Posts tagged "violenza di genere"
Si chiama FEMMINICIDIO

Si chiama FEMMINICIDIO

La stanza è chiusa, la luce spenta. Non è in casa. Poggio la borsa sul tavolo. Mi levo le scarpe. Sono stanca. Mi metto a cucinare. Prima o poi arriverà. Vado in bagno. L’ha lasciato in disordine ancora. Dopo mi sente. Torno in cucina. Spengo i fornelli. Chiamo. Telefono spento. La cena si fredda. Va beh, io comincio. Richiamo. Telefono spento. Non mangio più perché sono incazzata. Mando un messaggio e glielo dico, che sono incazzata. Buio. Chiamo una sua amica. Non c’è. Chiamo la mamma della sua amica. Non lo sa. Chiamo un amico. Niente. Chiamo mia madre. Non l’ha vista. Chiamo suo padre all’estero? Chiamo il 112. Spiego. Non mi sento meglio dopo. Aspetto. Esco, la cerco e mi porto il cellulare. E se torna? Aspetto. Mi risolvo a chiamare mio marito. Aspetto. Mi richiama mio marito. Vuole tornare. Aspetta, magari non è niente. Richiamo i carabinieri. Aspetto. Mi faccio una tisana, tanto non dormo. Aspetto. Richiamo mio marito. Sta prendendo l’aereo. Aspetto. Aspetto. Aspetto. La stanza è chiusa, la luce spenta.

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 URGENTE: ASSOCIAZIONI O BLOGGER  VOLESSERO  ADERIRE A COMUNICATO STAMPA PER VANESSA MI INVII ADESIONE A INDIRIZZO MAIL ENTRO H 16,30 DI OGGI 27 APRILE

OGGI DECIDO DI METTERE LA FOTO IN HOMEPAGE PERCHE’ VOGLIO NON DORMIRE PIU LA NOTTE. CHE IL VOLTO DI VANESSA  RAGAZZINA CHE SORRIDE  CI IMPEDISCA DI FARE FINTA CHE NULLA SIA ACCADUTO

Vanessa Scialfa non c’è più. Ammazzata e buttata dal ponte. Basta retorica. Si chiama FEMMINCIDIO. I quotidiani stamane non

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13 aprile: contro la Violenza alle Donne

13 aprile: contro la Violenza alle Donne

Appoggiamo le manifestazioni organizzate in tutta Italia da Udichesiamo perchè l’attenzione verso gli episodi di violenza contro le donne resti sempre alta. Il 13 domani riparte il processo verso i ragazzi che violentarono una quindicenne. Alta l’attenzione, facciamo sentire il nostro affetto alla nostra giovane amica e alla sua famiglia. Stiamo dalla sua parte, sempre.…

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Femminicidio

Femminicidio

Laura Stefani mi invia questa intervista a Marisela Ortiz Rivera sul tema del Femminicidio. Grazie Laura.

CIUDAD JUÁREZ E MARISELA ORTIZ RIVERA Esistono storie che a nessuno piace ascoltare perché parlano di morte, violenza brutale e buio dell’anima. E luoghi che restano all’ultimo gradino nella scala dei desideri: non ci vorresti passare neanche per sbaglio. È il caso dei femminicidi e di Ciudad Juárez, nello Stato di Chihuahua, al confine tra Messico e Stati Uniti. Trattati dai giornali locali come sporadici casi di violenza domestica o completamente ignorati dalla maggior parte dei media, sono omicidi di genere moltiplicatisi a un ritmo impressionante dal 1993. Anche se è difficile rintracciare dei dati reali, le ultime cifre ufficiali parlano di più di 1500 casi di donne uccise o desaparecidas nello Stato di Chihuahua. Quando i corpi vengono ritrovati, nel deserto o ai margini della città, portano segni di sevizie sessuali, torture oppure sono stati mutilati. Di solito il viso è irriconoscibile. A Juárez, si viene uccise per il solo fatto di essere donne, o meglio, donne con caratteristiche particolari: adolescenti, carine, con pochi mezzi economici, nella maggior parte dei casi impiegate come manodopera a bassissimo costo nell’industria maquiladora, cioè nelle filiali di multinazionali straniere di assemblaggio che circondano la città. Ragazze completamente vulnerabili, immigrate dalle zone rurali del Messico e del Centro America in cerca di un lavoro. Spesso da sole o con figli piccoli.

Non esiste una situazione analoga nel paese: migliaia di crimini, nella quasi totalità impuniti o dimenticati …

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26 gennaio Milano: Fiaccolata contro la Violenza alle Donne

26 gennaio Milano: Fiaccolata contro la Violenza alle Donne

26 GENNAIO 2012 18.30 / 20.00 – PIAZZA MERCANTI – RIEMPIAMO DI LUCE LE NOSTRE PIAZZE – Fiaccolata in memoria di Stefania Noce – siete tutt* invitat* a portare una candela – di e con SNOQ Milano – per maggiori info: http://www.facebook.com/events

leggete anche il post di MArina Terragni http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2012/01/25/una-fiaccola-per-stefania-noce/…

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Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Carol De Assis ci racconta della violenza di genere vista dal Brasile.

