Piero Ricca e i Fedeli del Papa

specie dai giovani cattolici sono arrivate risposte di apertura. Confesso che sono piacevolmente sorpreso

Mi colpisce la dichiarazione: non ci ascolteranno mai. Mi colpisce perché negli USA, proprio in queste ore, i cattolici “pro choice”, favorevoli non solo al preservativo e alla pillola, ma anche alla libertà di orientamento sessuale, come anche al diritto di interrompere una gravidanza non desiderata, non solo lo dichiarano apertamente, ma sostengono le battaglie femministe e si organizzano, hanno siti, si fanno sentire. Fanno politica, vogliono che la politica del Vaticano cambi.
E ci sono poi i Cristiano progressisti – che seguo su FB – che a loro volta portano avanti una battaglia per una società laica che accolga qualunque orientamento rispetto alla religione, il che ovviamente include gli atei. E per l’ambiente, e per il rispetto dei diritti delle donne, e di gay, lesbiche, trans.
E poi c’è la differenza tra la suora del servizio della CBS e la suora intervistata qui, che non dice nulla. Ma questa forse è una differenza culturale tra i due paesi. O forse è solo la vicinanza al centro del potere, chissà. Qualche suora c’è anche da noi, e ha parlato il 13 febbraio infatti contro la tratta, ma sarebbe bene che le voci interne di dissenso cominciassero a sentirsi più forti, molti giovani, come sottolinea Paolo, non hanno voglia di quella che è davvero una dittatura. Che si occupa di sesso quando non dovrebbe (bravo Amedeo!), mentre non lo fa quando dovrebbe, come ha scritto Maureen Dowd a proposito della questione preti pedofili.