La RAI ai Cittadini

Vi prego di leggere. Noi abbiamo aderito e siamo tra i firmatari dell’appello. La RAI è il nostro Servizio Pubblico che di PUBBLICO NON HA PIU NULLA. Opponiamoci, lottiamo strenuamente, non permettiamo che questa vegogna passi sotto silenzio. 1 mese fa la BBC ha pubblicato sul suo sito la ricerca del Direttore Generale! Il CdA RAI è scaduto da tempo cosi come AGCom e non si sa nulla sui nomi papabili. Un Commissario ONU ha chiesto trasparenza all’On.Monti. Vi prego di vigilare. La Democrazia va salvaguardata. E’ inutile lamentarci da settembre dei programmi miserabili che trasmetterà la RAI: facciamoci sentire ora.

Si terrà oggi giovedì 31 maggio la conferenza stampa “La Rai ai cittadini”, promossa da MoveOn Italia, durante la quale verranno illustrati i 5 punti per garantire che il servizio pubblico torni ad essere tale. All’interno il testo dell’appello indirizzato a Governo e Parlamento. di MoveOn Italia Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti ed onorevoli parlamentari,

impegnati da mesi nel progetto La Rai ai Cittadini, siamo qui per proclamare – all’interno del più importante luogo della politica, il Parlamento – il nostro appello di intervento immediato su quella che riteniamo, a pieno titolo, tra le emergenze prioritarie ed urgenti per la vita civile del paese: l’attuazione di condizioni di normalità nel servizio pubblico televisivo, attraverso nuove e democratiche regole di governo e gestione della RAI, insieme ad adeguati interventi normativi ai fini di ripristino della legalità, rispetto al grave e irrisolto problema del “conflitto di interessi” da …

Continua a leggere...
Slut Walk a  Oxford

Slut Walk a Oxford

Le manifestazioni Slut Walk sono iniziate  a Toronto l’anno scorso e sono diventate un movimento di protesta in tutto il mondo. I partecipanti protestano contro la spiegazione o giustificazione dello stupro in riferimento a qualsiasi idea sulle apparenze di una donna. Il movimento è nato quando l’agente Michael Sanguinetti, un ufficiale della polizia di Toronto, ha suggerito che per essere al sicuro, “le donne dovrebbero evitare di vestirsi come troie,” parola quest’ultima che in inglese si traduce ‘slut’. Oggi lascio la homepage alla Slut walk di Oxford raccontata dalla nostra inviata Chiara Carpita, studiosa e ricercatrice di tematiche di genere. Buona lettura.

 

Slut Walk Oxford 19 maggio 2012 

Slut Walk video 1

Slut Walk video 2

 

Whatever we wear

Wherever we go

Yes means yes

And no means no

My dress is not a yes!

We don’t deserve blame!

We don’t deserve shame!

We deserve respect!

It’s not what I wear

It’s not what I do

It’s just what I say

It’s not up to you!

My clothes are not louder than my voice

Il corteo della Slut Walk Oxford è partito dalla Radcliffe Camera ed ha attraversato tutta la città. Uomini e donne uniti/e contro la cultura patriarcale dello stupro che colpevolizza le/i sopravvissute/i. Ho pensato molto a questa parola, sopravvissuta/o, a quanto sia l’unica possibile, come dice Emily Jacobson:

“I am walking because I was raped. I am walking because two thirds of people who answered a survey would say I am to blame for …

Continua a leggere...
Il Quinto Stato Siamo Noi

Il Quinto Stato Siamo Noi

Domani lunedì 28 presentiamo  il libro di Ileana Alesso “Il Quinto Stato” al Tribunale di Milano, h 14. Vi aspetto. Qui di seguito la mia recensione

IL  QUINTO STATO  SIAMO NOI

“Me le immagino incredule, con quelle espressioni fisse e immutabili che mostrano nelle foto color seppia prese nelle filande e nelle fabbriche dell’epoca, così come erano incredule e raggianti, nei cinegiornali d’epoca quelle donne che per la prima volta si recavano alle urne nel giugno del 1946”

Inizia così “Il Quinto Stato” come un romanzo avvincente che racconta di noi donne italiane lungo l’arco temporale che va dalla  fine dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Ileana Alesso ne è  l’autrice e  riesce nel difficile compito di  raccontare con perizia e competenza la storia delle donne dal punto di vista legislativo facendo spesso  dimenticare a noi lettori e lettrici la sua professione di stimata e nota avvocata: ché da una professionista del diritto non ci aspetteremmo  la delicatezza nel tratteggiare situazioni, nel riproporre episodi , nel raccontare la vita e il lavoro delle donne,  accompagnando quasi per mano il lettore e la lettrice lungo un percorso  più che centenario. E’ un libro d’amore questo.  Uno di quei testi in cui riconosci la passione che muove quelle poche caparbie e dedite persone che riescono a trasformare la propria vita in una appassionata avventura  tesa al raggiungimento di un obbiettivo  che poco o tanto, servirà a migliorare il mondo.

E’ del 1902 la presentazione del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo …

Continua a leggere...
Dialogo tra Genere e Generazioni

Dialogo tra Genere e Generazioni

Attivare degli agenti di cambiamento che a partire da sé si facciano ponti tra le generazioni e i generi,lavorando per la coesione sociale, utilizzando la memoria collettiva e i social media.

Si conclude domani a Livorno il percorso iniziato a Roma il 25 novembre dello scorso anno e che ha avuto come obbiettivo la formazione di numerosi agenti di cambiamento, persone cioè donne e uomini  in grado grado di essere PONTE tra i GENERI e le GENERAZIONI per cementare la COESIONE SOCIALE. Un lavoro importante questo di cui sono e siamo orgogliose/i. Questo attuale è un momento di grande tensione sociale e molto bisognerebbe mettere in atto per evitare che le tensioni esplodano. Mi ha colpito quanto ha detto il corrispondente della maggiore rete TV tedesca durante un dibattito: “Anche noi in Germania abbiamo problemi, la differenza con l’Italia è che noi lavoriamo sulla coesione sociale”.

