Posts tagged "europa"

30 giugno, Roma: l’Europa la facciamo Noi

Europa Barcamp, evento incentrato su Questioni di genere e pari opportunità, si svolgerà a Roma il 30 giugno a partire dalle ore 16.30 presso la Casa Internazionale delle donne ed è già possibile lasciare i propri commenti e le proprie riflessioni collegandosi al sito www.europabarcamp.it. Lorella Zanardo parteciperà alla Tavola Rotonda, prevista per le ore 18, con: On. Emma Bonino, Giovanna Boschis – Presidente della Confapid, Gruppo donne imprenditrici di Confapi, On. Giulia Bongiorno, Anna Rea – Segretario Generale UIL Campania, Anna Maria Tarantola, vice d.g. di Bankitalia. Le tesi in tema di pari opportunità, che saranno integrate con i commenti dei partecipanti alla discussione on line, sono: 1) Integrazione femminile come presupposto dello sviluppo economico e sociale; 2) Le politiche e le strategie per la piena parità di uomini e donne; 3) Evoluzione dei ruoli e superamento degli stereotipi. Tutti possono partecipare a un Europa BarCamp. Collegandosi al sito www.europabarcamp.it, ciascuno può “salire in cattedra” proponendo un tema o partecipando a una discussione già attiva. Lo scopo è individuare una serie di tesi che verranno poi riprese e sviluppate durante l’appuntamento dal vivo. L’iniziativa si propone di costruire insieme e dal basso proposte e idee per indirizzare l’azione politica ed istituzionale in sede UE. Europa BarCamp è presente sui principali social media. E’ possibile partecipare all’evento anche a distanza, attraverso la chat e la diretta live streaming sul sito web dell’evento e dei media partner.…

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Parigi risponde alla nostra lettera sull’Expo senza donne

Il Bureau International des Exposition di Parigi risponde alla lettera inviata insieme a Marina Terragni per protestare contro l’assenza di donne tra i 42 partecipanti ai Tavoli Tematici dell’Expo 2015 di Milano, dichiarando di aver contattato gli Organizzatori perché venga assicurata la presenza delle donne:

Madame,

J’ai l’honneur d’accuser réception de votre message du 21 avril dont je vous remercie. Comme vous j’ai été très surpris en apprenant que dans les tables rondes dont vous faites mention tous les intervenants étaient des hommes. Nous avons contacté les Organisateurs de l’EXPO 2015, dont nous connaissons l’intérêt qu’ils portent à la participation des femmes, pour leur faire part de notre étonnement et leur demander des renseignements sur les tables rondes susmentionnées et le cas échéant de prendre des mesures pour assurer la présence de femmes dans ces évènements. Depuis, nous avons appris que non seulement quelques femmes étaient effectivement intégrées dans ces tables rondes et que la Commissaire Générale de l’exposition a d’ores et déjà pris des mesures pour assurer une meilleure représentation de femmes au sein des groupes de discussion. Je saisis cette occasion pour également vous rassurer quant à l’importance accordée par le BIE à la représentativité de toute la société civile au sein d’une Expo dont les valeurs essentielles sont l’universalité et l’éducation. Ces valeurs constituent la raison d’être de toute Expo. Notre rôle et notre tradition nous engagent à continuer à œuvrer afin d’assurer que la diversité des acteurs sociaux soit mise en valeur à travers des

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Una Donna che fugge attira l’Inseguitore. Anzi lo crea.

