Gentile Senatore Monti, La sua nomina ha riempito di speranza la gran parte delle cittadine e dei cittadini italiani che ben conoscono la sua intelligenza, rigore e coraggio. Le auguriamo di riuscire a costituire un buon Governo capace di attuare quelle riforme necessarie a portare il paese fuori da questa crisi drammatica. Immaginiamo che in questi giorni Lei venga sollecitato da ogni parte ma ci consenta di rivolgerle un invito: ci eviti, per favore, una foto di insediamento del nuovo Consiglio dei Ministri di tipo medievale-sessista, composta da soli uomini. Uomini che dovrebbero, tra l’altro, avere come priorità quella di liberare il più vasto giacimento di energia sottoutilizzata presente in Italia: le cittadine italiane. Siamo consapevoli che in questo paese una donna per essere scelta in una posizione di leadership deve essere intelligentissima, ma anche semplice, bella ma anche brutta, con esperienza ma anche giovane, deve preferibilmente avere conquistato un titolo olimpico in eta’ giovanile, avere almeno tre figli e soprattutto una (si badi bene: una sola) famiglia perfetta. Ma Lei, Senatore, le cerchi queste donne in gamba, competenti, oneste e sinceramente impegnate per il bene del paese e vedrà che qualcuna la trova! Le auguriamo di riuscire a scegliere persone di valore e di ridare all’Italia un’immagine internazionale degna. Buona fortuna Comitato Pari o Dispare…
Continua a leggere...Le analisi di DIS.AMB.IGUANDO: Berlusconi, Napolitano, Monti
Segnaliamo di nuovo un interessantissimo articolo di Giovanna Cosenza, di cui seguiamo giornalmente il blog che è luogo prezioso di strumenti di analisi e punti di vista innovativi. Qui in particolare analizza i discorsi di ieri sera di Berlusconi, Napolitano e Monti.…
Continua a leggere...L’Onore da Rottamare
Tempo fa uscì un librettino” Indignatevi!” di un vecchio filosofo francese. Contro ogni supposizione quella parola desueta che pareva ormai dimenticata, attrasse migliaia di lettori e lettrici che dicevano di provare ancora forte il sentimento dell’indignazione, la nostra capacità di non soccombere al cinismo ma al contrario di provare forte vergogna e sdegno verso ciò che è ingiusto illecito e offensivo.
Significava che siamo ancora vivi, che sentiamo che vale la pena di lottare.
Qualche settimana fa Sette, il magazine del Corriere, dedicava la copertina ad Ezio Greggio, conduttore di Striscia la Notizia, autore Antonio Ricci, programma popolare che va in onda da 24 anni tutte le sere raggiungendo 7/8milioni di persone. Con mio stupore Greggio, nuovo maitre a penser, nelle molte pagine che a lui dedicava uno dei piu autorevoli quotidiani, si diceva preoccupato della casta dei politici che approfittano dei loro privilegi, sdegnato di quanto accade in Italia. Leggevo sbalordita:” ma quella casta”, pensavo,” è quella che molto spesso risponde al suo editore, quel padrone che da 24 anni gli permette di condurre una vita agiatissima”.
Pochi giorni fa Enzo Iachetti diffondeva un video su youtube:” vaff…..lo!” intimava al ministro Brunetta e non solo, sdegnato dal comportamento dei personaggi della politica. “Ma “ pensavo sbigottita “ questi politici sono nel partito del suo editore, quello per cui lavora da molti anni e che gli fa condurre una vita privilegiata”.
Le idee mi si sono chiarite quando è comparso il nome di Giorgio Gori a fianco di Matteo Renzi. …
Continua a leggere...Lettera da.. Rio De Janeiro (2)
Ecco la seconda corrispondenza di Carol De Assis, in cui ci racconta di politica, donne e informazione in Brasile.
Care tutte e cari tutti, nella mia prima lettera ho parlato un po’ di me e della mia ricerca sulle donne in politica in Brasile e la loro rappresentazione nei media. Vi voglio parlare ancora un po’ della mia passione su questo argomento e di come se la cavano le nostre sindache, deputate, ministre e presidenta.
