Sono in tanti a fare questa considerazione: “ma saranno competenti?”, vale a dire per un ruolo e un’azienda di quel tipo forse un pochino di CV non ci starebbe male…
Mi ha un po’ amareggiato, più che sorpreso favorevolmente, il commento di un’amica in Fb mezz’ora fa. Pochi giorni orsono aveva spaccato il capello in 4, dissentendo in qualche modo sulla “auto-proposizione” di Lorella Zanardo per quel ruolo, pur riconoscendone le capacità e competenze.
Oggi, a fronte della “candidatura” di Tobagi (della quale sottolinea l’intelligenza) che non è però sostanziata da competenza specifica dice di “rimpiangere” la candidatura Zanardo e di vedere qualcosa di “strumentale” in questo nome (donna, giovane etc…)
Non c’è che dire: mentre le donne spaccano il capello in 4 e polemizzano fra loro su nomi peraltro con un certo peso specifico, altri si “spicciano” a proporre nomi di “impatto” ma che incidono poco nel merito.
Bel risultato, non c’è che dire! Speriamo che qualcuni quei Cv li guardi sul serio.
Ciao Giusi, mi riallaccio al commento de Il corpo delle donne in home. Lorella non si é auto-proposta ma tant*-come me o te-la VOGLIONO avere in CdA Rai. Certo Zanardo non rivoluzionerá il mondo televisivo italiano, certo le barriere legali sono tante-troppe-ma sapere di avere un´osservatrice e una portavoce in Rai, una persona competente che per anni ha fatto critica aperta e costruttiva ai palinsesti del servizio pubblico televisivo italiano, darebbe un po´di speranza in piú soprattutto alle giovani generazioni che di svolta hanno bisogno e che cambiamento vogliono avere. Io guardo ARTE qualche volte – canale che Lorella consoce bene avendo vissuto sia in Germania che in Francia- e mi rattrista pensare che in Italia i figli e le figlie delle mie amiche non abbiano alternativa. La televisione potrebbe essere un veicolo per l´apertura dei nostri orizzonti … fatta cosí continua ad essere macchina del rincoglionimento di massa. E purtroppo i media continuano a fare “chiacchiera” invece di informazione e guardare il dito che punta la luna, invece che la luna stessa, gettando zizzagna inutile in una situazione cosí delicata come questa. Mah! Oggi sono a casa dal lavoro e ho potuto fare finalmente un po´di rassegna stampa…
Livia, mi scuso. Io riportavo il pensiero di una “terza” persona, ma forse, nella fretta, la cosa non è risultata chiara. Non volevo affatto suggerire l’idea che la candidatura di Lorella Zanardo non fosse sostenuta dalla tanto sbandierata “società civile”. Anzi, Pur non conoscendo i nomi di tutti gli altri candidati sono convinta che lei sia una dei pochi/e che il contatto e la relazione con la gente ce l’ha davvero.
Tuttavia questo mi dà l’occasione per parlare di un altro tabù da infrangere. Io non mi scandalizzerei di fronte al fatto che Lorella Zanardo o una qualsiasi altra donna con competenze “vere” dicesse apertamente di valere per qualcosa, in altre parole si “autocandidasse” (per un incarico importante, di qualsiasi genere, ma anche per un lavoro ai livelli più diversi). Purtroppo, però, pare che questa opzione nel nostro Paese non sia contemplata. Cioè: o si hanno dei padrini di vario tipo o ognuna deve far da sé auto sponsorizzandosi come può (vedi la ultima polemica sulla signora Topazio, che in realtà è rivelatrice di ben altro, leggi sono certa che molti altri avranno scheletri nell’armadio).
Per una donna libera, intelligente,competente e non disposta a scendere a compromessi (e dunque difficilmente controllabile e manipolabile, anzi piuttosto mina vagante) la strada è in salita.
In Italia bisognerebbe fare una battaglia per la trasperenza e l’onestà a tutti i livelli e che coinvolgesse non solo le donne