Un altro corpo è possibile

si può fare. non ho problemi ad andare, anche se sto a firenze, e potrei portarmi dei coetanei al seguito. ma ho bisogno di più informazioni!
buona fortuna per tutti i progetti.

Che spunto!
Si può prendere in considerazione anche la possibilità di organizzare localmente dei più o meno picoli autobus a noleggio (per chi non è molto lontano esistono varie soluzioni) andata e ritorno in nottata…

@Lorella
D’accordissimo, per altro “Kontakthof” è davvero un lavoro eccezionale!
Cominciamo così (che da qualche parte bisogna sempre cominciare): per la zona di Milano posso cominciare a informarmi sui costi.
Chi è interessato a venire?

@lorella
il trasporto non è un problema: il treno costa meno di 20 euro, e dalla stazione al teatro dovrebbero esserci dei mezzi. il problema è solo restare la notte, noi non abbiamo modo di pagarci un ostello e non sappiamo chi possa ospitarci.
mi dispiace, continuerò a cercare soluzioni.

Ciao Lorella. oggi ho provato a riaccendere la tv su canale5. Non ti dico che degrado!
Uslano come polli, sembra un pollaio! Hanno preso come bersaglio gli emo solo perchè si vestono e truccano in modo alternativo. Li hanno definiti drogati, esibizionisti, psicopatici e hanno accusato anche i loro genitori.
C’er aun certo psichiatra che gridava…Questi sarebbero gli adulti che dovrebbero educare giovani?
Anche qui si attacca il diverso, quello che non è conforme ai canoni imposti dalla tv e dalla società.
Sinceramente io mi vergogno della nostra tv, piena di adulti che sembrano più bambini dei bambini.
Come può un giovane non ribellarsi ad un adulto se poi questi ultimi non li capiscono e si comportano in modo represso?
Sono sconcertata.
Che gli adulti della tv sono estremamente puerili lo si nota anche dal modo in cui si atteggiano. Ci sono donne che pur di non dimostrare la propria età sono disposte a togliere le rughe e mostrare scollature, per apparire ventenni!

Viviamo in un Paese dove essere giovani sembra essere una colpa, un peccato…ancora peggio se si è alternativi.
E’ vergognoso come la nostra tv sia caduta così in basso e non solo dal punto di vista di genere!

La Fenech torna in TV:
http://magazine.libero.it/foto/09/edwige-fenech-fg7275/pg1.phtml?from=1

Io non posso venire, (ma quando vieni a Torino, guardo sempre le date ma non vieni mai da queste parti…) mi piacerebbe dare un apporto fattivo, perché non inserisci un pulsante “paypal” per l’occasione per dare l’occasione di un sostegno …hem tangibile 😀

@Lorella
…ma ma a Roma quando???’

Ciao a tutti,
purtroppo io non potrò esserci,ma volevo comunque suggerire di informarsi per la nuova “offerta” di Trenitalia per le donne per ottobre:in sintesi,il sabato se si viaggia in due e uno di questi due è una donna,quest’ultima non paga il biglietto.Ottima occasione per portare allo spettacolo parenti,amici o conoscenti 😉
Baci a tutti e uno speciale a Lorella =)

Bambine sui tacchi anche in Italia!
http://edicola.unionesarda.it/Corrente/Articolo.aspx?Data=20101005&Categ=4&Voce=1&IdArticolo=2506486

@Jaleena @tutti/e
Niente di male nel risparmiare per una buona causa, ma almeno leggiamo l’opinione trovata su Femminismo a Sud:

“Freccia rosa: perchè si discriminano le donne che viaggiano da sole?
Segnalo questa iniziativa di Trenitalia, che almeno a mio dire, è altamente discriminante.
Dal 1 al 31 ottobre Trenitalia, su tutti i treni a lunga e media percorrenza, ha deciso che le donne che viaggiano accompagnate (quindi mamme, mogli e fidanzate) non pagheranno il biglietto. Se invece una donna è sola paga il biglietto. Perché? E’ la prima domanda che mi pongo.

Perché se io viaggio da sola devo pagare il biglietto? Che senso ha fare un’offerta solo per le donne accompagnate? Perché ricondurre di nuovo la donna ad essere l’oggetto di proprietà di qualcun’altro? La madre di, la moglie di, la fidanzata di… sono tutte espressioni che descrivono la donna secondo il suo rapporto con un altro essere, tanto per ribadire che la donna in sé non esiste se non in quanto madre/moglie/fidanzata.

