9788884900555g

E senza dubbio il nostro tempo… preferisce l’immagine alla cosa, la copia all’originale, la
rappresentazione alla realtà, l’apparenza all’essere… Ciò che per esso è sacro non è che l’illusione,
ma ciò che è profano è la verità. O meglio, il sacro si ingrandisce ai suoi occhi nella misura in cui
al decrescere della verità corrisponde il crescere dell’illusione, in modo tale che il colmo
dell’illusione è anche il colmo del sacro.

(Feuerbach, Prefazione alla seconda edizione de L’essenza del Cristianesimo).

Questa è la citazione che Guy Debord pone all’inizio del suo libro più importante, La società dello spettacolo. Opera fondamentale della riflessione sul rapporto tra cultura, massa e capitalismo (e sulla cultura di massa), è un libro ostico, di pura filosofia, articolato in una serie di brevi aforismi.

Quello che apre il saggio è però di una chiarezza che non lascia scorciatoie alla riflessione:

“L’intera vita delle società, in cui dominano le moderne condizioni di produzione, si annuncia come un immenso accumulo di spettacoli. Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione”.

Tanto per ribadire che le immagini non sono mai solo immagini, e che la possibilità di una libera scelta dipende dalla natura, non dalla quantità, di ciò che ci viene offerto.