Posts tagged "femminile"

Un post solo per donne

Nel documentario IL CORPO DELLE DONNE denunciamo per 25′ l’uso denigratorio e umiliante che la tv perpetua nei confronti del corpo femminile.

Il nostro interesse, il nostro focus è solo ed esclusivamente sulla televisione e l’immagine che delle donne rimanda.

Da parte nostra non c’è alcun interesse ad indagare i comportamenti di qualsivoglia soubrette o velina: a questo fine esistono già svariati settimanali di gossip.

Tutte le volte che ci invitano a proiettare IL CORPO DELLE DONNE, al documentario segue il dibattito.

Tutte le volte che inizia il dibattito, la  mia preoccupazione principale è NON rispondere alle domande sulle motivazioni che spingono le veline a fare le veline, le escort a prostituirsi per ottenere denaro e favori, Cristina a comprarsi due seni di plastica tg 6°, la Gregoraci a farsi dare il microfono in testa da Mammuccari.

Mi sono convinta che molte donne vengano ai dibattiti solo per una ragione: scagliarsi con rabbia contro le summenzionate.

Ad un dibattito a Milano, pubblico chiaramente colto e “di sinistra” (per quello che ormai può voler dire), la maggior parte delle donne era spazientita perché ho dichiarato il mio disinteresse ad occuparmi delle escort del Premier.

Così come ciclicamente ricevo commenti al blog che imputano la “colpa” dell’orrore tv alle ragazze schedine, veline, letterine ecc, facendo diventare un’accusa ad un mezzo potente, cioè la critica che il nostro documentario attua nei confronti della  tv, una lite tra pubblico e la valletta di turno.

Se fosse possibile, ma non lo è, mi piacerebbe che …

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Come sta Sharon quando indossa le rughe di George? (Sharon wearing George’s wrinkles)

Qualche giorno fa Giampiero, carissimo amico, mi diceva che a suo avviso le donne invecchiano peggio degli uomini.

Cercavo di spiegargli che non è così, anzi. Le donne si tengono di più, sono a volte meno pigre, si curano, fanno ginnastica…non lo convincevo.

Poi ho capito.

Ho capito che quello che lui intendeva stava dentro il suo sguardo.

Noi tutti ci guardiamo l’un l’altro partendo da dei pre-concetti ben radicati in noi che agiscono a livello subliminale, di cui non ci rendiamo conto e che spesso ci sono stati tramandati da generazioni.

George è nato il 6 maggio 1961.
Sharon è nata il 10 marzo 1958.

Sharon Stone ha 51 anni.

E’ unanimemente giudicata una donna bellissima.

George Clooney ne ha 48.

E’ unanimemente giudicato un uomo bellissimo.

Possiamo affermare che il mio amico Giampiero ha torto?

Apparentemente sì.

Sharon non ha le rughe nContinua a leggere...

Le donne che fanno la TV

Ho cercato di immaginare i volti, le espressioni dei dipendenti Rai quando la Bonino ha comunicato loro di voler restare negli studi e di occuparli da “non violenta gandhiana”: alcuni immagino saranno stati contrariati, altri avranno gioito, immagino nascostamente, nel vederla ergersi a difesa di un diritto che loro stessi avrebbero forse voluto tutelare.

Cosa pensano le donne che lavorano in Rai?

Cosa pensano le donne che lavorano in Mediaset?

Mi piacerebbe iniziare un dialogo con loro.

Penso alle autrici di molti programmi di intrattenimento che prevedono l’utilizzo di figure femminili di contorno, le grechine. So che molte figure decisive per la selezione di veline e schedine sono donne. Ho visto tra le decine di ore di tv selezionate, donne presentatrici di potere, rivolgersi senza rispetto a donne vallette più giovani.

Perché succede?

Immagino però anche autrici di programmi interessanti, giornaliste motivate e show girls con esperienza e talento, vivere con imbarazzo e presumo malessere all’interno di aziende che così poco rispetto dimostrano verso di loro e le loro simili.

