Posts tagged "diritti"
24 novembre, Firenze - Iacona e Zanardo contro la violenza alle donne

24 novembre, Firenze – Iacona e Zanardo contro la violenza alle donne

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Siamo persone, non beni di proprietà

Siamo persone, non beni di proprietà

martedi h 11 avranno luogo i funerali di Carmela. Nè noi adulte/i, né la polizia, abbiamo saputo proteggerla. Non stiamo più onorando il patto intergenerazionale. Non mi viene in mente niente di più mostruoso di  una ragazzina che debba proteggere la sorella perchè gli adulti latitano. Mamma mia.

In una società ormai incapace di tutelare le fasce più deboli della popolazione, avviene che una ragazzina di 17 anni si assuma la responsabilità enorme di salvare la sorella diciottenne, che gli adulti non hanno voluto proteggere. Con l’ultimo femminicidio commesso venerdì scorso a Palermo in cui Carmela Petrucci è stata uccisa mentre tentava di difendere la sorella Lucia dalle coltellate dell’ex fidanzato ventitreenne di quest’ultima, emerge l’urgenza non più procrastinabile di mettere a punto un piano nazionale che miri ad arginare la violenza verso le donne. Più di 100 sono state uccise da inizio anno. C’è una motivazione comune che lega questi delitti ed è l’incapacità da parte degli assassini di accettare che la compagna, di un’estate o di una vita, determini la fine del rapporto, prenda cioè in modo autonomo una decisione che avrà ripercussioni sulla loro vita. Ricordo che ero ragazza quando mia madre mi spiegò che quel giorno veniva abolito il delitto d’onore, ed era solo il 1981. Ed era ancora come fosse ieri, che mia nonna materna si infilò guanti e cappello, guardò il marito in poltrona e gli comunicò: “Io vado a votare”.

Era il 1946 ed era la prima volta che era …

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Lettera da Berlino: Meglio essere Cyborg che Dea?

Lettera da Berlino: Meglio essere Cyborg che Dea?

“Donna non si nasce, ma si diventa”

Simone de Beauvoir 1946

 

“Meglio essere cyborg, che dea”

Donna J. Haraway (1885/ ) 1991

 

(Citazioni tratte da “Manifesto contra-sessuale”, Beatriz Preciado)

 

A giugno di quest’anno un consiglio di medici e giuristi tedeschi ha riconosciuto nelle operazioni mediche applicate a neonati intersessuali, delle pratiche lesive di alcuni dei diritti umani fondamentali. Ad essere dibattuto è stata la presa di posizione del Comitato Etico tedesco sul tema dell’ intersessualità. Non solo i Verdi, ma anche gruppi evangelici, associazioni gay e losbo e gruppi di genitori di donne-XY  hanno sostenuto l’ istanza di una maggiore tutela di diritti di persone intersessuali. Il passo più importante che è stato fatto: riconoscere ufficialmente che l’ intersessualità non è una malattia. Ulteriori punti del dibattito hanno interessato l’ aspetto giuridico della connotazione sessuale sui documenti ufficiali: alcuni membri del comitato hanno proposto di aggiungere su carta d’ identità o passaporto la possibilità di scegliere -oltre alla dicitura “sesso: maschile” o “sesso: femminile”- anche “ALTRO”.

Questi sono dei piccoli ma essenziali passi che in Germania si stanno compiendo sul fronte della lotta alle discriminazioni di genere, qualsiasi esso sia e presupposto che esso esista. Una lotta che non è conclusa e che procede da anni. É dal 2011 che un comitato di individui e gruppi trans- e inter-sessuali ha redatto un documento per la riforma della legge transessuale (TSG) del 1981. Chi è  volesse sostenere questa riforma, può sottoscrivere una petizione il cui testo può essere letto qui.

Di …

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Vogliamo una Conferenza ONU sulla Donna?

Vogliamo una Conferenza ONU sulla Donna?

Articolo interessante su un portale, Women in the City, molto interessante.

 …

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Lettera aperta al ministro Riccardi

Lettera aperta al ministro Riccardi

Comunicato Stampa

Riforma per la cooperazione allo sviluppo del Governo italiano: escluse le donne Lettera aperta di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo – al Ministro Andrea Riccardi

