Alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni mi hanno preoccupato parecchio, ve li propongo sperando di suscitare una discussione proficua.

-Recentemente il Manifesto ha dedicato una recensione al mio libro Senza Chiedere il Permesso .
Scrive Francesca Rigotti autrice dell’articolo, che pur ritenendo il mio lavoro nelle scuole molto utile, non è d’accordo e si stupisce quando sostengo la “non responsabilità” delle giovanissime che scelgono di diventare letterine schedine veline amanti del Premier. Certo possiamo alleggerirle dal sentirsi in colpa, continua l’autrice, ma responsabili lo sono perché potrebbero autodeterminarsi a ben altro come tante altre ragazze, la maggioranza, che così fanno.
Ci tengo a ribadire la responsabilità della mia generazione e in particolare di chi ha ricoperto incarichi politici, nel non avere utilizzato  la televisione per proporre modelli positivi da seguire. Non lo riscrivo qui perché lo spiego benissimo nel libro: la tv è un potente messo di socializzazione e, pur sapendolo, abbiamo permesso che trasmettesse il peggio che si possa immaginare per 30 anni; contemporaneamente la scuola veniva fatta a pezzi.
Ora io ritengo- e quelli di sinistra non lo ritengono più?- che la politica si debba occupare della educazione e formazione dei cittadini.
La sinistra non ha fatto la legge sul conflitto di interessi. E ora, dopo avere permesso che i ragazzi/e crescessero guidati dai potenti modelli negativi proposti dalla televisione, come possiamo criticare  il risultato del non essersi fatta carico? Lo dico e lo ripeto: chi si occupa dei più deboli? I figli dei radical chic, i cui genitori affermano come perfetti berlusconiani che la tv può trasmettere ciò che vuole, non guardano la tv, hanno meglio da fare. Insisto: chi si occupa dei più deboli?

 

-Aldo Busi ha presentato il suo recente libro” El Especialista de Barcelona” a Milano, durante un’intervista ha affermato che se avesse scritto oggi  i suoi libri più noti, Sodomie in Corpo 11 e Seminario sulla Gioventù, certamente faticherebbe a trovare un editore perchè ritenuto eccessivo.
Sono totalmente d’accordo con Busi.
Mettiamo insieme 30 anni di horror vacui televisivo + 30anni di impoverimento della scuola + la %più bassa di frequenza universitaria in Europa + uno dei tassi più alti di abbandono scolastico d’europa + il più alto tasso di analfabetismo di ritorno d’Europa e cosa otteniamo?

Un popolo di ignoranti manipolabili facilmente, che non si scandalizza di vedere una soubrette a gambe aperte ripresa dalla telecamera ginecologica mentre viene umiliata dal presentatore in prime time con milioni di bambini a guardare. Un popolo che però se entra in un bagno turco pubblico o in sauna si vergogna a togliersi il reggiseno, figuriamoci le mutande. E non sapete quanto i tedeschi si stupiscano di questa arretratezza.Un popolo che giudica Busi eccessivo ma che si sganascia dale risate quando entra la Bonas, valletta del simpatico Bonolis, e la telecamera le inquadra  il sedere mentre il caro Luarenti le infila una rosa tra le zinne.

-Sono rimasta preoccupatissima dalle reazioni di talune/i per avere pubblicato sul blog, Cut the World, un video/opera d’arte, ritenuto eccessivo da chi? Da chi probabilmente non ha nulla da ridire sui ns programmi tv o su migliaia di videogiochi che hanno come obbiettivo la carneficina.

Ed ero Allibita quando mesi fa trovai la Militia Christi di fronte al Teatro dove si rappresentava  Sul Concetto di Volto nel Figlio di Dio, meraviglioso testo sulla potenza e i dubbi della fede, che era stato letto come blasfemo, a causa di una preoccupante ignoranza dilagante.

-Qualche sera fa ho presentato al Circolo Arci in Scighera il libro di Slavina “ Racconti Erotici per Ragazze sole o mal accompagnate”. E’ stata una bellissima serata. Io son talvolta distante dalla posizioni di Slavina ma le riconosco la determinazione ad aprire le gabbie mentali che ci affiggono. E dunque mi adopero per far conoscere il suo lavoro, anche se non sempre lo condivido. Si chiama democrazia evoluta. Mi adopero per rispettare la libertà di espressione, anche quella lontana da me.
Ieri mi hanno redarguito per avere presentato il libro. Secondo alcuni “non si fa”. Queste persone sono le stesse che probabilmente hanno guardato per anni la tv italiana che metteva a quattro zampe migliaia di ragazzine imbalsamandole in un modello idiota e doloroso e lo hanno trovato “normale”.

 Ehi compagni/e dove siete? Lasciate una come me,”femminista  moralista”, a tutelare il diritto ad esprimersi?

Continuo per la mia strada: apro gabbie, appoggio chi porta avanti un lavoro onesto per la libertà di espressione anche quando non lo condivido in toto. Mi batto perché la cultura non sia a beneficio di pochi, proprio perché so che la tv entra nelle case del 98% di italiani/, lotto perché il livello dei suoi programmi sia migliore. Mi assumo le mie responsabilità di adulta che ha permesso 30 anni di miseria culturale e combatto perché i ragazzi/e acquisiscano una capacità critica, che permetta loro di agire  la Cittadinanza attiva.

In homepage “Giuditta e Oloferne” di Artemisia Gentileschi, pittrice del Cinquecento. Il dipinto ricorda molto Cut the World di Antony and the Johnsons. Se fosse attiva oggi verrebbe probabilmente accusata di istigazione a delinquere.