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Se Non Ora Quando: Cristina Comencini

Se Non Ora Quando: Cristina Comencini

Mi avete scritto in tante/i chiedendo com’è andata con SNOQ.  In breve: all’ennesimo episodio di violenza contro una ragazza, ho scritto un breve post e due righe a Cristina Comencini SNOQ chiedendo di condividere una riflessione su cosa fare e come eventualmente farlo, per fermare questo devastante femminicidio. C’è un grande fermento sul territorio, incontro ovunque vada donne e ragazze che formano associazioni, che si uniscono per combattere la misoginia italiana”colpo di coda del patriarcato”. C’è però una frammentazione di sforzi che pare dispersiva: molti obbiettivi potrebbero forse essere raggiunti più facilmente se si unissero le forze su obbiettivi specifici, continuando poi il proprio cammino autonomamente.

Con questo desiderio ho incontrato a Roma alcune rappresentanti di SNOQ tra le quali Cristina Comencini, Francesca Izzo e altre donne i cui commenti leggete qui di seguito. Prossimo appuntamento a Roma il 18 aprile.

Ecco i report:

Nella riunione abbiamo solo iniziato a scambiarci delle idee. E’importante che la discussione si allarghi a tutte le donne, ai comitati, ai centri antiviolenza, in rete. E’ venuta da tutte la convinzione che prima di una possibile mobilitazione nazionale ma forse anche europea, dobbiamo andare in profondità su un tema difficile e che è secondo noi da riproporre in un modo nuovo e forte. Pensiamo inoltre di promuovere due incontri nazionali su rappresentazione delle donne e violenza, da organizzare a Torino e a Bolzano in due date date che sono ancora da definire. Cristina Comencini Ragionare di violenza, di ragazze e donne ammazzate dai loro compagni …

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Com'è Andata con SNOQ?

Com’è Andata con SNOQ?

Mi avete scritto in tante/i chiedendo com’è andata con SNOQ.  In breve: all’ennesimo episodio di violenza contro una ragazza, ho scritto un breve post e due righe a Cristina Comencini SNOQ chiedendo di condividere una riflessione su cosa fare e come eventualmente farlo, per fermare questo devastante femminicidio. C’è un grande fermento sul territorio, incontro ovunque vada donne e ragazze che formano associazioni, che si uniscono per combattere la misoginia italiana”colpo di coda del patriarcato”. C’è però una frammentazione di sforzi che pare dispersiva: molti obbiettivi potrebbero forse essere raggiunti più facilmente se si unissero le forze su obbiettivi specifici, continuando poi il proprio cammino autonomamente.

Con questo desiderio ho incontrato a Roma alcune rappresentanti di SNOQ tra le quali Cristina Comencini  Francesca Izzo, Lidia Ravera e altre i cui nomi e report vi prego di leggere con attenzione nel link qui sotto. Leggi qui il report degli interventi di SNOQ. L’incontro è stato utile perché mi ha evidenziato ciò che scrivo spesso qui: il web per informare ma gli incontri reali per conoscersi realmente e provare a cambiare. Voglio dire che spesso la rete dà adito a malintesi, che potrebbero talvolta essere chiariti attraverso discussioni “dal vivo”.

Tutte siamo state d’accordo nel condividere dolore e  preoccupazione per i dati allarmanti sulla violenza. Unanime però è stato anche il sentimento di incertezza su come reagire. Sembrava infatti a tutte noi presenti che, nonostante l’emergenza esista e la consapevolezza parrebbe anche, organizzare ora una manifestazione nazionale su questo tema …

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Donna Presidente? Sì! Cerchiamola

Il Presidente Napolitano dichiara di essere alla fine del suo mandato e di auspicare che una donna prenda il suo posto.  Subito parte il toto nomine: –qui il sondaggio del Corriere della Sera –qui un articolo della giornalista/amica Laura Preite

Sto in ascolto. Da qualche tempo cerco di stare in relazione con emozioni profonde e vere, mie e delle migliaia di persone che incontro. Cerco di stare in contatto  con quell’energia che cambia il mondo. Leggo i nomi delle papabili. Non un fremito. Leggo di Lella Golfo che propone Letizia Moratti e mi chiedo come le venga in mente.   Leggo di poltiche scomparse dalla scena che appartengono ad un epoca remota e obsoleta e mi domando perchè dovrebbero rappresentarci. Non basta aggiungere la desinenza “A” per cambiare il mondo, suvvia,  basta ipocrisie.

Lorenza Lei è donna. Emma Marcegaglia è donna. Letizia Moratti è donna

Potrei continuare. Finora è stato un  processo comprensibile: in un mondo dominato da logiche maschili, l’unico modo per insinuarsi tra loro era adottarne le logiche. Ora è tempo di cambiare.

