sophia-loren-and-jayne-mansfield-are-bosom-pals_thumb[1]Mi invita la direttrice di una nota organizzazione femminile ad un convegno dove verranno presentate le azioni portate avanti da associazioni varie sul tema donne negli ultimi anni. Leggo il documento: ci sono tra gli altri, anche gruppetti di donne sconosciuti, non Il Corpo delle Donne però. Mi informo su chi sia la responsabile del convegno: è una donna  che si occupa di tematiche femminili, di cui ho parlato nel mio libro, che ho coinvolto in un paio di presentazioni: si è “dimenticata” però di noi.
L’Associazione xxx,  che si dovrebbe occupare di azioni utili alle donne, in un anno ha combinato poco: in compenso per entrare nel suo CdA, alcune donne si sbranano. Mi chiedo perché, visto che l’associazione è poco conosciuta e non pare avere rilievo.
La scrittrice che scrive di donne mi chiede aiuto, vuole che inserisca l’annuncio della loro costituenda associazione sul nostro sito: fatto!  Nei mesi però vengo a sapere che la scrittrice in questione organizza incontri ma non ci coinvolge.
L’Università yyy che tiene corsi di genere ha una rubrica online con tutti i link a tutte le  associazioni che trattano di donne, proprio tutte. Ma non al nostro. Chiaramente se ne sono accorti tutti che mi chiamano chiedendo: perché? Dall’inizio di questo lavoro ci siamo sempre relazionate/i con altre donne e associazioni con gratitudine o/e interesse.Ebbene, a parte alcune amiche con cui si è stabilita una relazione profonda, altre donne/associazioni, negano, fingono di non vedere il tornado provocato da Il Corpo delle Donne. Perché?

Mi è venuto in mente all’improvviso, non riuscivo a capacitarmene, perché a suo tempo, molti anni fa, decisi di non entrare in un’associazione femminile, in un movimento. Ho riprovato oggi la sensazione che ebbi allora: la difficoltà a fare gruppo, ad essere un team, a fare lobby delle donne e la fatica che ne consegue.
Così scelsi di fare la mia lotta da sola, portando avanti le mie rivendicazioni in azienda, per ottenere diritti che poi sarebbero stati di molte a venire.

Cosa rende le donne nemiche delle donne? Cosa mi rende consapevole che se dovessi mai decidere di accettare una candidatura politica, i miei elettori sarebbero uomini e moltissime giovanissime? Perché si dice che le donne non votano le donne? Cosa fa sì che una nota femminista milanese, prima delle primarie dichiarasse: ”avremmo voluto candidare una donna, ma non ce n’erano?”
Insicurezza, solo questa la ragione.
Quando ti senti al tuo posto, quando fai ciò che ti piace, quando hai lavorato oltre che con la tua testa anche sul tuo corpo e sulla tua anima, non temi rivali, perché sai di avere una tua collocazione nel mondo.
Credo ragazze che questo sia un punto su cui riflettere velocemente per correggerci se del caso. Stiamo perdendo occasioni proficue. C’è in gioco il nostro futuro.

Un Post Solo per Donne/1