Monthly archive Maggio 2012

L’Educazione Sessuale è un Diritto

 

Le Nazioni Unite adottano risoluzione su giovani e adolescenti

4 maggio 2012

  Una risoluzione coraggiosa, che guarda al benessere e investe nel futuro di oltre 3 miliardi di persone, i/le giovani sotto i 24 anni, quasi la metà della popolazione mondiale, che l’anno scorso ha superato i 7 miliardi.

E’stata adottata il 27 aprile dalla Commissione su popolazione e sviluppo delle Nazioni Unite nella sua 45.a sessione, e riguarda la loro salute sessuale e riproduttiva, il diritto dei giovani di decidere sulle questioni relative alla loro sessualità; l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, compreso l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, laddove sia legale, in condizioni di sicurezza, garantendo riservatezza e rispetto senza alcuna discriminazione; il diritto a un’educazione sessuale completa; il controllo della propria sessualità, libera da violenza, discriminazione e da ogni coercizione.

La Commissione su popolazione e sviluppo (CPD) esamina le tendenze e i problemi specifici relativi alla popolazione mondiale nel suo complesso e a situazioni specifiche dei diversi paesi, dando indicazioni su possibili programmi di lavoro e sulle politiche necessarie, sia per le Nazioni Unite stesse che per i singoli Paesi membri.

“Questa Commissione è uno degli strumenti più importanti che abbiamo, un’occasione per parlare di giovani, per i/le giovani e con i/le giovani”, ha detto Kgomotso Papo, parlando a nome della delegazione del Sud Africa, durante la sessione plenaria di chiusura.

 

“Questa risoluzione era attesa da lungo tempo e rafforza il Piano d’azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo tenutasi al Cairo nel 1994”, …

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ONU Preoccupato, e noi?

Ora h16 ho visto che lettrici e lettori del blog hanno inviato il mio nome tra i possibili rinnovo CdA rai. Vi ringrazio. Considerando che per gestire bisogna avere desiderio e  competenze, sto pensando che:

-il desiderio non lo avevo ma mi è venuto da quando penso che dobbiamo riprenderci i Servizi Pubblici in mano -le competenze le ho -quindi ho inviato il mio cv

Vi prego di inviare cv di persone a voi note ad Articolo 21per proporle e riprenderci in mano la RAI.

Riporto qui un articolo di Guido Scorza su Articolo 21. PER  FAVORE LEGGETELO e OCCUPATEVI DI questa VERGOGNA. Ci riguarda. A noi donne ci riguarda più che a tutti gli altri. Proprio perchè il servizio pubblico è lottizzato, proprio perchè le persone che lo gestiscono non vengono decise in modo trasparente, proprio perchè chi dirige la RAI non è stato nominato tenendo conto dei desideri dei cittadini, e vediamo ad esempio il disinteresse di Lorenza Lei per la miserabile rappresentazione delle donne nella tv da lie gestita che è PUBBLICA E DOVREBBE FAE I NOSTRI INTERESSI, proprio per questo dicevo  un RELATORE SPECIALE dell’ONU ha scritto al nostro Governo preoccupato per la scarsa trasparenza nelle decisioni sulle nuove nomine.

CHE VERGOGNA.  Quando arriva l’Onu a chiedere e verificare,qui da noi cosa si fa?  Nessuno se ne occupa, e questa è la cifra del provincialismo di questa Repubblica ormai simile al sudamerica non di oggi bensì di molti anni fa. Noi occupiamocene. Leggete. Iscrivetevi a Move …

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Lorella Zanardo intervistata dalla radio australiana SBS

Lorella Zanardo intervistata dalla radio australiana SBS

Potete ascoltare in diretta alle 10.15, qui: sbs.com.au/radio selezionando channel 2 italian

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Concorso per cortometraggio sulle Donne

Concorso per cortometraggio sulle Donne

http://www.cinemaconigiovani.it/progetti/concorsi/cinema-con-le-donne/

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Nina e i Diritti delle Donne

Nina e i Diritti delle Donne

Ho letto questo libro d’un fiato. C’è scritto che è adatto dai 9 anni in sù. Io ho qualche anno in più 🙂 e l’ho trovato bellissimo. La storia di noi donne e delle nostre conquiste raccontate a una bambina con linguaggio semplice ma non infantile e dunque fruibile a tutte e, perchè no?, a tutti. Leggetelo e regalatelo alle figlie nipoti amiche. Se siete inseganti, le vostre e ivostri alunni lo leggano, che è un libro importante da leggere mentre cresci.

