Dopo Bruxelles, attendiamo che qualcuno trovi i finanziamenti per il nostro progetto: la vedo difficile, ma non si sa mai.
Io intanto già il giorno dopo Bruxelles ero nelle scuole. Liceo Boccioni, 400 ragazzi e ragazze pieni di energia: una bomba di adrenalina.

Mio figlio, 13 anni, dice che se noi con il nostro documentario homemade siamo riusciti a dar fastidio a Mediaset “siamo dei fighi”. Aggiunge che nella vita si dovrebbe giocare ad armi pari e tra le mie armi e quelle di Ricci c’è troppa differenza… speriamo che le solerti ragazze dell’ufficio stampa di Striscia lo riferiscano al loro padrone. Tra Aldo Grasso e Antonio Ricci non so più cosa pensare degli adulti maschi italiani.
By the way: essendo che, come potete leggere nel blog, non ho un attimo di tregua e sono stanca, veramente stanca, perchè non fate voi qualcosa per proteggere il documentario? Mandate  mail di protesta, fate una pagina Facebook ad hoc, impedite a vostra zia di guardare Striscia.
Io sono stanca, che anche le solerti ragazze dell’ufficio stampa di Striscia lo sappiano: avversaria stanca, avversaria tiene famiglia, fa tutto in casa, non dispone di finanziamenti, non è al soldo né di Repubblica nè del Corriere. Avversaria va nelle scuole, fa molti chilometri, si mette a disposizione dei ragazzi: è faticoso provare per credere.
Io, l’avversaria, mi chiedo che soddisfazione c’è a cercare di distruggere un documentario come il nostro: ragazze dell’ufficio stampa, è questo il vostro obbiettivo di vita? La distruzione?

Cari e care che leggete, se volete, fate. Non chiedete a me di fare che non dormo nemmeno più. A far causa a Mediaset ci vogliono soldi e tempo. Fate, se volete fate.
Io intanto vado nelle scuole.