Spero che per questa ballerina coraggiosa le cose non siano finite così, ma che avranno un seguito. Magari che altre ballerine, spinte dalla sua dichiarazione, svelino tutti i retroscena. Poi non so se tutto il mondo del ballo sia così, ma è giusto che le voci fuori dal coro vengano ascoltate, è giusto che esistano.
Chi si allena come si allenano i ballerini dubito che possa permettersi di stare senza mangiare per molto tempo, Carla Fracci sostiene che un’anoressica non potrebbe mai fare questo mestiere.
Comunque, con tutto il rispetto per la Garritano (per quanto ci sia la testimonianza di Eleonora Abbagnato etoile dell’Opera di Parigi che racconta cose diverse e molte ballerine della Scala abbiano avuto figli tranquillamente), l’anoressia è una malattia molto grave le cui cause psicologiche sono molto più profonde della danza, insomma non si diventa “anoressiche per danzare” come non si diventa tali perchè si vuol somigliare a Kate Moss o a qualche altra modella magra. Il controllo del peso e del fisico è importante per i danzatori e le danzatrici classiche professionali e sappiamo perchè. ma c’è differenza tra una persona molto attenta al peso e chi soffre di anoressia. Detto questo, è ovvio che i requisiti fisici per poter danzare devono essere sempre rispettosi della salute della persona
“ma c’è differenza tra una persona molto attenta al peso e chi soffre di anoressia”
e ovviamente c’è pure un’altra situazione: chi, come il sottoscritto, è magro per costituzione (sono magrolino ma con la pancetta dovuta alla mia pigrizia)
@Paolo
ti racconto le mie riflessioni: io non ho mai danzato in Scala ma ho fatto danza classica per 11 anni come dilettante ovviamente e ricordo benissimo le ossessioni del peso quando il corpo si sviluppa, ricordo che nel tempo la stessa tecnica di allenamento si modificò in moltissime cose sopratutto per i danzatori che sviluppavano il proprio corpo in maniera sproporzionata (coscie troppo grandi ad esempio).
Penso quindi che una etoille che si azzarda a dare una opinione simile una qualche ragione ce l’avrà pure. Del resto non scordiamoci che integratori alimentari e simili offrono ampie possibilità di allenamento mantenendo un regime alimentare bassissimo.
Personalmente ma ovviamente è la mia opinione non vedo la questione così improbabile.
Il punto però non è metter in dubbio le affermazioni di Garritano (perché poi si parte dal presupposto che dica fesserie?) il problema gravissimo è che è stata licenziata!
La scuola di danza del Teatro alla Scala prepara danzatrici e danzatori dagli 11 ai 19 anni prima di poter accedere al corpo di ballo se non ricordo male, con lezioni, allenamenti e regole, anche ficiche, rigorosissime. Quindi educa adolescenti, e di fronte ad un allarme simile un ente artistico educativo dovrebbe responsabilmente prenderne atto e analizzare, comprendere, cercare di capire, e tentare di risolvere qualora rilevasse anche solo un lieve fondo di verità, non far fuori, licenziare. L’atto ripeto è gravissimo, dimostra ottusità, permalosità , un certo grado di censura e disinteresse alla critica, alla comprensione e all’analisi di eventuali problematiche… E’ eccellenza artistica questa?
Sul frontone del Teatro Massimo di Palermo si può leggere questa grandiosa frase: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”
Dovrebbero ricordarselo a Milano!
che nella danza ci sia una forte attenzione al proprio peso lo sapevo già e le motivazioni sono tecniche, ma l’anoressia non è “una forte attenzione al proprio peso”, è una malattia vera e propria le cui cause penso sia riduttivo e inutile legarle all’ambiente della danza (o ad altri ambienti lavorativi).
Dopodichè io mi sono limitato a riportare altri pareri oltre a quello della Garritano e ribadisco che i requisiti fisici richiesti ai ballerini dovrebbero essere sempre rispettosi della loro salute, se ci sono violazioni in questo senso, se si ha le prove che ballerini e ballerine vengano spinti a mettere in serio pericolo la loro salute è giusto denunciare.
Paolo mi spiego meglio: “Mariafrancesca Garritano è stata licenziata dal corpo di ballo della Scala di Milano, nel quale danzava da 17 anni” inizia così l’articolo. E prosegue raccontando che lei stessa fu protagonista di disturbi alimentari.
Ci sono donne che di costituzione sono minute e longilinee, altre che crescendo per poter mantenere la silouette richiesta devono sottostare a regimi alimentari ristrettissimi, cito ancora “un caffé e una fetta biscottata per colazione, uno yogurt magro e una mela per pranzo, una banana per cena: ogni giorno, per tutta la propria carriera”.
Ora, una danzatrice quando diventa etoille raggiunge il traguardo della sua vita, ciò per il quale ha lavorato 8 ore al giorno in estenuanti allenamenti tutti i santi giorni da quando era adolescente. In 17 anni le realtà dell’azienda (in questo caso ente) nella quale si lavora si conoscono bene.
Perché mai avrebbe detto il falso “diffamando” il Teatro (che poi, perché si parla di diffamazione?) con il rischio di veder sgretolato ciò che ha così faticosamente costruito se ciò non fosse pericolosamente vero? Io credo che il fondo di verità ci sia e che il licenziamento sia un atto terribile di chi non vuole ricevere critiche a costo d’insabbiare problematiche reali e dannose. Questo è dannatamente grave.
Vorrei solo non si perdesse di vista il problema principale: il licenziamento a causa di dichiarazioni. Dal punto di vista del diritto al lavoro e libertà di pensiero che dovrebbero poter coesistere soprattutto poi se parliamo di enti artistici, mi pare una brutale ingiustizia. A meno che non sia in vigore un regime gerarchico dove dissentire è proibito… questa però non possiamo chiamarla cultura né tantomeno eccellenza artistica!
emanuela, si parla di diffamazione perchè accusare il teatro per cui si lavora di fomentare in qualche modo, l’anoressia (che ripeto, è una malattia grave che può portare alla morte) è un’affermazione pesantissima e per farla devo avere prove solide altrimenti vado incontro a delle conseguenze. Io poi, personalmente, non ho elementi per dire che la Garritano “mente” o non sia in buonafede nè dico che hanno fatto bene a licenziarla, so solo che l’anoressia ha spesso delle cause psicologiche profonde legate all’ambiente familiare e all’infanzia, non legate all’ambiente lavorativo, l’anoressia non è una semplice attenzione al proprio peso e può colpire anche una studentessa di filosofia che se ne infischia della danza o della moda per dire, mi sono limitato poi a riportare altre testimonianze che raccontano cose diverse da quelle della Garritano (tra cui quella di Eleonora Abbagnato etoile dell’Opera di Parigi, che pur non essendo tenera con la Garritano, non condivide il licenziamento) e ribadisco che se si hanno le prove che un teatro metta deliberatamente in pericolo la salute delle ballerine è giusto denunciare