Ti sentirai dire che essere giovani all’inizio del terzo millennio è molto duro. Che troverai lavoro con difficoltà in un mondo in cui la sicurezza economica traballa. C’è del vero naturalmente, ma non è una legge di natura. Dipende da ciascuno di noi scegliere chi ci governa, orientare lo sviluppo e la tutela dei beni comuni, distribuire la ricchezza in modo da evitare le ingiustizie. E dipende dalle ragazze e dalle donne battersi per la propria libertà e per una civiltà che la rispetti. […] Tocca farlo con gli occhi aperti e la mente sveglia”…

 

La storia di Nina e delle donne della sua famiglia raccontata durante un viaggio in traghetto è la storia di tutte le donne italiane, delle loro battaglie, dei loro sacrifici per acquistare quei diritti civili fondamentali per una moderna società equa.Un piccolo racconto che si inserisce nella grande storia di tre generazioni 1946 ad oggi.

Oggi i bambini e le bambine posso scegliere cosa fare da grandi. Ma in Italia, solo 45

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Candidate da Supportare

Candidate da Supportare

Se votate nella zona Milano sud la prossima settimana, date un ‘occhiata qui. Noi non facciamo campagna politica, ma volentieri diamo un po di visiblita alle donne che conosciamo per la loro serietà e impegno. Deborah D’Emey è così. Ecco qui sotto cio che sta preparando.

Femminicidio? E’ un problema culturale

Deborah D’Emey del comitato promotore di Se non ora quando Sud Milano racconta come alcune donne sono riuscite a imporre dei vincoli alla politica di un territorio e precisamente ai candidati sindaci del comune di Pieve Emanuele (MI).

“Abbiamo parlato tanto di democrazia paritaria, di diritti delle donne e sembra quasi che più le donne escono dal silenzio e maggiormente vengono zittite, fino ad essere uccise. Oggi sempre più persone stanno imparando il significato della parola femminicidio.

Quante donne dovranno ancora morire prima che la coscienza collettiva si renda conto che nel nostro paese c’è un problema culturale? Le donne non possono più aspettare, non c’è più tempo, è necessario accelerare il processo di educazione di genere nella collettività, e come attuarlo? Entrando nella “stanza dei bottoni”.

Le donne devono cominciare a fare politica non solo nelle associazioni ma nei partiti, nella politica intesa come governo di un territorio perché è necessario cominciare ad imporre delle condizioni ai futuri governatori, crescere per poi candidarci a governare il territorio.

Questo è quello che stiamo facendo con Snoq Sud Milano. Il comitato promotore di Se non ora quando Sud Milano è costituito da donne singole, donne che fanno parte di associazioni …

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Floralis che non Voleva  Essere Complice

Floralis che non Voleva Essere Complice

Vi racconto una storia che è una bella storia, mette insieme diverse generazioni, la rete e il territorio, donne di diversi gruppi: insomma quello per cui si lavora qui. Il 14 marzo scorso scrissi un post sul tema della Violenza trattata nel libro di Joanna Burke, consigliato da una lettrice affezionata e preziosa, Ilaria. Arrivò tra gli altri, questo  commento: Visto il nome ed il contenuto di questo post volevo segnalare quest’articolo pubblicato sull’ansa da qualche ora. Mi vengono in mente tante cose da scrivere ma non ci riesco. Floralis

Non sempre riesco a leggere tutti i commenti con attenzione, ma questo mi colpì, pareva una richiesta di aiuto, sentivo il dolore, l’ansia, più di tutto il pensiero che a volte ci spaventa, di essere impotenti. L’appello di Floralis mi fece rompere gli indugi e scrissi a SNOQ  come spinta da un’urgenza  che Floralis era stata in grado di comunicarmi. Non indugiai oltre chiamai Lipperini e scrissi subito un altro post, questo.

ANCORA DALLA PARTE DELLE BAMBINE Ho scritto a SNOQ  questo il testo : Cara Cristina,vi chiedo come movimento SE NON ORA QUANDO se potete, con tutto il nostro supporto e quello della rete, organizzare una riunione/manifestazione/: credo che si debba partire da qui, dalla incapacità della politica degli uomini di occuparsi delle donne italiane. Occupiamocene noi. CI stanno destituendo dalla nostra capacità di prenderci cura del mondo. E’ chiaro che parlare non basta più. E’ chiaro che chi ha la mia età si deve sentire responsabile

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