Non c’è, tra quelli ventilati sino ad ora un NOME di DONNA che oltre ad essere capace e meritevole ci faccia fremere: sì, è lei che voglio mi rappresenti! Coraggiosa e poco incline alla posizione subordinata verso  logiche maschili. Cerchiamola la nostra Donna Presidente! I nomi scegliamoli anche noi, non facciamoceli imporre. ATTENZIONE: tutto ad un tratto da Sofri a Gramellini a Fini dichiarano che è tempo di ascoltare le donne. …

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Un Gioco da Ragazze

Un Gioco da Ragazze

Tenace caparbia infaticabile il ministro è la lady di ferro del governo Monti chiamata a sfidare i sindacati sul tabù dell’articolo 18 fino alla caduta di un altro feticcio: l’accordo a tutti i costi.

Avevo 28 anni, una laurea e un Master e per giustificare la mia entrata di  prima donna  in azienda, il Direttore mi presentò così ai membri del Board:” Ecco la Zanardo. E’ una donna ma ha le palle”. Sono passati molti anni, a molte di noi questa rappresentazione di sé  ha provocato danni notevoli, la crescita di un pene simbolico ad esempio. I danni sono stati consistenti  anche per le aziende, imprigionate in un eccesso di maschile, e per il Mondo, impoverito per mancanza di apporto creativo del 51% della popolazione.

Nel titolo dell’Espresso è racchiuso  IL PROBLEMA. Analizziamo: –Il Ministro: propongo di definire Fornero, che è donna, La Ministra. Ricordo che Merkel, non una mammoletta, chiese di essere definita DIE KANZLERIN all’indomani della sua nomina. Nominare il mondo al femminile ha molti risvolti sorprendenti. Empowerment delle piu giovani ad esempio. Consiglio il  libro di Irene Biemmi “Educazione Sessista” Rosenberg Sellier. –Lady di Ferro: non è un gran complimento. Riporta a  Margareth Thatcher, che è ricordata per avere contribuito a demolire il welfare britannico. Consiglio di  leggere: Toni Judt “Guasto è il Mondo”Laterza. –Sfidare i Sindacati: Che brutta espressione! Vecchia e obsoleta!  Proporrei invece di chiamare una Ministra perchè provi a mettersi in relazione prevedendo anche l’ascolto. Veramente Fornero è …

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A Noi la Festa, a Voi la Parola

A Noi la Festa, a Voi la Parola

Sarebbe bello che per questo Ottomarzo le cose andassero un po’ diversamente.

Che per una volta non toccasse alle donne elencare di tutti i guai causati a questo Paese da un’irriducibile “questione maschile”: il monopolio, come lo chiama Chiara Saraceno, dei posti di potere, l’applicazione di cospicue quote non scritte (tra l’85 e il cento per cento) a favore degli uomini.

Sarebbe interessante che stavolta fossero i nostri colleghi giornalisti, opinionisti e blogger, a dire “I care”. A scrivere: la violenza e il femminicidio sono un mio problema, e rivelano l’incapacità della sessualità maschile di liberarsi dalla tentazione del dominio. Come posta un lettore, Claudio Losio, sul blog Il Corpo delle Donne, commentando la vicenda della ragazza stuprata da un militare a L’Aquila, “il quadro che ne esce ci riporta indietro di 30 anni, al documentario di Tina Lagostena Bassi sul processo per stupro. La giovane studentessa dell’Aquila è nostra figlia, dobbiamo trovare il modo di sostenerla e proteggerla”.

 “I care”: è un mio problema di uomo lo sfruttamento commerciale e mediatico della bellezza femminile, che indebolisce le donne inchiodandole a stereotipi umilianti.

E’ un mio problema che l’agenda politica e quella economica siano decise quasi esclusivamente da vecchi maschi che bloccano qualunque innovazione per il loro vantaggio personale. E’ un mio problema la mancanza di welfare e di servizi, freno all’occupazione femminile e allo sviluppo. E’ un mio problema l’eccesso maschile che sta danneggiando tutti, donne e uomini. E serve anche il mio impegno …

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XXD Rivista di Varia Donnità

XXD Rivista di Varia Donnità

L’esistenza di riviste come XXD è fondamentale per la pluralità delle parole, delle immagini, del pensiero. Sosteniamo l’importante lavoro che fanno le redattrici con pochissimi mezzi.Spesso ci stupiamo e ci dispiaciamo quando una rivista o un giornale chiude, dimenticando che il nostro sostegno puo essere vitale per sostenerle. L’indipendenza ha un valore immenso ma ha anche costi: aiutiamo XXD a continuare nel cammino intrapreso.

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Ricordare Antonia Pozzi

Ricordare Antonia Pozzi

In questa puntata di Mizar su Rai2, potete vedere un lungo servizio che ricorda la poetessa e fotografa milanese Antonia Pozzi nel centenario della sua nascita. Per chi vuole approfondire questa straordinaria figura di artista morta suicida a 26 anni: www.antoniapozzi.it

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