E cosa pensano i loro colleghi uomini? Che sguardo corre tra di loro e le loro colleghe, quando dal monitor alle 4 del pomeriggio della domenica, osservano una donna matura che infila una ragazza procace sotto una doccia? O quando fanno la regia di una trasmissione alle 7 di sera, e inquadrano insistentemente, seni e cosce?

E noi qui fuori cosa possiamo fare? Di cosa avreste bisogno per iniziare a dire che no… quel pezzo con la ragazza sotto il

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La Terra Madre

E’ uscito da poco il nuovo film di Ermanno Olmi “Terra Madre” che racconta della terra, che è di noi tutti, madre.

Esce il 5 giugno “Home” cioè casa nel suo senso piu ampio, terra nostra madre appunto, del fotografo e regista Yann Arthus Bertrand.

Diceva Pratibha Patil, la Presidente donna indiana nel suo discorso di insediamento: “Le donne dovrebbero essere responsabili del futuro sostenibile della terra”.

E Vandhana Shiva, l’economista indiana che ha fermato la Coca Cola impedendole la privatizzazione delle ultime falde acquifere del Kerala, ci esorta ad occuparci della terra.

Mi costa molto occuparmi di tv. Vorrei occuparmi di ciò che conta, della Terra appunto, nel senso piu ampio.

Mi costa e ci costa molto dovere subire l’affronto, l’insulto di vedere i nostri corpi smembrati per pubblicizzare una borsa, le nostre belle facce gonfiate per attirare, pare, piu audience, i corpi di quasi bambine addobbate da lolite per eccitare uomini stanchi.

Mi costa e ci costa da mesi dovere restare sobrie, calme, educate quando ci danno delle bacchettone, quando ci chiedono se vogliamo tornare alla censura: uomini di malafede, lo sapete che non è di questo di cui stiamo parlando.

La posta in gioco è la nostra sopravvivenza, la sopravvivenza della nostra identità.

La tv non ci rappresenta. Punto.

L’audience non è la vita.

L’auditel può provocare disastri.

Vorrei occuparmi di vita, e cio che vedo in tv è spesso simile alla morte.

Devo, dobbiamo occuparci di tv per ridarci dignità, perché è

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Tempo

Perché non reagiamo? Chiedo a tutte noi donne alla fine del documentario. “Perché non abbiamo il tempo di farlo” mi risponde una lettrice del blog che vive all’estero, “schiacciate come siamo nell’impresa impossibile di conciliare tutto senza sentirci in colpa”. La mancanza cronica di tempo sta certo alla base dell’impossibilità di reazione di noi donne. Mi diceva una signora matura giorni fa: ” Sarete anche emancipate, ma lavorate il triplo di noi, dentro e fuori casa”. L’ennesima statistica che fotografa la condizione femminile a livello europeo lo conferma. Le donne italiane sono quelle che lavorano di più sommando il tempo dedicato al lavoro dentro e fuori casa. Il lavoro retribuito si somma al lavoro contraddistinto dalla gratuita’: la cura degli anziani, della casa, la crescita dei figli sono ancora in Italia di competenza delle donne. Poi c’è il tempo, pochissimo, che ci ritagliamo e dedichiamo ai nostri interessi: potremmo rinunciarci? Ma dopo, che vita sarebbe? Ci sono poi le relazioni affettive con la fatica che oggi spesso richiedono. Si aggiunge il bisogno di “comparire” di essere “bella” a tutte le età, secondo canoni mai stabiliti da noi. Abbiamo riempito le nostre vite di impegni, responsabilità. Negli ultimi anni abbiamo aggiunto doveri su doveri. Perché all’estero le donne sembrano cavasela meglio di noi? Forse perché da noi la pressione sul” dovere essere belle” si somma al peso di una tradizione cattolica che ci imbriglia in un ruolo materno protettivo all’eccesso verso i nostri figli e spesso verso i nostri compagni. Un’amica

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Il confronto sul Corpo delle Donne continua

Loredana Lipperini parla del documentario e di femminile sul suo blog Lipperatura.

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"IL CORPO DELLE DONNE" E’ ON LINE

Il nostro documentario è ora visibile per intero qui sul nostro blog.

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