Vado a cena da un’amica con i miei figli. Lei, l’amica, di figli ne ha 2, maschi e ancora piccoli. Abita fuori Milano, in una piccola casa con giardino. E’ separata, ha problemi di ogni tipo, ora sta un po’ meglio. Di aspetto gradevolissimo, di carattere splendido, sorride spesso ed è una compagnia piacevolissima.
E’ emozionata, con noi 6, ci sarà anche l’uomo con cui si vede da qualche tempo. Anche lui separato ma senza figli, mi dice.
Arriviamo, Lui è seduto in salotto,  e parla al telefono. Lei intanto cucina.
Lui si siede in cucina con noi. Lei è una cuoca fantastica, sta preparando piatti prelibati, si da un sacco da fare, intanto i 4 figli fanno un gran baccano.
Lui si versa il vino e intanto ci intrattiene con la sua visione della politica e del mondo. Ha una conversazione brillante, padroneggia la situazione. Lei intanto taglia la carne  a pezzetti.
Ogni tanto lui chiede attenzione, lei si gira, lascia momentaneamente i fornelli e lo guarda con occhi adoranti annuendo. Lui continua le sue esternazioni.
Noto che non ha portato né vino, né fiori, né nulla. Ahia penso, gli avari solitamente sono parchi anche nei sentimenti.
Dopo due ore è chiaro che lei per lui è un intermezzo. Lei intanto annuisce, è sempre d’accordo sul di lui pensiero. Capisco già che quando la storia finirà, ci starà male.
Perchè? Penso rientrando? Ma perchè queste donne carine gentili intelligenti, si buttano via con uomini aridi? Perchè hanno così tanto bisogno di un uomo, di qualsiasi uomo, non di un uomo degno, che stia vicino a loro?

La risposta l’ho avuto da Servizio Pubblico, il nuovo programma di San Santoro.
La pubblicità del programma sui quotidiani era chiara: la faccia del sessantenne Santoro, la faccia del cinquantenne Travaglio, un’altra faccia  di sessantenne, credo Vauro. Vicino a loro una faccia giovane e sorridente, capelli all’indietro denti biachissimi di una giovanissima giornalista, Giulia Innocenti credo.
Nel programma un’ intervista ad una meteorina che accusa Berlusconi di averle toccato il sedere: ma a voi ancora interessa?
Queste le donne per Santoro e Travaglio.
Senza nulla togliere alla bravura di Innocenzi che potrebbe essere meglio della Montalcini, quello che appare è che anche Santoro, come Fazio, necessita della meglio gioventù femminile per decorare al meglio il suo programma. Mi sarebbe piaciuto vedere delle Gabanelli, ma forse farebbero ombra al masculo e romperebbero i cosiddetti. E stamane ascoltavo le garrule studentesse di una facolta universitaria commentare dottamente le esibizioni televisive del loro beniamino, felici di essere dal medesimo considerate poco più di una decorazione natalizia. Ah, ragazze di sinistra, sia chiaro, colte e rigorosamente di sinistra.

Discorsi già fatti, ma da cui non si  esce. E c’è da ripetere che potrebbe partire da noi? Non guardare il programma e dimezzargli lo share, no? Ah, dimenticavo, le suddite, seppur colte, “di questi tempi bui” non toglierebbero mai il loro supporto alla causa contro il temibile Premier. E i nostri diritti? Sempre meno importanti? Ma chi vi ha convinte che battersi per la propria dignità, direi sopravvivenza conta sempre meno di qualsiasi altra battaglia?
Avranno ragione le mie amiche tedesche che ci vedono irrimediabilmente sottomesse.
Non tutte, ma tante, tante, più di quanto pensassi all’inzio di questo lavoro.
Uomini come il ganzo della mia amica e come Santoro spopolano in Italia, Paese dove le donne restano ancora irrimediabilmente e dolorosamente, insopportabili schiave radiose.