Sulla vicenda della gru su cui si sono asserragliati gli extracomunitari a Brescia è stato scritto molto. Riceviamo e con gratitudine pubblichiamo questo intervento delle donne di Brescia. Giorgia e amiche poetesse del blog: ennesima riprova di come la poesia esprima l’atrimenti inesprimibile.
Donne sotto la Gru
Troppe parole hanno già detto
a volte incomprensibili
il poco italiano che sanno non riesce a dire .. tutto.
Dice il fatto ma non il prima e il dopo
non il dolore o l’umiliazione
non la speranza e la sfida
Allora ecco il gesto, eclatante
pericoloso disturbante
quasi fastidioso
E il tempo… quel vento e pioggia e
freddo…..resistono e noi, a testa in su,
domande sciocche
Scendono? Quando?
Il gesto oltrepassa le volontà, comunica,
ti entra dentro, ti fa pensare
a vite segnate, a umiliazioni indicibili a necessità
che cercano risposte.
Chi sono? hanno madri, padri figli amori ?
me li immagino, li vedo, sanno?
Sento il tumulto di questi cuori lontani;
la paura per un gesto che ha dimenticato la
sottomissione, che fa uscire dall’invisibilità,
che li espone, sfidando lo sguardo
del potere e del benpensante, fa tremare
chi ha imparato a tenere gli occhi bassi.
Oggi, in questa città, ancora, non arriva
la risposta che fa civiltà e, per la vergogna,
sono io ad abbassare lo sguardo.
Brescia 8 Novembre 2011