Monthly archive Luglio 2012
Piccoli Ospiti

Piccoli Ospiti

10 Anni – Fondazione Pangea Onlus – Viaggio in Italia

 CASA PANGEA – PICCOLI OSPITI

Un luogo sicuro per aiutare mamme e bambini a uscire dalla violenza

 Palermo dall’11 al 15 luglio 2012 – piazza Castelnuovo

 

  La violenza contro le donne è violenza contro i bambini. Fondazione Pangea Onlus dedica i suoi 10 anni a una problematica, che troppo spesso viene sottovalutata e che resta tutt’ora poco conosciuta: la violenza assistita dei bambini. I minori che assistono a queste forme di violenza domestica contro le loro madri sono vere e proprie vittime di maltrattamento. Lo dice chiaramente lo studio del progetto europeo Daphne III, rivelando che su quasi 7 milioni di donne che hanno subito violenza, almeno 700 mila avevano figli al momento del fatto, un dato che porta a un’ipotesi di circa 400.000 bambini spettatori diretti e vittime di violenza domestica da parte di uomini.

Questi dati sono a dir poco allarmanti e pur essendo la denuncia doverosa non è più sufficiente, bisogna agire e aiutare concretamente questi bambini e le loro mamme. Proprio per fare fronte a questa terribile realtà, abbiamo avviato, nel 2008, il progetto “Piccoli Ospiti” per cambiare segno alla storia di violenza affinché non faccia più parte del loro futuro. E’ fondamentale recuperare una relazione filiale e genitoriale armoniosa. Nei prossimi mesi saremo in viaggio per l’Italia, al fianco dell’Experience Store di Donna Moderna, oramai storico partner di Pangea, per incontrare i nostri sostenitori di persona, sentirci più vicini al pubblico, soprattutto alle donne

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Senza Chiederci il Permesso

Senza Chiederci il Permesso

Carissime ragazze e carissimi ragazzi,

arrivo da due giorni trascorsi nella Tenuta di San Rossore con alcune e  alcuni di voi.

Sedute/i intorno ad un tavolo per parlare del futuro che ci attende già da settembre, ho faticato per qualche ora a tenere l’attenzione, stanca per un anno che mi ha stremata tra dibattiti, scuole e miserie varie.

Poi Anna  prende la parola ed è come se uno schiaffo potentissimo mi cogliesse in volto. Ci racconta di un lavoro duro nel volontariato a contatto con la sofferenza tutti i giorni, un padre amatissimo in difficoltà che lei cerca di aiutare e intanto  ci rivela la potenza del legame d’amore che talvolta lega le figlie ai padri. Pochi soldi, ma Anna   dimostra una forza sorprendente, un Paese il nostro che non offre più nulla;  intanto Gio  annuisce , Gio  che fino a qualche mese fa offriva di sé un’immagine dolcissima e che oggi mi appare indurita. No, è solo più consapevole.

Daniele che ha 30 anni e che ha investito tutto, intendo tutto in un progetto di cambiamento di vita e di società che all’estero gli valorizzerebbero di sicuro e che qui cerca di sostenere a prezzo di sacrifici terribili.

Mi vergogno della mia stanchezza.

Li ascolto parlare e ricaccio indietro le lacrime che i loro racconti mi suscitano.

Sono a vostra disposizione.  Da settembre ricominciamo. Scuole. E incontri. In giro per l’Italia.

Tutto il resto non conta, o conta molto meno.

La disoccupazione giovanile al 37%. Non esiste  emergenza più …

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Nuova legge regionale lombarda contro la violenza

Nuova legge regionale lombarda contro la violenza

IX LEGISLATURA ATTI: 005933

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 047

Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza

Approvata nella seduta del 26 giugno 2012

 

Servizio Segreteria dell’Assemblea consiliare                                                            LCR/0047  CC1

 

 

Art. 1

(Principi e finalità)

 

  1. 1.    La Regione, nel rispetto dei diritti fondamentali sanciti dall’Unione europea, dalla Costituzione, dallo Statuto d’autonomia e dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale:

 

a)     pone alla base della azione politica e amministrativa il rispetto della dignità, della libertà di espressione e della piena e libera realizzazione di ogni persona;

b)    riconosce che ogni forma e grado di violenza costituisce una violazione dei diritti umani e un attacco all’inviolabilità, alla dignità e alla libertà della persona e contrasta la cultura che la genera e la diffonde;

c)     riconosce che la violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica contro la donna, comprese la minaccia di mettere in atto tali azioni e la violenza assistita, nonché la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica sia nella vita privata, ledono il diritto alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità, all’integrità fisica ed emotiva e costituiscono una minaccia grave per la salute fisica e psichica della donna stessa;

d)    condanna e contrasta ogni forma di violenza contro la donna esercitata sia all’interno della famiglia sia in ambito lavorativo e sociale, compresi i matrimoni forzati, la tratta di donne e bambine, le mutilazioni genitali e fisiche di ogni genere.

