Questa è la Piramide di Maslow, strumento vecchio, è del 1954, ma sempre interessante.
Insegna una cosa semplice ma non banale: nella scala dei bisogni, solitamente si sale di un gradino, ad esempio passare dalla soddisfazione dei bisogni fisiologici a quelli psicologici, quando i primi sono stati soddisfatti.
In pratica, se io ho fame e qualcuno mi propone gratuitamente un corso di tango argentino, io cercherò prima di farmi offrire un pasto, bisogno molto più impellente in quel momento. Oppure se mi dovessero offrire un premio per la mia attività (che soddisferebbe  il mio bisogno di autostima) ma io temo per la mia incolumità perchè abito in un quartiere degradato e la notte mi barrico in casa, non godrò pienamente del premio sino a che non avrò soddisfatto il mio bisogno di sicurezza, molto più impellente. Analizzate questa Piramide, è uno strumento interessante.Verificate  come il bisogno primordiale di sesso sia al primo gradino come il bisogno del respiro, e l’intimità sessuale sai ad un gradino superiore.
Molte/i di noi hanno vissuto nella punta della Piramide. Avendo soddisfatto chi più chi meno i bisogni primari, ci siamo concentrate/i nella soddisfazione che scaturisce  dall’autorealizzazione. Pensate ad esempio a tutto il lavoro che facciamo qui per abbattere i pregiudizi verso le donne: sono bisogni situati nella parte piu’ alta di qs strumento.  Significa che se avessi problemi nel soddisfare le necessità illustrate nei gradini che precedono, difficilmente ci saremmo dedicate al tema della discriminazione. Che è prioritario solo perchè i bisogni primari sono stati soddisfatti.
Alcune volte può succedere che il processo non sia così consequenziale: e infatti Mandela mentre stava in galera 30 anni con problemi di fame, libertà ecc, si dedicava a risolvere necessità che coinvolgevano anche tutti gli altri livelli.
Noi che viviamo nella parte alta della Piramide siamo stati per anni considerati cittadini dei Paesi sviluppati, civili, a differenza dei “Paesi del Terzo Mondo” che impegnano la loro vita a cercare cibo o a ripararsi dal freddo o  non essere ammazzati.
Lo proviamo talvolta in viaggio: ricordo una volta di essermi persa nella foresta amazzonica e di avere vissuto ore di reale terrore dove la mia unica preoccupazione era nascondermi  dagli animali ( primo gradino=ricerca di sicurezza).
La crisi economica che ha investito l’Europa e il nostro PAese in particolare, ci sta facendo  precipitare, chi più chi meno, ai primi gradini della Piramide, dopo decenni in cui allegramente abitavamo, stretti stretti e  concentrati, la parte più alta, quella dei fortunati.
Improvvisamente dopo esserci dedicati  a risolvere i problemi dell’IO per tutto il Novecento ed essendoci concentrati in una talvolta ossessiva  ricerca di autoaffermazione, veniamo fatti ruzzolare là dove si accalca la maggior parte del mondo da secoli.
Improvvisamente la ricerca del denaro per soddisfare bisogni impellenti di nutrimento e riparo, sono divenuti la norma.
E cambiano le nostre abitudini di vita, i nostri discorsi tra amici.
“Non ce la faccio a pagare l’affitto, mi devo trasferire in campagna” dice una ” carne solo una volta alla settimana, e i bambini si lamentano” dice un’altra. Ci si scambiano ricette sul come utilizzare in modo creativo gli avanzi, anzichè buttarli. Mi invitano a mercatini del baratto.
E’ in atto un cambiamento epocale.

Apparentemente questo essere stati scalciati ai piani bassi a cercare cibo, pare una maledizione  per noi italiane/i in particolar modo. Che alcuni  altri europei godono di politica e amministrazione migliore.  E ci auguriamo di potere presto tornare a godere del nostro sapere, sù al sesto piano.
Ma intanto osservo le relazioni e le abitudini di vita cambiare, alterarsi, trasformarsi.

La dannata ricerca di denaro ci impedisce di volare alti, dove vorremmo essere.

Ma sorprendentemente scorgo anche talvolta, solo talvolta, qualcosa di vivo e fertile far capolino in questo faticoso primo gradino.Ma non basta.

Vogliamo ritornare in alto.
Ma forse non con le stesse modalità di prima.

Forse vogliamo tornare in alto con la consapevolezza di come si sta ai livelli bassi.
Ditemi voi