Complimenti! L’ho condiviso e diffuso.
Penso che tu abbia centrato perfettamente il punto! Si è fatto passare il concetto che la libertà sessuale delle donne significhi offrire o mostrare il proprio corpo pubblicamente in cambio di denaro a uomini in grado di darglieli. E purtroppo questo tipo di visione non è stata trasmessa solo attraverso le tv Mediaset. Ne ho avuto un’altra prova ieri, visitando il settore “teen” di una libreria Feltrinelli nella mia città: almeno 4 o 5 libri in cui le protagoniste erano non ragazzine padrone del loro corpo alla scoperta del sesso, ma baby-prostitute (come si legge letteralmente nel sottotitolo di uno di questi libri) che andavano con uomini di ogni età in cambio di soldi (oggi andrò a protestare col direttore, tra l’altro in uno di questi libri c’è in copertina una bambina rannicchiata con calze a rete e tacchi a spillo).
La libertà sessuale delle donne è fare sesso con chi si vuole, seguire il proprio desiderio, non esaudire quello altrui passivamente per avere un tornaconto. “Santa” o “puttana” sono concetti molto più simili di quanto si crede: in entrambi i casi viene negata l’espressione sessuale delle donne.
Un’altra cosa che ho apprezzato moltissimo di questa intervista è quando ricordi – e sei stata l’unica o quasi – che Noemi e Karima sono delle bambine: un sistema che non tutela la propria adolescenza e l’infanzia è un sistema corrotto, marcio, condannato al regresso e alla barbarie.
Concordo in tutto con te e con Valentina S. Hai detto bene e con chiarezza, spero che ti leggano tutti quelli e quelle che dovrebbero rispondere così – soprattutto in tv – agli attacchi pretestuosi e alle frittate abilmente rigirate di chi cerca solo di confondere un pubblico già reso abilmente e sistematicamente poco propenso a pensare. Brava!
Hai detto in chiaro esattamente quello che mi rimugina dentro e soprattutto la parte sulla solidarietà intergenerazionale. E le bambine, ci vedono solidali, ci vedono come punto di riferimento? mi chiedo moltissimo anche che tipo di messaggio diamo noi.
Lorella
sei stata di una chiarezza disarmante.
Il punto italiano è tutto in quei due stremi santa o puttana.
Non c’è una fierezza e indipendenza nei modelli femminili..quella di fare scelte e comunicarle.
Anche quella di fare merce – se scelto- del proprio corpo.
Insomma al patriarcato fa comodo l’alternativa tra le deu gabbie.
Ciò che c’è in mezzo è la questione maschile. Quella che mette in gioco la parte femminile del maschio che va interrogata.
BRAVA
..per me la maggior parte di questi temi erano troppo scontati….
e invece mi stupisco perchè… non lo sono affatto….sbaglio io, nulla è scontato….
è un lavoro importante quello di Lorella Zanardo, che però, purtroppo, ho paura che in italia non glielo lasceranno diffondere abbastanza e soprattutto non avrà supporto da alcuna struttura (lo so, qui sono pessimista).
Hanno costruito l’ impero meditico su questi canoni…..
c’è un lavoro ben preciso, uno schema studiato che è stato realizzato da chi conosce bene
la forza non solo sessuale ma soprattutto politica, culturale, rivoluzionaria e creatrice che è femmina.
questo al nord d’Europa lo hanno capito le nostre (bis)nonne più di mezzo secolo fa, e noi?
viene da dire: che cavolo ci fa l’Italia in EUROPA?!
è come regalare un paio di sci a un gatto.
ringrazio la Zanardo per la speranza, io spesso, da emigrata,quando torno in Italia sono assalita dal pessimismo più totale.
mi fermo qui, anche se ho scritto e potrei scrivere ancora fiumi…ma sono solo parole..
@anna, non essere pessimista, il pensiero è importante 🙂
In realtà credo che non ci sia nessun piano o strategia, credo che semplicemente ci sia tanta ignoranza, insicurezza, paura, superficialità, inconsapevolezza, corruzione e prostituzione di ideali (non di corpi) al capo: sottomissione. Certo è una mia opinione, ma non mi pare prorpio di scorgere alcun guizzo, seppur “diabolico”, nello sguardo di chi rappresenta scelte e linee guida così basse e volgari.
Invece credo che proprio in questo momento, nel quale il Paese sta già cominciando a reagire (in questi giorni pullulano iniziative, manifestazioni, flash-mob in tutto il Paese), non si possa che riflettere sempre di più sull’utilità del lavoro di questo progetto.
Ottima l’intervista al quotidiano, raramente s’incontrano racconti così chiari, lucidi e, a vedere la stampa italiana, direi perfino coraggiosi!
Mi associo al commento di Valentina che ringrazio e alla mia prossima visita in libreria sarò sicuramente attenta alla sezione “teen”…
A proposito di donne…
vi invito a leggere la storia di una grande donna:
la storia di Rosalind Franklin può sicuramente illuminare la riflessione sull’effettivi ruolo delle donne e dell’oscurantismo storico che ci ha relegate agli angoli bui.
Fu lei, la giovane ma intelligentissima Rosalind, a scoprire la struttura del DNA, anche se i colleghi Crick e Watson se ne presero il merito e per questa ‘scoperta’ vinsero anche il Nobel.
…. purtroppo non tutti sono disgustati…. !! Sento ancora molti dire fa bene B….. se ne vede bene… con i suoi soldi farei peggio!!! E mi sento un uomo marziano come un alieno… come un ingenuo ….!! Se il ruolo della donna è riduttivo, denigrante… anche quello maschile non lo è da meno… Oggi ho 48 anni… non sono mai andato a p….! Non sempre ho fatto sesso per amore, ma non ho mai pensato male di una donna che ci stava….. Ho sempre pensato che ci fosse una persona al di la’ del corpo….! Pensare ad un anziano che pur di continuare a dire sono giovane oltre ai bidoni di Botox si faccia impiantare una protesi per farsene varie a sera, anche insieme, ragazze giovani o addirittura minori …… mi disgusta!!! Figuriamoci se ha anche un ruolo pubblico e poi fa anche la morale su famiglia etc…..!!! Diciamo basta a tutto questo…!! Compimenti Zanardo… l’ho condiviso e diffuso.