Le donne da sempre sono considerate proprietà, vi ricordate il delitto d’onore? Anche se è stato abolito nella cultura è rimasto, e lo dimostrano i numerosi femminicidi di cui ogni giorno abbiamo notizia. Trovo davvero discriminante questa offerta anche per un altro motivo. Secondo Trenitalia la donna dovrebbe viaggiare accompagnata, ma perché? Abbiamo bisogno di essere tutelate, salvate, protette? Mi vengono in mente un sacco di frasi che mi sono sentita ripetere fin da bambina e che tutt’ora subisco… ” non prendere il treno da sola”, “ma qualcuno ti accompagna?”, “chi ti viene a prendere?”, “a quell’ora è brutto per una donna camminare da sola”, “ma non hai paura? con tutto quello che si sente in giro” ed ecc… sono stata educata ad “avere paura di camminare sola” e forse è per questo che cammino sempre sola, per ripicca e anche per dimostrare che non ho bisogno della balia.

Ma sono molti a pensarla come i miei genitori. Vi ricordate le campagne per la sicurezza delle donne? Le ronde che ci avrebbero protette? Tutto quel casino che fu fatto per salvaguardare le donne? In realtà, come poi abbiamo potuto constatare, invece di darci libertà ce le toglievano e ce le tolgono tutt’ora. Ci rincoglioniscono con l’idea che lo fanno per noi, che è per il nostro bene, che è necessario se no chissà cosa succede, e poi i primi a fare violenza su di noi sono loro, lo stato, la famiglia, la comunità, la chiesa.

Ritornando a Trenitalia ho un ultimo, ma serissimo, dilemma. Dato che le donne devono essere accompagnate, se mi presento con la mia compagna devo pagarlo lo stesso il biglietto? Se sì, perché dato che sono in coppia?”

Mi spiace tantissimo non poterci essere! Pensate di portarlo un po’ in giro? Magari in piccoli teatri off? Ci sono buoni comuni in Veneto – nel senso che sono attenti ai temi sociali e alle pari opportunità – che potrebbero ospitarvi. Ma anche assemblee d’istituto…
La mia mail è registrata nel sito, se svete intenzione/volete passare per i dintorni di Padova basta fare un fischio!

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/06/cucinotta-santoro-e-luttazzi-piu-volgari-di-berlusconi/68433/comment-page-1/#comment-830350

@Lorella
Ho aspettato a scrivere perché stavo cercando di organizzarmi per venire sabato. Purtroppo mi sa che non ce la faccio non tanto perché è lontano (sono di Napoli) – per una cosa del genere vale davvero la pena muovere il sedere! – ma perché non sono proprio riuscita a spostare un impegno precedentemente preso. La cosa mi addolora molto per due motivi: il primo è che ho voglia di agire, sono stufa di parlare solo, non credo che parlare sul web possa cambiare minimamente qualcosa. E anche parlare con le persone nel reale – come quotidianamente faccio – è importante, ma non basta. La seconda è che amo Pina Bausch e amo la danza, che è stata la mia più grande passione (sono diplomata in danza classica che ho imparato a livello semi-professionale e ho insegnato per alcuni anni, lavorando anche con adulti) e perché concordo pienamente con ciò che dici “è attraverso il corpo, libero e liberato capace di creazione, che avverrà la nostra reale trasformazione.” E’ sulla mia pelle che ho provato quanto un corpo consapevole e libero – attraverso la danza – diventi molto più impermeabile al bombardamento di pseudo-bellezza mediatica e si faccia contemporaneamente attitudine alternativa a quel modello. E’ da qui che può partire, insomma, il cambiamento, specie con i giovanissimi. Pensavo a degli incontri-seminari di più giorni da organizzare nelle scuole, in cui si affiancasse alla discussione sugli sterotipi della TV un lavoro fatto tutti insieme col corpo, per la riappropriazione della propria corporeità. Un lavoro fisico fatto anche di introspezione e senso del proprio respiro e movimento nello spazio. Spesso i ragazzi fanno già danza o sport, ma poi non riescono a mettere insieme i due livelli. E a volte restano vittima degli stereotipi TV, denigrando il loro corpo anche mentre danzano.
Il teatro-danza mi sembra una strada molto appropriata di liberazione anche perché del tutto esente da prescrizioni “estetiche”, da modelli rigidi, come avviene di fatto in altri tipi di danza.

io verrò con mio marito.
A sabato!