Inizio proprio da queste parole: sindaca, deputata, ministra, presidenta. Sono queste le parole che mi hanno portata qui. Una volta Lorella ha chiesto cosa serviva perché in Italia queste parole non facessero più ridere. Nella sua ultima lettera (stupenda!), Livia, da Berlino, ha parlato del peso delle parole, in italiano e in tedesco. Qui in Brasile, sin dal primo gennaio del 2011 abbiamo una presidenta. Non presidente, come ci siamo abituati a dire in portoghese, ma presidentA – se la lettera A è quella usata nella nostra lingua per segnalare il femminile, io la voglio usare per segnalare la mia identità di donna, ha ragionato Dilma Rousseff. Lei si è sempre presentata come la futura presidenta del Brasile. La parola è diventata una vera e propria rissa tra i suoi sostenitori/e e i suoi oppositori/e, ed è pure un modo di sapere se uno/a simpatizza o meno con la Rousseff: basta osservare se si riferisce a lei come ‘presidenta’ o ‘presidente’. Come femminista e professionista della comunicazione, ho sempre fatto molta attenzione al modo in …
Continua a leggere...Mi Chiamo Lorella, ho 18 anni, taglia 38 e sono Miss Universo
Immagino che non abbiate dubbi, è così: ho 18 anni, porto la taglia 38. Di seno ho la taglia 5. Vedo che annuite, mi fa piacere che crediate alle mie parole, non sono certo una bugiarda, lo dico dunque è vero. In effetti guardandomi allo specchio pensavo che forse la mia taglia reale è almeno la 40…42…44…? Ma poi ho capito che non dovevo preoccuparmene: qui funziona che ognuno dice ciò che vuole e che gli fa più comodo e, ciò che è incredibile, tutti gli credono!
Prendete Enzo Iachetti e Antonio Ricci: da 20 anni scrivono e conducono Striscia la Notizia che ci mostra donnine sgambettanti, propone un umorismo casereccio e fa fare un sacco di soldi al nostro Premier, una vera manna per lui! Ebbene, Ricci dichiara da sempre che lui è fermamente di sinistra. E, ci credereste? Tutti gli credono, anche quelli di sinistra! Vi pare impossibile? Anche a me, ma vi garantisco che è così. Greggio dal canto suo ha dichiarato dalle pagine di Sette, il magazine del Corriere, che lui è stanco di questi politci che ci ritroviamo, che non ne può più. “Ma tu ci lavori per loro!” verrebbe da dire! E ho pensato che qualcuno glielo avrebbe fatto notare, magari il giornalista del Corriere, che come giornalista è certamente imparziale se no che giornalista sarebbe? Niente, nessuno lo ha messo in dubbio.
Sono poi trasecolata quando l’assessorato alla cultura della mia città mi ha invitata alla Mostra di Artemisia Gentileschi, una pittrice …
Continua a leggere...Il Giorno Dopo
Così a caldo senza avere avuto ancora il tempo di approfondire.
“Da noi il peggio di Europa” dichiara il sindaco Alemanno. Probabilmente è vero. Spero solo che non si fermi qui la sua riflessione sulla giornata di ieri a Roma. Spero solo che chi ci governa non si esprima solamente attraverso il solito esercizio di potere trito e ritrito, vecchio e obsoleto, dichiarando che “questi giovani sono una vergonga ecc ecc “.
Urge una riflessione sulla scuola, i suoi compiti, le sue potenzialità. Urge una discussione su come integrare i giovani nella società, dando loro un ruolo effettivo. Urge un interesse reale per i ragazzi e le ragazze. E se anche questo non bastasse, urge capire perchè da noi è accaduto il peggio di Europa.
Perchè di governanti che non si fanno carico dei loro cittadini, che non se ne curano, non ne possiamo più. E speriamo che non inizi il solito teatrino vergognoso, “è colpa di questo, è colpa di quello” uno scaricabarile imbarazzante tra vecchi politici egoisti e corrotti. E’ urgente assumersi la responsabilità e di conseguenza capire e finalmente agire. Leggete anche qui.
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Continua a leggere...Lettera da Milano
Qui Milano. PM10 fuori controllo, dichiara l’asessore Maran: da soli non ce la facciamo, serve l’aiuto dell’hinterland”. Dice Marta Berrini presidente dell’Amat, l’agenzia dell’ambiente, che “servono comportamenti virtuosi, far capire che le condotte individuali hanno ricadute collettive”. Lo si dice da anni, bisogna forse prendere coraggio e partire con una decisone impopolare, difficile cambiare il mondo cercando consenso: si chiude Milano al traffico. Stop.
“Non lasciateci soli nell’emergenza” manda a dire l’assessore Majorino al ministro Maroni, preoccupandosi giustamente per i 332 profughi che qui chiedono asilo. Serve welfare e, anche qui, oltre ai soldi serve prendere decisioni difficili, che non avranno un ritorno immediato.
A chi governa oggi viene chiesto di lavorare sui tempi lunghi. E di non godere di alcun riconoscimento: il Paese è stato abituato male, promesse a breve seppur non mantenute, hanno reso donne e uomini incapaci di prospettiva.
La foto l’avete vista in questi giorni? E’ il tavolo dei consulenti che compongono l’Innovation Team per l’Expo. Tutti rigorosamente uomini. Avevamo protestato insieme a Marina Terragni in aprile, pareva la responsabilità della Sindaca uscente o dei suoi colleghi di partito. La foto è però stata scattata in questi ultimi giorni, dunque con la nuova amministrazione già attiva. Ma è possibile progettare un Expo che si chiamerà “Nutrire il Pianeta” senza considerare che esistono le donne? Mi frullava una domanda nei giorni dell’elezione del nuovo Sindaco e mi si ripropone in questi giorni: perchè in politica non si usa il vecchio efficace metodo della selezione …
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