Travolte da insolita passione: una Slavina in Scighera, presenta Lorella Zanardo

Circolo Arci Scighera, giovedi 15 novembre 2012, via Candiani 131, Milano (ingresso con tessera ARCI)

Raccontare il sesso come se fosse un viaggio.
Farlo ad alta voce, senza imbarazzo… anzi con un certo orgoglio.
Smettendo di aver paura di certe parole.
Riportando il desiderio al centro della scena.
Dando la parola ai corpi intrecciati.

 

Ore 19 laboratorio per il reading: portate i vostri o altrui testi, tenuti nel cassetto, pubblicati o preparati per l’occasione

ore 21 presentazione di “Racconti erotici per ragazze sole o male accompagnate” di Slavina (ed. Perrone 2012) con la partecipazione di Lorella Zanardo – qui il suo ultimo video: Senza chiedere il permesso.

a seguire reading collettivo con racconti, riflessioni e provocazioni postpornografiche con la musica di Lucy van Pelt

** la partecipazione al laboratorio é gratuita ma é necessario un contatto previo scrivendo una piccola mail di presentazione a slavina@insiberia.net

Nella pornografia che vogliamo hanno legittimità tutte le rappresentazioni del desiderio, anche quelle non convenzionali, non direttamente esplicite o non pornografiche in senso stretto. Quello di Slavina è però un invito diretto a prendere la parola e rischiare sul terreno dell’esplicito, della sfida che rappresenta per ogni donna trovare il suo modo di nominare senza mediazioni tutte quelle cose delle quali ci hanno insegnato a vergognarci o a parlare soltanto nello spazio dell’intimità (spesso banalizzato, come in Sex And The City). È necessario costruire uno spazio di discorso che comprende la sfida al comune senso del pudore (il nostro per primo).

Essere insieme e potenziarci a vicenda è fondamentale per trovare il coraggio di dire cose che da sole, pubblicamente, non riusciremmo a dire mai, per far diventare il sesso una questione politica. Non è una gara, non ci sono parametri di giudizio secondo cui qualcosa ci può stare e qualcos’altro no: chi ci mette la faccia, la voce e il corpo decide cosa vuole rappresentare, contando sulla solidarietà del gruppo che comunque supporta la presa di responsabilità di chi sceglie di condividere una parte cosí intima di se (poi ci saranno cose che ci piaceranno, che ci ecciteranno, che ci turberanno, che ci solleveranno l’anima e altre no – e per ognuna saranno diverse).

Grazie al lavoro che diverse attiviste fanno da qualche tempo la parola pornografia non é piú associata indissolubilmente a pratiche e rappresentazioni che non valorizzano il desiderio femminile (o meglio non-maschile secondo i canoni della mascolinit à mainstream; sarebbe infatti molto interessante che anche qualche bio-maschio prendesse la parola).

È da se che bisogna partire, altrimenti alla fine non si cresce. Il gruppo aiuta e potenzia un percorso che ognuna deve aver fatto o cominciare a fare da sola.

Nel laboratorio è importante che siano presenti persone motivate a mettersi in gioco, farsi forza e mostrarsi (metaforicamente) nude sul palco. Per le curiose, le titubanti, ci sar à il reading e uno spazio successivo di confronto nel quale metteremo in comune le nostre emozioni nel farlo e in cui le curiose-ma-paurose potranno fare domande.