Il corpo delle donne tra web e tv

di Antonio Sofi

Lorella Zanardo

24 Aprile 2009

Venti minuti in podcast tra ritagli di carta e bit, in compagnia di un ospite. Oggi con Lorella Zanardo, imprenditrice che si occupa di tematiche al femminile – dentro e fuori la Rete. Con lei parliamo anche dell’immagine delle donne sui media: dalla televisione al web, in un cortocircuito spesso vizioso

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Ospite della settimana: Lorella Zanardo

Dopo la politica e il web delle scorse settimane (e dopo una intromissione nel campo della comunicazione culturale) questa puntata di Quinta di Copertina si occupa delle tematiche al femminile: dentro, fuori e attraverso la Rete. Dalle nuove tecnologie connettive come tecnologie eminentemente femminili, all’immagine delle donne sui media tradizionali (e il seguente riverbero su alcuni luoghi di internet): ne parliamo con una imprenditrice che da tempo si occupa di tematiche al femminile, Lorella Zanardo, che è coautore del documentario “Il corpo delle donne”, diffuso su Internet anche nei suoi momenti di monitoraggio e preparazione, che ha partecipato al festival del documentario sociale “Italiani brava gente”.

Dice Lorella sull’uso/abuso del corpo femminile tra i media vecchi e nuovi: «C’è una sorta di cortocircuito tra televisione e Rete, proprio sulla tematica del corpo delle donne. Tutto quello che passa in televisione giornalmente e che riguarda le donne lo ritroviamo quasi immediatamente su You Tube tagliato con modalità quasi da entomologo – cioè vengono sezionate le parti di trasmissioni che riguardano belle ragazze: e ci sono quindi centinaia e centinaia di minuti dove vengono riproposti in modo ossessivo, per esempio, parti del corpo della tale soubrette o presentatrice. Non è colpa di un media piuttosto che di un altro, della televisione o del web: citando una considerazione di Marina Terragni “sembra quasi che la carne non basti più”. Sembra quasi, insomma, che il corpo reale non basti più e sia necessario sempre più cibarsi di immagini». Ma questo lato voyeuristico non è il solo né il predominante quanto alle tematiche al femminile, che invece consente la costruzione di reti e l’attivazione di contatti e scambi: «Ovviamente prevalgono gli aspetti positivi di Internet: nel nostro caso la capacità di costruire reti al femminile. Grazie alle possibilità connettive del web, è stato possibile organizzare convegni e incontri in cui parlare e confrontarsi di tematiche al femminile, coinvolgendo persone da tutto il mondo – e continuando a confrontarsi anche durante tutto l’anno, attraverso il sito, le mail, skype ecc».

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