Care tutte e cari tutti, ho una carissima, amatissima amica, di quel tipo di persona che ispira ammirazione e che mi rende molto lusingata della reciprocità dei nostri sentimenti. Una donna bella, intelligente, interessante e cosciente del suo valore – che non è poco. Questa mia amica, quando ci siamo conosciute, aveva un ragazzo. Aveva 21 anni e loro eravano insieme già da due anni, e col tempo e con la prossimità ho visto quanto era un uomo carino, intelligente e interessante anche lui, ed ero felice di vederli insieme, due belle persone e che mi piacevano tanto. Ecco che dopo qualche mese di amicizia, lei ha iniziato a lamentarsi di lui con me. “È molto geloso”, mi diceva. “Litighiamo tutto il tempo, se la prende con qualsiasi uomo con chi io parli, e mi rompe le scatole ogni volta.” A me è sembrato strano che quell’uomo sempre sorridente, sempre di buon umore, con un animo così leggero, fosse dato a una gelosia patologica, come me lo diceva la mia amica. Provavo a darle dei consigli: “magari se provi a fargli vedere come ti fa male e come non c’è niente di cui essere geloso…” “Certo, ci provo, devo avere pazienza…” Col tempo ci siamo avvicinate sempre di più, e mentre la sua fiducia in me cresceva, le storie diventavano sempre più pesanti: “Si arrabbia sempre… Ha un animo violento… A volte, mentre litighiamo, sferra dei pugni sul

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Uomini sul Crinale

Riporto qui di seguito un interessante commento di Paolo, nostro lettore, al post di ieri sul tema Sacconi e la  barzelletta sullo stupro.

Comprendo l’irritazione di Eleonora per certi, si fa per dire, “comportamenti”, ma non ne condivido alcune sue sue affermazioni. Non le condivido perché non posso credere che tutti gli uomini, o maschi che dir si voglia, si sentano autorizzati e si comportino in questo modo nonostante il rimbecillimento costante e scientifico di certi programmi televisivi e di certo cinema di infima categoria che propone modelli maschili e del rapporto uomo-donna all’insegna dello squallore come prodotto di una sottocultura oggi largamente dominante. Ma non condivido le sue conclusioni anche perché rischiano, sia pure involontariamente, di essere fuorvianti proponendo il vecchio schema di collocare in modo oppositivo il rapporto uomo-donna. Io invece credo che l’unica “competizione” vincente sia quella di rifiutare la contrapposizione distruttiva e irrazionale tra i due sessi. Del resto, se è umiliante per una donna essere considerata come mercanzia sessuale o come un passatempo anche per l’uomo, un uomo cosciente intendo, dovrebbe essere parimenti umiliante avere rapporti con l’altro sesso soltanto in tali termini il che, in ultima analisi, è l’equivalente di essere sopportato.”

E qui riporto stralci del  rapporto Eurispes sugli assassini domestici: Odi et amo: il tormento degli “assassini domestici” «Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento» (Catullo, carme 85). In tre parole, le prime, si racchiude il paradosso. Due sentimenti, contrapposti ma

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Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne

Dedichiamo il nostro lavoro di oggi e tutte le proiezioni del nostro video  in Italia,  a Emiliana Femiano e a tutte le ragazze e donne che ogni anno vengono assassinate in Italia. Da parte nostra continueremo a lavorare per l’innalzamento del livello di consapevolezza su come le  donne vengano rappresentate dai media. Immagini come quella ultima del nostro documentario propongono  l’oggettivizzazione del corpo femminile. E con un oggetto si sa, ci si può fare quel che si vuole. Noi non aspetteremo che accadano altri scempi sul nostro corpo e chiediamo alla politica di svegliarsi. Non è questo un tema “da donne” bensì un argomento  che deve essere urgentemente inserito nell’agenda politica del Paese.

Ecco alcune delle proiezioni di cui abbiamo avuto notizia diretta:

24 novembre: UDI sede di Lentini (SR) Biblioteca Comunale e Città di Medicina (BO), ore 20.45

25 novembre: UDI sede di Sant’Agata Bolognese (BO), ore 20.30 Biblioteca Comunale di Malalbergo (BO), ore 20.30 Associazione Campo dei Fiori – Officina del libero pensiero, Maddaloni (CE) Associazione L’isolachenonc’è, Peschiera Borromeo (MI) Cooperativa Liberamente, Pavia Cooperativa Sociale dei Lavoratori e Caruana (presso Bar del Popolo), Inzago (MI), ore 19 Commissione Pari Opportunità del Comune di Castellina Marittima (PI), per le scolaresche Assessorato alle Pari Opportunità e Consulta alle Pari Opportunità del Comune di Ciampino (Rm) Tavolo permanente delle associazioni contro la violenza alle donne, Forlì, ore 18.30 Liceo Mamiani, Roma Associazione Liberate Barabba, Assago (MI)

26 novembre: Comune di Cavenago di

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