Posts tagged "diritti"

29 giugno, Capannori (Lucca): Diversamente Etero

Mercoledi sera sarò a Capannori, comune attivissimo, per presentare il bel documentario “diversamente Etero” spero di incontrarvi al dibattito.…

Continua a leggere...

Agorà del Lavoro, secondo incontro

Per incontrarsi ribellarsi progettare: L’AGORÀ DEL LAVORO accade ogni mese a Milano.

Il prossimo incontro è: lunedì, 20 giugno 2011, dalle 19 alle 21 Ambrosianeum Sala Falk via delle Ore, 3 (accanto a piazza del Duomo) SIETE TUTTE E TUTTI INVITATI…

Continua a leggere...

Videopost: ACQUA BENE COMUNE, RAI SERVIZIO PUBBLICO

Ieri è circolato questo comunicato stampa del Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune:

COMUNICATO STAMPA

Ballarò e Anno Zero: no ai comitati referendari in studio

A sei giorni dai referendum del 12 e 13 giugno, il Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune è costretto a rilevare un vero e proprio muro di gomma rispetto ai talk show di informazione Rai. Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno interamente dedicate ai referendum, nonostante questo le testate giornalistiche preferiscono chiamare in trasmissione rappresentanti partitici: gli unici, a quanto pare, abilitati a parlare in televisione. Troviamo scandaloso che il Comitato Promotore, quello che ha raccolto un milione e quattrocentomila firme e che ha promosso i referendum venga sistematicamente escluso o ridotto al ruolo di comprimario. Un vero e proprio blocco a chi non ha in tasca una tessera partitica, in barba agli autorevoli appelli del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, che aveva raccomandato la presenza dei comitati promotori nei programmi Rai. Ricordando a tutti che il Comitato Promotore è un soggetto costituzionalmente riconosciuto rimaniamo basiti di fronte alla mancanza di rispetto per il lavoro di migliaia di volontari sparsi per tutto il territorio nazionale. Ci spiace constatare la disattenzione di programmi percepiti più attenti alle tematiche sociali. Diamo invece atto a Bruno Vespa di aver invitato a Porta a Porta un rappresentate del Comitato Promotore dei referendum pro acqua pubblica.

Non è giusto, attiviamoci. Abbiamo tutte e tutti una gran voglia di ascoltare durante …

Continua a leggere...

4 miliardi in 10 anni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello di Pari o Dispare:

Appello congiunto di: A.F.F.I., Amiche ABCD, Arcidonna, Aspettare Stanca, Donne della Banca d’Italia, CEMP (Milano, Consultorio familiare privato Laico), Cittadinanza Attiva, Corrente Rosa, Diversamente Occupate, Donne della Banca d’Italia, Donne in Quota, Donne in volo, Filomena, Gruppo Maternità & Paternità, Innovatori Europei, Leipuò, Lucy e Le altre, Ozio Creativo Society, PariMerito, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Udi Nazionale, Usciamo dal silenzio, Valore D

QUATTRO MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI: GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL’AUMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE

E’ in atto un grave furto alle donne italiane, che rischia di passare inosservato.

Il Governo, con l’aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego (come da standard europei), si era impegnato ad utilizzare i risparmi che ne derivano – 4 miliardi circa in dieci anni – per interventi dedicati a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e per il fondo non autosufficienza.

Quattro miliardi  nei primi dieci anni e, dopo, 242 milioni di euro a regime ogni anno: sono cifre che mai le donne italiane hanno potuto anche solo sognare.

Dobbiamo difendere questo tesoro: consentirebbe alle donne italiane e a tutto il Paese di rimettersi in marcia verso gli obiettivi europei, non solo in termini di equiparazione femminile, ma anche di crescita economica. L’Italia stenta a crescere e non può quindi ignorare ciò che è universalmente riconosciuto: il miglior ricostituente per lo sviluppo  è …

Continua a leggere...

Ecco i Nomi

Importantissima denuncia di Marina Terragni che diffondiamo immediatamente. Ecco i nomi dei parlamentari regionali siciliani, i famosi machi siculi, che hanno chiesto lo scrutinio segreto nel voto sulla doppia preferenza di genere.

Continua a leggere...

1 aprile, Senigallia (Ancona): i diritti delle Donne

La Scuola di Pace “V. Buccelletti” del comune di Senigallia organizza un incontro sui Diritti delle Donne: con Lorella Zanardo, ore 21.15, San Rocco.…

Continua a leggere...

Lettera alla Commissione di Vigilanza Rai

Abbiamo inviato al Senatore Sergio Zavoli e alla Commisssione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai alcune richieste maturate dopo l’incontro in Commissione del mese scorso. Siamo certi che il Presidente Zavoli, persona attenta e sensibile, prenderà in considerazione le nostre richieste e inviterà i membri della Commissione a fare altrettanto. Come ci ha ricordato il corrispondente della BBC, “il Servizio Pubblico italiano e quello britannico sono stati tra le migliori televisioni del mondo”. Credo fermamente, insieme alle migliaia di persone che ci seguono, che possiamo impegnarci per far ritornare ad essere la nostra TV Pubblica un servizio di qualità, reale specchio del Paese. Questa che segue è la lettera che abbiamo inviato, inoltrata anche al Vicedirettore Generale della Rai Antonio Marano e all’Ansa, scritta con la preziosa collaborazione della Dott.ssa Claudia Moretti.

Egregio Presidente Zavoli, e per conoscenza i Distinti Membri della Commissione di Vigilanza RAI, è passato ormai un mese da quando ci ha invitato a mostrare il nostro documentario“Il corpo delle Donne” in Commissione di Vigilanza Rai. Da allora, anche grazie al suo invito e disponibilità, ci sono pervenuti altri importanti segnali positivi.

Il Parlamento Europeo, dove abbiamo presentato il nostro documentario,e dove alcuni membri  hanno mostrato interesse e dichiarato la volontà di sostenere le iniziative volte al superamento degli stereotipi discriminatori del genere femminile.

Il Presidente della Repubblica Napolitano, poi, ci ha mostrato un inaspettato interessamento ed ha posto all’attenzione degli italiani nel suo discorso dell’8 marzo, la questione della rappresentazione della donne nei media. Migliaia

Continua a leggere...