Monthly archive Marzo 2012
British Council Diversity!

British Council Diversity!

Prende avvio il Diversity Bog del British Council in Italia. Sono in contatto con le giovani donne che lo hanno creato. E’ interessante perchè ci offre uno spaccato dei progetti Diversity qui e all’estero.…

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Bella Intervista a Lorella Zanardo

Bella Intervista a Lorella Zanardo

Questa su Linkiesta è una bella e chiara intervista. Grazie alla giovane giornalista. Giornalista che immagino precaria. Interessante notare come sia riuscita a fare un’intervista più veritiera e completa di quelle che talvolta appaiono su quotidiani mainstream. C’è da riflettere.

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Quirinale 8 marzo

Quirinale 8 marzo

Lorella Zanardo invitata al Quirinale per l’8 marzo. Considero questo invito un riconoscimento verso l’importante lavoro nelle scuole che stiamo portando avanti. Grazie alle centinaia di insegnanti che ci sostengono e alle migliaia di ragazzi e ragazze che ci seguono. E’ come se partecipassi insieme a tutte/i loro.…

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Italy love it or leave it, proiezione a Bologna

Italy love it or leave it, proiezione a Bologna

Gender Bender segnala

Mercoledì 7 Marzo ore 20 Cinema Lumiére – Sala Mastroianni Via Azzo Gardino 65, Bologna

ITALY: LOVE IT, OR LEAVE IT (Italia 2011, 75′) un film documentario di Gustav Hofer e Luca Ragazzi

Ingresso ridotto a 3.50 € per gli iscritti alla Newsletter di Gender Bender presentando questa email alla cassa.

Torna la premiata coppia Hofer-Ragazzi, già autrice del documentario  Improvvisamente l’inverno scorso.

Gustav e Luca sono una giovane coppia innamorata. Decidono di atraversare l’Italia in lungo e in largo per sei mesi per cercare di capire se è il caso di andarsene a Berlino. Luca, romano, preferirebbe rimanere, mentre Gustav, altoatesino, se ne vuole andare.

In una vecchia 500 scoprono orrori e meraviglie di uno dei Paesi più contradittori del mondo. Esistono ancora buoni motivi per restare in un paese in balia del precariato, del carovita, della mentalità reazionaria, del baronato accademico, della noncuranza per i diritti umani? E’ ancora possibile reinnamorarsi dell’Italia?

Al termine incontro con il regista Luca Ragazzi.

Informazioni: 051 2195311.

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Fecondazione e Chirurgia: Lettera da.. Barcellona (5)

Giusi Garigali da Barcellona continua i suoi reportage e ci racconta in questo articolo della fecondazione assistita e della chirurgia estetica per le quali Barcellona è meta europea. Si tratta di un post importante perché, come sempre diciamo, non c’è progresso senza aprire gli occhi sulla realtà al di là dei nostri confini.

Devo dire che una delle cose che più mi colpiscono da quando vivo qua (mi domando se in Italia sia altrettanto evidente) è la contraddizione insanabile che a mio modo di vedere esiste tra la ricerca spasmodica della maternità – a tutti i costi e a tutti i prezzi – e la negazione sistematica dei segni che lascia quest’ultima. Attenzione, non sto affatto dicendo che siano le medesime donne quelle che ricorrono a tecniche di riproduzione assistita e quelle che fanno uso della chirurgia plastica, ma certo mi sembra assai singolare che proprio in uno stesso luogo, e cioè la capitale catalana, queste due possibilità vengano portate alle loro estreme conseguenze. Sono certa, infatti, che Barcellona sia una delle città europee in cui in maniera più stridente coesistono e si fronteggiano queste due realtà e in cui, dunque, il corpo della donna viene brutalmente manipolato e calpestato, guarda caso quasi sempre da uomini (anche se con il totale, apparente, beneplacito delle donne). In questa città, infatti, pullulano gli apprendisti stregoni della fecondazione assistita e della chirurgia estetica, professionisti abilissimi che, grazie ad un marketing aggressivo, riescono a creare sempre nuovi “desideri” nelle donne. Qui, tecniche mediche e …

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A Noi la Festa, a Voi la Parola

A Noi la Festa, a Voi la Parola

Sarebbe bello che per questo Ottomarzo le cose andassero un po’ diversamente.

Che per una volta non toccasse alle donne elencare di tutti i guai causati a questo Paese da un’irriducibile “questione maschile”: il monopolio, come lo chiama Chiara Saraceno, dei posti di potere, l’applicazione di cospicue quote non scritte (tra l’85 e il cento per cento) a favore degli uomini.

Sarebbe interessante che stavolta fossero i nostri colleghi giornalisti, opinionisti e blogger, a dire “I care”. A scrivere: la violenza e il femminicidio sono un mio problema, e rivelano l’incapacità della sessualità maschile di liberarsi dalla tentazione del dominio. Come posta un lettore, Claudio Losio, sul blog Il Corpo delle Donne, commentando la vicenda della ragazza stuprata da un militare a L’Aquila, “il quadro che ne esce ci riporta indietro di 30 anni, al documentario di Tina Lagostena Bassi sul processo per stupro. La giovane studentessa dell’Aquila è nostra figlia, dobbiamo trovare il modo di sostenerla e proteggerla”.

 “I care”: è un mio problema di uomo lo sfruttamento commerciale e mediatico della bellezza femminile, che indebolisce le donne inchiodandole a stereotipi umilianti.

E’ un mio problema che l’agenda politica e quella economica siano decise quasi esclusivamente da vecchi maschi che bloccano qualunque innovazione per il loro vantaggio personale. E’ un mio problema la mancanza di welfare e di servizi, freno all’occupazione femminile e allo sviluppo. E’ un mio problema l’eccesso maschile che sta danneggiando tutti, donne e uomini. E serve anche il mio impegno …

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17 Ragazze

17 Ragazze

Vi segnaliamo questo film di prossima uscita e il lavoro della Teodora Film, casa di distribuzione con una particolare attenzione per il cinema in cui le donne raccontano e sono raccontate oltre gli stereotipi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

17 RAGAZZE un film di Delphine e Muriel Coulin con Louise Grinberg, Roxane Duran, Esther Garrel

USCITA: 23 MARZO 2012

Dopo l’accoglienza calorosa all’ultimo Festival di Cannes e il Premio Speciale della Giuria al 29° Torino Film Festival, esce nelle sale il 23 marzo 17 ragazze, opera prima delle sorelle Delphine e Muriel Coulin ispirata a una storia controversa realmente accaduta. In una piccola città francese sull’Atlantico, diciassette ragazze dello stesso liceo prendono una decisione eclatante: rimanere incinte tutte insieme, nell’arco di poche settimane. Quello che sembra un gioco provocatorio si rivelerà un gesto d’amore e di ribellione, una scelta di libertà capace di andare oltre ogni pregiudizio.

17 ragazze rappresenta l’ennesima conferma di un piccolo caso che illumina la distribuzione cinematografica indipendente e si chiama Teodora. Nome di donna e non a caso, Teodora Film, casa di distribuzione fondata da Vieri Razzini e Cesare Petrillo, da un po’ di tempo ha dimostrato una particolare attenzione per la regia al femminile. In un momento storico in cui gli schermi televisivi offrono una rappresentazione della donna volgare, a volte grottesca e troppo spesso umiliante, in un panorama dove le donne e il loro corpo, perché solo quello interessa, sono oggetti di manipolazione e strumentalizzazione, c’è chi fa parlare …

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