Roger Abravanel, consulente di livello internazionale per le maggiori organizzazioni, ha scritto un libro MERITOCRAZIA, www.meritocrazia.com, in cui sostiene:

In Italia il sistema di valori è molto meno meritocratico di quello di altre società, come quella nord-americana e scandinava, molto più capaci di assicurarsi che la classe dirigente (il top 1 per cento o 10 per cento, a seconda delle definizioni) sia la migliore possibile.
Meritocrazia spiega come in Italia l’assenza di questo sistema di valori abbia prodotto una classe dirigente debolissima: la mancanza di meritocrazia è molto più pervasiva di quanto non si creda, ed è diventata la causa principale del declino della nostra economia. Una classe dirigente inadeguata di policy makers, leader e dirigenti della pubblica amministrazione e purtroppo anche di azionisti che non si sono meritati la proprietà della propria impresa
Che cos’è la meritocrazia? Licenziare i “fannulloni” nel settore pubblico? Eliminare le raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “fannulloni” è sacrosanto, ma cosa fare dei milioni che non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le “recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “raccomandazioni” molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di lavoro lo fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà moralmente della performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con leggerezza persone che non si conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti di lavoro che non si conoscono.

Meritocrazia è un sistema di valori che valorizza l’eccellenza indipendentemente dalla provenienza, dove “provenienza” indica un’etnia, un partito politico, l’essere uomo o donna; ma in Italia “provenienza” significa soprattutto la famiglia di origine.”

Ecco non ho nulla da aggiungere.

In questi giorni stiamo asssitendo ad una pericolosa messa in discussione della democrazia per quanto concerne la scelta dei membri del CdA  RAI. A causa dell’irresponsabilità dei partiti e della loro bramosia di potere, il Premier Monti potrebbe decidere il commissarimento della tv pubblica.In sintesi significa che se i partiti non sapranno né decidere né governare, anche in RAI faranno ingresso dei consulenti tecnici ad interim per scongiurare il disastro.
Bisgona fare in fretta, molto in fretta.

Per risanare l’Italia dalle logiche oscene dei partiti, bisogna con FORZA e DETERMINAZIONE usare STRUMENTI NUOVI E MERITOCRATICI che abbattano il medioevo italiano.
Alla lottizzazione RAI si deve rispondere con fermezza proponendo curricula eccellenti che garantiscano professionalità. Per farlo bisogna rinunicare alle pratiche spartitorie utlizzate dai partiti per anni.
Abravanel nei suo testi afferma che uno dei pilastri del succeso delle organizzazioni potrebbero essere le DONNE COMPETENTI.
E’ solo questa la NOSTRA ARMA. Essere brave e comptentti e chiedere con determinazione di assumere incarichi di responsabilità attraverso il MERITO.
Tutti gli altri metodi sono destinati a fallire. “Non si abbatte la casa del padrone con gli strumenti del padrone” e non si cambia la RAI utilizzando le stsse logiche spartitorie che l’hanno governata sino ad oggi sino al suo quasi totale disfacimento.