@Lorella
Essendo il post rivolto a “tutti” mi sento chiamata a rispondere, non per giustificarmi ma per esprimere il mio apprezzamento circa l’iniziativa che non mi lascia “tiepidamente” indifferente, anzi! Credo sia il modo giusto di procedere e muoio dall’invidia per chi di voi si incontrerà dal vivo in occasione di uno spettacolo così peculiare. Iniziare ad incontrarci è un passo importante ma capisco che i partecipanti sono sparsi sul territorio nazionale e che possa essere difficile per molti organizzarsi in così poco tempo. Io sono all’estero ed è impensabile prendere aerei, autobus e treni per raggiungervi ma con il cuore sarà con voi e aspetto con ansia i commenti sul blog!

E’ da poco che vi seguo sul sito, vi ho tenuto d’occhio in altri modi ! Cmq,potrebbe essere interessante…Ci si può pensare !
Comunque io sono una poetessa, giornalista, performer ed editore della nuova casa editrice sperimentale Edizioni Libere. Molto spazio è riservato alla poesia e alle sue interazioni con altre forme artistiche. Edizioni Libere è su facebook. Il sito, in aggiornamento, è http://www.edizionilibere.com
Dopo domani il tuo documentario verrà programmato nella libreria Einaudi di Maglie, la cittadina dove vivo e lavoro. E io ci sarò ovviamente !
Cari saluti e buon lavoro !

Ciao Lorella, vorrei venire sabato allo spettacolo: ho visto il post solo adesso. Faccio un giro di telefonate e sento chi delle mie amiche e amici vuole venire: siamo tutti molto sensibili su questo argomento e poi… Pina Baush!!!
Come faccio poi? Vi devo dare conferma di quanti siamo per poter entrare in teatro? Noi arriviamo da Pavia e non ci fermeremo per la notte.

Bellissima iniziativa, di cui apprendo l’esistenza solo oggi “grazie” a Fb.
Mi sono precipitata a scrivere mail ai vostri contatti per aderire,e coinvolgerò le mie amiche.
Grazie per le idee splendide che riesci sempre ad avere e mettere in campo
Agnese

P.S. E’ possibile avere l’indirizzo dell’ostello?

@Zanardo

salve, ho visto adesso l’invito per questo spettacolo, mi dispiace ma non potrò esserci a causa dei miei notevoli impegni in questo periodo. Ho visto che è in programma anche un dibattito intorno al 20 a firenze, non sono ancora sicuro della presenza in quanto ora come ora sto combattendo ogni giorno per non vedermi chiudere la mia facoltà e l’università, e già il processo di chiusura è in atto, giustamente non si sente parlare di tali argomenti, questo per dire che purtroppo ci sono ben altre priorità in questi mesi che sono estremamente più critiche sia per me sia per il paese, senza voler togliere nulla all’importanza delle vostre rivendicazioni per cui lottate e che appoggio pienamente in ogni occasione che mi capita.
Comunque per tornare in tema, dubito della mia presenza anche a firenze, valuterò lo stato dei miei impegni e nel caso le farò sapere per tempo se le interessa.
sebastian

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/08/concetta-prigioniera-di-teledolore/70002/comment-page-2/#comment-839507

Laura, che bella idea!

Non potrò esserci ma faccio tanti auguri per tutto.

Allora? come è andata?

Prima volta per me su questo blog.
Vorrei dire a Lorella “semplicemente” GRAZIE per il tuo preziosissimo lavoro.
In un Paese dove il senso civico sta colando a picco e la società si sta rapidamente impoverendo di contenuti culturali e di valori umani, puntare sulla sensibilizzazione e l’educazione delle nuove generazioni è l’unica scommessa possibile, l’unica strada che noi adulti (?) dobbiamo percorrere e nella quale dobbiamo impegnarci se vogliamo salvare qualcosa.
Hai messo la tua intraprendenza e le tue capacità espressive e comunicative a servizio di una battaglia che già molte di noi stanno sostenendo quotidianamente all’interno della propria famiglia, della propria cerchia di amicizie, del luogo di lavoro, ma che tu riesci ad amplificare su scala maggiore, con miglior risonanza e quindi con più efficacia.
Leggendo il blog è confortante (nel senso più positivo del termine) sentirsi “assieme” a tante altre donne e uomini che la pensano allo stesso modo.
Un abbraccio a tutte/i!!