COMUNICATO STAMPA

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Genitori e figli: quale futuro per i diritti fondamentali delle donne e dei figli minorenni
che hanno subito violenza
In Commissione Giustizia del Senato sono in discussione i DDL n. 957(PDL-UDC), DDL n. 2800 (IDV) a modifica della legge sull’affido condiviso (54/2006). Queste proposte contengono disposizioni gravemente lesive dei diritti fondamentali delle donne e dei figli minorenni vittime di violenza diretta o assistita, in contrasto con quanto raccomandato dall’ONU in materia alle Istituzioni italiane invitate a non sottovalutare i rischi connessi all’affido condiviso in caso di violenza domestica.
La violenza domestica è una realtà in Italia ed in Europa ancora oggi molto diffusa e poco denunciata, è secondo l’ONU la causa del 70% dei femmicidi.
In Italia da gennaio a giugno di quest’anno sono 63 le donne ammazzate dal partner.
I disegni di legge in discussione prevedono l’obbligatorietà del ricorso alla mediazione familiare anche in presenza di violenza in contrasto con i presupposti propri della mediazione, strumento efficace solo se fondato sulla parità delle parti, del tutto esclusa in caso di violenza domestica.
Inoltre si introduce la Sindrome di Alienazione Parentale quale motivazione “scientifica” alla base delle modifiche legislative e ciò malgrado non esista nessun riconoscimento diagnostico scientifico (DSM) della PAS al mondo.
La PAS, o sindrome di alienazione parentale, di fatto, viene spesso erroneamente utilizzata nei tribunali e dai servizi sociali in Italia per decretare il diritto dell’uomo violento ad ottenere l’affido condiviso dei figli nonostante il rifiuto dei figli di incontrare il padre.
I figli minorenni che hanno assistito abitualmente a forme di maltrattamenti, violenza fisica, sessuale psicologica e verbale contro la madre o su altre figure affettive di riferimento nella stragrande maggioranza dei casi non vogliono incontrare il padre in quanto traumatizzati gravemente dai comportamenti violenti subiti.
Condividere la crescita dei figli è la premessa per una relazione familiare positiva ed è il desiderio di una madre, ma ciò non è possibile in presenza di partner/padre violento.
Le realtà che lavorano per il rispetto dei diritti umani e a contrasto della violenza maschile sulle donne e sui figli minorenni, chiedono che:
– la legge vieti espressamente l’affido condiviso nei casi di acclarata violenza agita nei confronti di partner e/o sui figli
– sia definitivamente proibito l’utilizzo della sindrome di alienazione parentale in ambito processuale e da assistenti sociali come motivo di mediazione familiare e affido congiunto.
Casa Internazionale delle Donne – Roma; UDI nazionale; Piattaforma CEDAW; Associazione Differenza Donna; Associazione Donne, Diritti e Giustizia; Associazione Giuristi Democratici; Associazione Il cortile; Associazione Maschile Plurale; A.R.PA, Ass. Raggiungimento Parità donna uomo; Bambini Coraggiosi; Cooperativa Be Free; D.I.Re – Donne in rete contro la violenza; Fondazione Pangea; Lorella Zanardo- Il corpo delle donne; Movimento per l’Infanzia; Zeroviolenzadonne, Femminismo a Sud, Loredana Lipperini