Come mai non ho fatto parte di un movimento femminista quando avevo 20 anni? Come mai non ho amici tra l’intellighenzia che si conosce tutta qua a Milano da quando erano bambini e che ancora sospira: “ti ricordi al Carducci? (noto liceo classico) e ti ricordi al Manzoni?” Come mai, mi chiedo cercando la risposta nella mia mente forse appannata, visto che da 2 anni non riesco ad andare alle basi di questa scarsa apparteneneza al Paese: ci abito ma di certe community non ne faccio parte. Ci pensavo anche ieri mentre discorrevo con la mia amica Kristin che sto aiutando ad organizzare la 13esima conferenza di www.winconference.net e  consideravamo di invitare Vandana Shiva, che oggi contatterò. Ci riflettevo più tardi mentre declinavo a malincuore (in quei giorni accompagno mia figlia ai campionati nazionali di ginnastica acrobatica :-)) l’invito a presentare il nuovo libro di Eve Ensler al Salone del Libro di Torino. Ho continuato ad indagare le ragioni anche di notte, subito dopo avere lasciato sul comodino l’avvincente romanzo di Joseph O’Connor Ghostlight, fratello di Sinéad e ugualmente dotato. Ci rimuginavo stamattina mentre spulciavo le notizie dall’Huffington Post a cui do un’occhiata tutte le mattine insieme al  sito di BBC online. Chissà perchè di certe cose italiche so così poco, continuavo a ripetermi mentre rispondevo all’invito per andare a Marsiglia il 17 maggio all’incontro  organizzato dall’European Institute for Gender Equality.

Poi un ricordo ha squarciato la mia mente: eccomi …

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Visti dall’Austria

Ecco il servizio della Tv austriaca ORF che parla di noi, del lavoro che facciamo nelle scuole (ci hanno seguito in un Liceo di Milano), dell’Italia. Ed erano a riprenderci anche a Bruxelles. Un altro esempio che ribadisce come in Europa certi temi siano importanti.…

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Al Parlamento Europeo

Vi scrivo da Bruxelles, dove ieri abbiamo presentato il nostro progetto, chiedendo supporto per Nuovi Occhi da portare nelle scuole. Sala affollata, con molti rappresentanti italiani, deputati e giornalisti, tra cui David Sassoli, Debora Serracchiani, Mariolina Sattanino. Silvia Costa e Patrizia Toia hanno promosso l’evento. Molti gli stranieri naturalmente, con varie televisioni europee. Confermo che il nostro lavoro è ormai conosciutissimo all’estero. Ci hanno anche detto che qui c’è raramente una così ampia partecipazione di giovani. Vado ora ad un appuntamento con un funzionario europeo che si occupa di Media Literacy. Qui a Bruxelles sembra primavera. …

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Italia, Europa?

Anni fa, quando lavoravo a Parigi e dirigevo un’ attività internazionale che comprendeva anche la gestione di importanti campagne pubblicitarie, fui una tra i primi repsonsabili di gestione di business e marketing a livello europeo. Esperienza interessantissima che mi insegnò parecchie cose tra cui di non cadere nell’errore di suddividere l’Europa in macroaree determinate dai confini nazionali quando si vogliono analizzare i gusti dei consumatori: ci sono più similitudini nelle abitudini di acquisto tra una donna milanese e una di Francoforte, che tra una parigina e una della Camargue.

Imparai anche che allargare i confini serve ad allargare le nostre potenzialità di azione: come ho scritto nel mio libro Il Corpo delle Donne, se c’è un modello di vita che mi piace e non lo trovo  all’interno del Paese dove vivo, cercherò di andare là dove più trovo somiglianze, o di importare que ldeterminato  modello da noi. Appresi anche però che la lingua è ancora un grande ostacolo, nonostante la Comunità Europea: se da un lato molte decisioni internazionali vengono ormai prese tenendo conto dell’entità “Europa”, è purtroppo ancora vero che le differenze lingustiche ci imprigionano in confini ristretti. E’ il caso della libertà di espressione nei media e della rappresntazione della donna nei media: chiunque abbia vissuto all’estero conosce la profonda arretratezza del nostro Paese in merito a qs temi: immaginate la differenza che farebbe per tutti noi se la lingua fosse unica in Europa o se padroneggiassimo le lingue straniere: potremmo guardare BBCWorld e conoscere la …

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2 marzo, Bruxelles (Belgio): al Parlamento Europeo

Proiezione al Parlamento Europeo, dalle 18.45. Segue il dibattito L’immagine della donna nei media europei: con Lorella Zanardo e Cesare Cantù e l’intervento delle eurodeputate Silvia Costa, Patrizia Toia, Britta Thomsen, Erminia Mazzoni, Antigoni Papadopoulou, modera Giuseppina Paterniti.

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