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Sono a Sassari. Ieri ero a Roma.

Gran dibattito, oggi Nuovi Occhi al Liceo Azuni: ragazzini e ragazzine fantastiche/i, ho grandi aspettative da queste generazioni.

Il mio aereo per Milano, che mi riporterebbe a casa dopo una settimana faticosissima e importante, è stato annullato.

Tutti gli aeroporti chiusi.

Ieri a Fiumicino, circondata da migliaia di persone di fretta, l’altoparlante annunciava: “A causa della nube proveniente dall’Islanda tutti i voli provenienti da Norvegia, Danimarca, Svezia… sono stati annullati”. Nessuno ci badava.

Prigioniera in quest’isola meravigliosa, seduta ad un tavolo con le donne assessore e insegnanti che mi hanno invitato, vedo gli effetti del fermo obbligato: parliamo e ci conosciamo.

L’aeroporto sarà chiuso, non si sa fino a quando. La nube scende verso sud: ora anche Ancona e Firenze sono chiusi.

Parigi è certo che fino a domani sarà bloccato.

Amici fermi in giro per il mondo, mi chiamano.

Il tempo pare sospeso.

Noi, sempre di corsa, bloccati da un vulcano in Islanda.

La natura che prende il sopravvento.

“Vede dottoressa che noi viviamo sempre così”, mi dice la mia ospite, “se c’è mare grosso, vento, da qui non ci muoviamo. Facciamo cio’ che la natura ci permette di fare”.

Anch’io oggi faccio ciò che la natura impone.

Caspita.