Un Paese che da 6 anni ha adottato una Legge denominata porcellum e che non è ancora riuscito a liberarsene, è un Paese che probabilmente si merita una legge adatta appunto ai maiali.

Io però mi sento ancora un essere umano. Voi?

La legge n. 270  è la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano, delineando la disciplina attualmente in vigore. È stata ideata principalmente dal ministro Calderoli, ma poi definita dallo stesso in un’intervista «una porcata». Proprio per questo, tale legge venne denominata porcellum dal politologo GIovanni Sartori.

Liste bloccate: con l’attuale sistema,l’elettore si limita a votare solo per delle liste di candidati, senza la possibilità, a differenza di quanto si verifica per le elezioni europee, regionali e comunali, d’indicare preferenze. L’elezione dei parlamentari dipende quindi completamente dalle scelte e dalle graduatorie stabilite dai partiti.

Con la legge suddetta il Parlamento si è riempito di gente scelta dai partiti con logiche spesso  clientelari e zero trasparenti. I parlamentari attuali  ci rappresentano? Moltissimi di noi non si sentono più rappresentati/e. Questo è grave.

Sul  sito della BBC in un attimo puoi rintracciare il politico che hai eletto e sapere se e come sta lavorando per te.

Vogliamo  la stessa cosa qui?

Io come molte/i di voi stiamo lavorando molto per fini seri, onesti e utili. Gli obbiettivi che ci prefiggiamo sono quasi sempre irraggiungibili non per la scarsa validità dei progetti, tutt’altro. Irraggiungibili perchè il Paese non funziona ormai più da anni ed è bloccato da un sistema politico profondamente corrotto ma ancor più grave,  incapace di adeguarsi o meglio di anticipare il futuro.

Molte e molti sono arrivati ad un limite che non può essere superato. Oltrepassarlo sarebbe pericoloso, per noi e per il Paese.

Lavorare e non ricavare il giusto guadagno, quello che serve per vivere. Studiare e non avere prospettive. Essere una ragazza e sapere di vivere in un Paese che discrimina fortemente. Lottare per i diritti di molti e guardare con stupore prima e schifo poi quelli che ci dovrebbero rappresentare che percepiscono stipendi enormemente più elevati della maggioranza degli italiani. Ma ciò che è intollerabile, senza meritarne nemmeno il 10%. Incompetenti, anacronistici, disonesti, superati. Vivere senza speranza. Sopravvivere in un Paese che ha cancellato la possibilità di desiderare.

Basta superare le Alpi per essere assalite dallo sconforto: come non accorgersi che da noi la frattura tra società civile e politica è avvenuta e altrove invece la relazione ancora funziona?

Mi diceva Daniele, 32 anni, oggi al telefono da Londra: ” Qui non sento più le lamentele all’italiana. per forza, qui se ti impegni vedi in breve tempo i tuoi sforzi realizzati. Faccio e  vado avanti, ottengo risultati”. Pareva parlasse da Marte.

Pericoloso oltrepassare il limite della sopportazione. Quel limite che non ti accorgi quando lo stai raggiungendo: quando lavori senza gratificazioni per anni ma vai avanti a testa china, quando hai 20anni e sai già che studiare non ti servirà, quando è certo ormai che per avere un futuro devi andare all’estero, e  che  anche se ti impegni non servirà a nulla. Un giorno  senti che non puoi farcela più a sopportare la fatica enorme di progettare scenari  che sai già non si realizzeranno.

Intere generazioni allo sbando. Un malessere diffuso.

C’è la crisi economica, ci chiedono sacrifici. E certo siamo tutte e tutti in grado di sopportare durissimi sacrifici se il futuro è motivante. Ma i sacriifci diventano insostenibili se  il futuro non viene delineato.

Il Governo tecnico dovrà essere breve ed efficace.

Nel frattempo sarà necessario unire TUTTE LE NOSTRE FORZE PER ELIMINARE LA LEGGE DEI MAIALI per prepararsi ad un Governo politico degno.

Dobbiamo marcare Uomo a Uomo  i politici attuali.

Basta questa paura che vedo serpeggiare e che non assomiglia alla democrazia. Basta queste reticenze che percepisco ai convegni, il timore di dire che quel tale, quella tale che sta in politica,  non fa il proprio dovere.

Marchiamoli stretti. Uno a uno. Nome e cognome e monitoriamo cosa stanno facendo, giorno per giorno.