Art. 2

(Obiettivi)

 

  1. 1.    La Regione, in particolare:

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Lettera aperta al ministro Riccardi

Lettera aperta al ministro Riccardi

Comunicato Stampa

Riforma per la cooperazione allo sviluppo del Governo italiano: escluse le donne Lettera aperta di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo – al Ministro Andrea Riccardi

Roma – 5 luglio 2012

Il 27 e il 28 settembre 2012 si svolgerà a Milano il Forum della cooperazione internazionale organizzato dal Ministero per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione. Nelle “tracce di discussione” per avviare un percorso preparatorio partecipativo, è stato completamente dimenticato il ruolo delle donne nello sviluppo dei paesi del Sud del mondo. Non vi è infatti alcun riferimento alle relazioni di genere né al settore “Empowerment delle donne”. L’11 luglio si terrà a Londra il Summit on Family Planning, organizzato dall’Agenzia britannica per lo sviluppo internazionale, DFID, e dalla Bill and Melinda Gates Foundation, con il sostegno tecnico del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) e il contributo di centinaia di ONG soprattutto dei paesi in via di sviluppo. Il Summit al quale parteciperà il Primo Ministro britannico e altri Governanti, si propone di lanciare un’iniziativa per rendere accessibili i servizi per la contraccezione per il 2020 a 120 milioni di donne, circa il 50% dei 222 milioni che non ne possono usufruire. Dove è l’Italia? Si registra l’assenza del Governo italiano da una serie di incontri  a livello di Nazioni Unite e Summit organizzati da agenzie per la cooperazione di altri paesi. Due questioni importanti che hanno portato AIDOS ad inviare al Ministro Prof. Andrea Riccardi una lettera aperta. Di seguito il testo.…

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Meritocrazia

Meritocrazia

Roger Abravanel, consulente di livello internazionale per le maggiori organizzazioni, ha scritto un libro MERITOCRAZIA, www.meritocrazia.com, in cui sostiene:

In Italia il sistema di valori è molto meno meritocratico di quello di altre società, come quella nord-americana e scandinava, molto più capaci di assicurarsi che la classe dirigente (il top 1 per cento o 10 per cento, a seconda delle definizioni) sia la migliore possibile. Meritocrazia spiega come in Italia l’assenza di questo sistema di valori abbia prodotto una classe dirigente debolissima: la mancanza di meritocrazia è molto più pervasiva di quanto non si creda, ed è diventata la causa principale del declino della nostra economia. Una classe dirigente inadeguata di policy makers, leader e dirigenti della pubblica amministrazione e purtroppo anche di azionisti che non si sono meritati la proprietà della propria impresa Che cos’è la meritocrazia? Licenziare i “fannulloni” nel settore pubblico? Eliminare le raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “fannulloni” è sacrosanto, ma cosa fare dei milioni che non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le “recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “raccomandazioni” molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di lavoro lo fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà moralmente della performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con leggerezza persone che non si conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali)

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La Politica Ammazza il Rinnovamento in Corso? Noi Speriamo non sia Così

Carissime, carissimi,

mi scrivete per capire. Non c’è nulla da comprendere: è la politica. Italiana. Che non è quella tedesca o americana.

In sintesi:

Articolo 21 dopo avermi sostenuta senza che io avessi chiesto nulla, ha votato Benedetta Tobagi, il cui cv è facilmente reperibile online. Avranno ricevuto qualche “segnalazione”? Se così non è, sarebbe bello capire cosa li ha fatto mutare opinione repentinamente.

SNOQ ha annacquato le possibilità che fossi eletta proponendo nominativi di donne che non hanno un cv adeguato per questa posizione.

SNOQ più Giovanna Melandri e Flavia Perina fino a ieri sera proponevano il nome di Flavia Nardelli, segretaria del Don Sturzo, il cui cv leggete online. Studiosa cattolica, il Don Strurzo si è occupato tra l’altro degli archivi  su Giulio Andreotti. Non si intuisce esperienza televisiva, ne aziendale, ne di rete con le donne.

Nessuno cita più i 300 curricula che giacciono in commissione Vigilanza. Nessuno ha considerato di rispondere ai numerosi docenti che hanno scritto a Zavoli sostenendomi poichè il mio lavoro viene ritenuto utile e utilizzato nelle facolta. Nessuno ha risposto alla Associazione Italiana Documentaristi che mi sosteneva. Nessuno ha risposto alle centinaia di persone che hanno scritto per sostenermi. Nessuno bada al MERITO.  nessuno sta valutano cv consoni, molti si limitano a sostenere che le persone che verranno elette sono brave persone. QUESTA E’ LA VECCHIA POLITICA

Ma quel che è più grave nessuno sta pensando ad inserire persone in grado di valutare i palinsesti rai ed eventualmente cercare di migliorarli. Nessuno

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CdA RAI : Quali Logiche? SNOQ risponde

Ieri ho posto alcune domande a SNOQ qui trovate il post. Qui sotto la risposta ricevuta da SNOQ e di s.eguito alcune mie considerazioni

Cara Lorella, tu sei per noi tanto significativa e importante che ti abbiamo segnalato in una rosa assai ristretta di nomi di donne, ora all’attenzione della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. Come abbiamo proceduto in questa vicenda? Nel modo più lineare che qui ti descriviamo (dopo averlo esposto anche sul nostro sito: http://www.senonoraquando.eu/?p=11491) sottoponendolo al vaglio tuo e di chiunque voglia leggerci. Ricevuto, come altre associazioni, l’invito di Bersani ad avanzare nomi che poi il PD avrebbe votato, lo abbiamo declinato. Queste le ragioni: Bersani dice di aver maturato il convincimento che una forza politica non può nominare l’organo di governo di un’azienda industriale. Ci siamo dichiarate totalmente d’accordo con lui su questo punto. Ma abbiamo risposto che siamo anche noi un soggetto politico. Dunque, abbiamo detto che anche a noi non spetta fare nomine.

Nel rispondere al segretario del PD, gli abbiamo dato atto con riconoscenza di avere compiuto un gesto coraggioso destinato a cambiare il rapporto malato che finora ha legato la Rai al mondo della politica. Noi quel rapporto malato non lo vogliamo più.

Abbiamo scritto perciò a una istituzione, la Commissione parlamentare di vigilanza, e al suo presidente per chiedergli di adoperarsi perché vengano varate presto nuove regole per la Rai, a cominciare da quella per noi irrinunciabile di una composizione paritaria del suo CdA. Abbiamo per questo, a titolo

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