Che significa scuole, che significa relazioni tra donne e uomini che vanno elaborate, che vuol dire mettere in relazione le generazioni prima che sia tardi. Ci siamo avvalse/i di una consistente base sociologica e culturale frutto di molti mesi di lavoro per attivare diversi laboratori territoriale tra Toscana, Lazio e Campania. Per questi incontri sono poi stati selezionati  circa 30/40 persone di entrambi i sessi e di gruppi generazionali diversi. Partendo da una base di analisi del Paese condivisa, l’ipotesi formulata è stata che mettendo a confronto persone eterogenee in uno spazio reale e fornendo stimoli verbali e visivi di discussione, si potessero acquisire …

Continua a leggere...

Un Post per Soli Uomini: Ecco i Risultati

Lo scorso febbraio scrissi Un Post per Soli Uomini, sia su questo blog che su Il Fatto Quotidiano, dove raccolse più di mille commenti. Anche altri post su questo tema avevano in passato innescato proficui dibatitti. Un uomo si è fatto carico di analizzarli e darne un’ interpretazione. Grazie a Lorenzo Gasparrini, blogger  e lettore del blog. L’analisi si riferisce ad un campione non rappresentativo di tutti i lettori del Fatto; per avere un’ analisi completa dovremmo disporre di un campione statisticamente significativo. Ciononostante 1000 commenti ci danno preziose indicazioni

 Un post per soli uomini – Analisi delle risposte

1 Introduzione

In questo documento descriverò la mia analisi, e riporterò le mie conclusioni, ai messaggi e le risposte lasciate dai lettori del blog di Lorella Zanardo su “Il Fatto Quotidiano online”, precisamente quelli della pagina nella quale Lorella Zanardo invita gli uomini ad esprimere il loro parere sullo stupro

Ho supposto, laddove non specificato dallo stesso commentatore, che tutti quelli che hanno risposto fossero di sesso maschile, a prescindere dalla eventuale ambiguità del nickname scelto. E’ chiaro che un’analisi del genere ha molti punti deboli potenziali, confidando in uno strumento passibile di “falsità” e dati errati senza possibilità di verifica. Comunque credo che chi abbia voluto commentare, anche negativamente, non abbia avuto ragioni per nascondere il proprio genere, né si sia sentito passibile di censure – a parte il minimo livello di netiquette che un blog come quello deve garantire.

2 Metodologia

Ho scaricato il post …

Continua a leggere...
23 maggio 1992

23 maggio 1992

Capaci, 23 maggio 1992

“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

Quello che Giovanni Falcone disse del fenomeno mafioso, non potrebbe forse essere ripetuto interamente per riferirsi a quanto abbiamo visssuto negli ultimi trent’anni? Non è un sistema di connivenze, privilegi per pochi, ricatti miserimmi che consente un sistema monopolistico dell’informazione che è un insulto alla libertà dei cittadini e non ha eguali nel resto d’Europa? Inutile piangere oggi Falcone se la nostra vita non diventa la sua battaglia che prosegue. Tutte le commemorazioni sono solo vuotissima retorica se non ci impegniamo, ognuna/o come potrà, a migliorare il mondo.

Tutte le volte che mi trovo nell’amatissima Sicilia e passo per Palermo e sull’autostrada dopo pochi km incontro Capaci, fuori da ogni retorica, mi emoziono ancora moltissimo per quello che Giovanni Falcone ci ha lasciato in dono. La sua foto, insieme a quella di Borsellino e di Peppino Impastato, sta di fronte a me sempre, mentre scrivo. E penso a questa regione di contrasti, che spesso viene collegata alla miseria mafiosa, e che è anche …

Continua a leggere...
Tocca a Noi occuparci di Loro

Tocca a Noi occuparci di Loro

Audio brindisi – Tocca a Noi occuparci di Loro by Ilcorpodelledonne

Aggiungo qs due righe stamane lunedi 21 maggio: attenzione a ciò che verrà detto in qs giorni, vigiliamo e spieghiamo ai ragazzi e alle ragazze. L’On Cicchitto imputa questi episodi di violenza all’antipolitica. NO. La responsabilità del disastro attuale è di una politica corrotta miserabile ed inetta. Su qs terreno si è sviluppata l’antipolitica. Ascoltiamo e da subito opponiamoci. Non lasciate passare queste menzogne che per orecchie inesperte possano apparire vere. Spiegate punto per punto.

Ci riguarda. Quello che è accaduto nella scuola di Brindisi ci riguarda tutte e tutti. Ci riguarda come donne. Se c’era ancora un dubbio che questa sistema fosse fallito, con oggi abbiamo la certezza che non c’è più nulla da salvare di un mondo schifoso attaccato al denaro come un serpente velenoso e viscido e che per questo denaro si è venduto secoli di fatica di galantuomini che in uno Stato Nobile ci avevano creduto.

Non sappiamo se si tratta di un agguato mafioso: sono abbastanza adulta per ricordarmi di Piazza Fontana, della strage di Bologna, di Brescia, Di Falcone e Borsellino e per ricordare che molti sono stati i depistaggi: un povero anarchico accusato per anni ingiustamente e i servizi segreti protetti per decenni.  Posso dire con assoluta certezza che è la mancanza di verità che ci ha condotto qui. Non sapere a distanza di anni, di decenni, chi ha contribuito a fragilizzare il Paese sino  a renderlo terreno per avvoltoi, ha contribuito …

Continua a leggere...