Così sosteneva a voce alta la signora di mezz’età chiaccherando con la panettiera. E ora non facciamo le scandalizzate: la mentalità maschilista e misogina e attaccata con le unghie al patriarcato appartiene anche alle donne. Per questo lavoriamo ed è inutile piangersi addosso.
In questi mesi tutte abbiamo ascoltato decine di donne sostenere: “eh sì gli uomini violenti non vanno bene. ma queste donne di oggi: non sono mai contente, vogliono essere libere, pretendono pretendono. E allora l’uomo, che è stanco del lavoro e della crisi, reagisce. Male ma reagisce.”
Il delitto d’onore in Italia era giustificato fino a 30 anni fa, e dunque questi discorsi sono comprensibili, non condivisibili, ma si può comprendere che l’italia, paese primitivo per quanto riguarda i diritti delle donne, sia ancora in fase evolutiva.
Bene, allora lavoriamo.
Poi però in questa estate terribile, i femmincidi, vi siete accorte, sono finiti in fondo ai giornali, in cronaca.
“Come mai?” chiedo ad amiche giornaliste.
“No, non è come pensi” mi dicono. “Sai c’è l’Iraq, gaza, il ragazzo nero in America”
Ah.
Ma negli ultimi tempi c’è un fatto nuovo: gli uomini ammazzano la moglie ma anche i figli.
E allora si risveglia l’interesse, come nel caso della signora qui sopra.
In quasi tutti questi casi si ripete la dinamica usuale:
LEI vuole lasciare lui per varie e spesso motivate ragioni.
Lui non vuole.
Lui inzia o continua ad essere violento sperando di intimidire lei.
Lei resta ferma nel suo proposito.
Lui la minaccia duramente.
Lei in alcuni casi chiede aiuto alla famiglia.
la famiglia alcune volte la supporta, in altri casi le coniglia di soprassedere: “è tuo marito”.
Lui NON REGGE L’ABBANDONO.
Lei è convinta della decisione di separarsi.
Lui NON REGGE L’ABBANDONO, Non è attrezzato per confrontarsi con una decisione di cui lui non è attore protagonista.
lUI NON RIESCE A CONVINCERLA NEMMENO CON MINACCE E VIOLENZA.
LEI diventa l’ossesione per LUI che vuole colpirla dove fa veramente male, per riappropiarsi del POTERE.
LUI la uccide
in taluni casi:
LUI uccide LEI e i figli
NEL PEGGIORE dei casiQUELLO CHE FA PIù MALE:
lui uccide i figli ma non LEI
in alcuni casi
LUI SI SUICIDA

La dinamica è quasi sempre questa.
Stante che noi qui non ce l’abbiamo con gli UOMINI ma ci interessa progredire insieme, è chiaro che siamo di fronte ad un PROFONDO CAMBIAMENTO SOCIALE che nessuno ci sta
aiutando ad affrontare.
In breve, ma a questa analisi dedicherò prossimamente una riflessione approfondita, in pochi anni siamo passati da una società patriarcal,e dove le donne erano soggetto passivo e quindi costrette a subire di tutto ( amanti del marito, violenza, disattenzione, soprusi) ad una società in mutazione dove le donne cominiciano a dire la loro.
Gli UOMINI non sono attrezzati ad un cambiamento che è EPOCALE.
Non tutti ma molti. E colpiscono dove fa più male.
Non essendoci tempo da perdere, è inutile usare i social network per lamentarsi.
Bisogna fare.
E come qui si ripete da anni, bisogna EDUCARE.
Io non credo che si possa prendere un femmincida di 40 o 50 anni- uno disposto ad ammazzare i figli perchè è rimasto all’età mentale del’linfanzia e non è mai entrato nella fase adulta e come un infante pretende, “altrimenti spacco tutto”- e pretendere che cambi testa.
Ma sono CERTA CERTISSIMA che si possano prendere dei ragazzini a SCUOLA ed educarli all’amore, al rispetto, all’essere DUE. Sono CERTA PERCHè INCONTRO I RAgazzini/e e so che si può fare.
Questo è il mio ultimo post prima delle mie vacanze.
Ci ritroviamo ai primi di settembre.
Mi riposo.
E dovrò trovare il tempo per calmarmi perchè, a voi lo posso dire, tutte queste vite spezzate potevano essere, non tutte ma alcune, evitate se solo si fosse agito, se solo si fosse ascoltato, se avessimo come Paese intrapreso un cammino EVOLUTIVO.

Buone giornate d’estate