Roma – 5 luglio 2012

Il 27 e il 28 settembre 2012 si svolgerà a Milano il Forum della cooperazione internazionale organizzato dal Ministero per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione. Nelle “tracce di discussione” per avviare un percorso preparatorio partecipativo, è stato completamente dimenticato il ruolo delle donne nello sviluppo dei paesi del Sud del mondo. Non vi è infatti alcun riferimento alle relazioni di genere né al settore “Empowerment delle donne”. L’11 luglio si terrà a Londra il Summit on Family Planning, organizzato dall’Agenzia britannica per lo sviluppo internazionale, DFID, e dalla Bill and Melinda Gates Foundation, con il sostegno tecnico del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) e il contributo di centinaia di ONG soprattutto dei paesi in via di sviluppo. Il Summit al quale parteciperà il Primo Ministro britannico e altri Governanti, si propone di lanciare un’iniziativa per rendere accessibili i servizi per la contraccezione per il 2020 a 120 milioni di donne, circa il 50% dei 222 milioni che non ne possono usufruire. Dove è l’Italia? Si registra l’assenza del Governo italiano da una serie di incontri  a livello di Nazioni Unite e Summit organizzati da agenzie per la cooperazione di altri paesi. Due questioni importanti che hanno portato AIDOS ad inviare al Ministro Prof. Andrea Riccardi una lettera aperta. Di seguito il testo.…

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Lettera alla Rai

Lettera alla Rai

COMUNICATO STAMPA

“Consideriamo indispensabile, per ottenere processi efficaci di vigilanza sul palinsesto e sulla produzione, che la composizione del Consiglio di Amministrazione sia paritaria, donne e uomini, e riteniamo che occorra l’individuazione di una consigliera del CdA delegata a valutare i prodotti televisivi secondo una visione rispettosa e paritaria per quanto riguarda il gender; capace quindi di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di opere di qualità, e promuovere azioni di garanzia per la tutela dell’immagine femminile”.

Così recitava la lettera indirizzata alla Rai il 27 giugno

2011 da DonneinQuota insieme a Fabrizia Boiardi allora referente del Comitato Pari Opportunità Rai di Milano, in occasione del “1° Meeting in Rai sull’immagine della donna nella tv pubblica”. La lettera (in allegato) era stata firmata da tutte le personalità istituzionali presenti al Meeting. Solo per citarne alcune: Maria Pia Ammirati, Presidente Commissione Pari Opportunità Rai e Vicedirettrice Rai1; Francesca Brezzi, Delegata Pari Opportunità del Rettore Univ. RomaTre; Siusi Casaccia, Presidente Coordinamento italiano LEF Lobby Europea delle Donne; Mirella Ferlazzo, Presidente Comitato Unico Garanzia per le Pari Opportunità/ Ministero dello Sviluppo Economico; Elisa Manna, Vicepresidente Comitato Media e Minori/Ministero dello Sviluppo Economico; Elena Vecchio, Presidente Comitato Esecutivo Federmanager Minerva.

Successivamente la lettera è stata sottoscritta da un grande numero di cittadine e cittadini.

 

A un anno di distanza dal Meeting e nell’imminenza del rinnovo del CdA Rai, ribadiamo con forza ancora maggiore quei principi irrinunciabili: un CdA che assicuri una presenza equilibrata donne e uomini, composto con attenzione prioritaria ai …

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Evvai! Storica Sentenza: La Giunta Regionale Lombarda è Illegale

Importante sentenza del Consiglio di Stato. La Giunta regionale della Lombardia è illegale. Leggete qui sotto e gioite. Cambiare il Mondo si può. Avvocate Donne toste e competenti hanno combattuto per più di un anno e oggi hanno portato a casa oltre ad una vittoria una sentenza storica. Ragazze: siamo vicino ad un Cambiamento Epocale. COme dico da 3 anni, il cambiamento è in corso, lavora sotterraneo, a breve esploderà. Grazie alle nostre amiche avvocate che ce l’hanno messa tutta e ci regalano un inizio di estate, oggi 21 giugno, memorabile. Sto lavorando e finendo il mio libro: stappo  una bottiglia di vino e brindo. Fatelo anche voi!

DEMOCRAZIA PARITARIA Su sedici assessori la presenza delle donne deve avvicinarsi alla metà. Invece su sedici assessori 15 erano uomini. Oggi sono 13 e la giunta rimane quindi illegale. La sentenza del Consiglio di Stato, n. 3670 pubblicata oggi,  è destinata a produrre effetti molto importanti su tutte le giunte regionali, provinciali e comunali poichè afferma che per riequilibrio di genere deve intendersi la sostanziale approssimazione alla metà tra donne e uomini. Se non è il 50e50 proposto dall’UDI Unione Donne in Italia nel noto progetto di legge del 2007 poco ci manca. A Milano, da oggi pomeriggio non si parla di altro. “E’ una grande vittoria della legalità e una forte affermazione della democrazia paritaria. Le donne di Milano non si sono arrese” commentano le avvocate Ileana Alesso e Giovanni Fantini che hanno proseguito al Consiglio di Stato la battaglia

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