimenti cinematografici alla Schindler List o La Vita è Bella.  Le foto in bianco e nero alla Christian Boltanski poi funzionano sempre per lavarsi bene la coscienza e poi via, domani è un altro giorno e si vedrà.

Oggi qui  è stata una giornata speciale, molto attesa,  perché oggi ha avuto luogo la manifestazione nazionale per la Parità di diritti, a favore del diritto per le coppie omosessuali di matrimonio, adozione e filiazione. Circa 400 mila persone hanno sfilato per le vie della capitale… CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO