QUESTO ARTICOLO E’ IN HOMEPAGE DEL SITO DI BEPPE GRILLO OGGI. E’ stato scritto da una lettrice ma essendo in prima pagina, immagino rispecchi la linea editoriale. La signora scrive a commento del discorso di Boldrini, e a lei si rivolge, sull’uso mortificante delle donne negli spot “Ha presente il piacere che può provare una madre – mi perdoni se mi permetto di utilizzare un termine così obsoleto – dopo una giornata di duro lavoro a preparare una cena per suo marito e i loro figli, servirli a tavola e trascorrere con loro probabilmente l’unico momento della giornata davvero in famiglia?” Avete letto bene: L’autrice scrive “il piacere di servire dopo una giornata di lavoro”. In molte amiamo i nostri figli e figlie. A moltissime piace preparare la cena. Servirli no. Ci ho messo molto ad insegnare a mia figlia e a mio figlio che in casa tutte /i abbiamo un ruolo. E che si collabora. Possiamo godere dei bei momenti in famiglia senza fare le serve. Questo articolo ci riporta indietro nel tempo, e non è una bella cosa. Pare scritto dai benpensanti conservatori di 50 anni fa. E se lo avessero scritto quelli della MIlitia Christi ci sarebbe una sommossa popolare. Lo stile è quello. E ora mi aspetto che mi si spieghi com’è che c’è una levata di scudi giustissima e che condivido, alle dichiarazioni nefaste di Barilla che non ammette di rappresentare i gay nei suoi filmati “tutta famiglia”, mentre si scrive indisturbati …
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Le Donne che Verranno: Intorno al Discorso di Laura Boldrini
“Women with a Vision “Donne che hanno una visione, si chiama la mia sessione al prossimo convegno Winconference l’organizzazione mondiale a cui partecipano donne da più di 40Paesi del Mondo. Con me la Ministra dell’Interno islandese, una nota artista indiana, la Presidente di HP Norvegia, la CEO di un’azienda nigeriana. Racconterò delle ragazze e dei ragazzi italiani, che in questi 4 anni mi hanno convinta che vale assolutamente la pena di investire tempo e risorse su di loro. Nella mia relazione dirò di come il coraggio sia la dote oggi più rara e al contempo più preziosa. Narrerò di come sia difficile scegliere spontaneamente di stare là dove oggi è più difficile essere: in Italia, ad innalzare il livello di consapevolezza sui diritti delle donne. Tema più impopolare non c’è. In un Paese situato all’ottantesimo posto del Gender Gap, indice che definisce il divario esistente tra i generi, ed è bene ricordare che quasi tutti gli altri Paesi europei sono tra i primi venti, si fatica ancora a proporre temi che non definirei femministi, bensì indispensabili.
Tempo fa sono stata invitata dallo Svenska Institut, Istituto di Cultura svedese, ad una full immersion nel loro sistema di Gender Equality (la Svezia è al 4 posto del Gender Gap). Il primo appuntamento mi aspettavo fosse con il Ministero delle Pari Opportunità: con sorpresa venivo condotta al Ministero dell’Economia e delle Finanze dove ero accolta con grande rispetto e gentilezza e dove mi veniva spiegato che occuparsi di questioni di genere …
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Se Io ho Fame e Tu mi Porti a Ballare il Tango
Questa è la Piramide di Maslow, strumento vecchio, è del 1954, ma sempre interessante. Insegna una cosa semplice ma non banale: nella scala dei bisogni, solitamente si sale di un gradino, ad esempio passare dalla soddisfazione dei bisogni fisiologici a quelli psicologici, quando i primi sono stati soddisfatti. In pratica, se io ho fame e qualcuno mi propone gratuitamente un corso di tango argentino, io cercherò prima di farmi offrire un pasto, bisogno molto più impellente in quel momento. Oppure se mi dovessero offrire un premio per la mia attività (che soddisferebbe il mio bisogno di autostima) ma io temo per la mia incolumità perchè abito in un quartiere degradato e la notte mi barrico in casa, non godrò pienamente del premio sino a che non avrò soddisfatto il mio bisogno di sicurezza, molto più impellente. Analizzate questa Piramide, è uno strumento interessante.Verificate come il bisogno primordiale di sesso sia al primo gradino come il bisogno del respiro, e l’intimità sessuale sai ad un gradino superiore. Molte/i di noi hanno vissuto nella punta della Piramide. Avendo soddisfatto chi più chi meno i bisogni primari, ci siamo concentrate/i nella soddisfazione che scaturisce dall’autorealizzazione. Pensate ad esempio a tutto il lavoro che facciamo qui per abbattere i pregiudizi verso le donne: sono bisogni situati nella parte piu’ alta di qs strumento. Significa che se avessi problemi nel soddisfare le necessità illustrate nei gradini che precedono, difficilmente ci saremmo dedicate al tema della discriminazione. Che è prioritario solo perchè i …
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CONVENZIONE DI ISTANBUL E MEDIA Indirizzi di saluto Pietro GRASSO Presidente del Senato della Repubblica Laura BOLDRINI Presidente della Camera dei Deputati
Introduce Valeria FEDELI Vice Presidente del Senato della Repubblica
Ne parlano Anna Maria TARANTOLA Presidente RAI Mario CALABRESI Direttore de La Stampa Ferruccio DE BORTOLI Direttore del Corriere della Sera Massimo GIANNINI Vice Direttore de La Repubblica Sarah VARETTO Direttore SKY TG24 Luisa BETTI Articolo21 e Giulia
Conclude Luigi ZANDA Presidente Gruppo PD Senato della Repubblica
“Le Parti incoraggiano il settore privato, il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mass media, nel rispetto della loro indipendenza e libertà di espressione, a partecipare all’elaborazione e all’attuazione di politiche e alla definizione di linee guida e di norme di autoregolazione per prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità.” [Art. 17, comma 1, Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l’11 maggio 2011 e ratificata dall’Italia ai sensi della legge 27 giugno 2013, n. 77]…
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Ho Chiamato l’Idraulico (ma non ho voluto pagarlo)
Settimana scorsa ho chiamato l’idraulico: la lavastoviglie perdeva acqua. Ha smontato alcuni pezzi, ne ha cambiato uno. Poi ha aspettato di verificare che tutto funzionasse. Mi ha presentato regolare fattura: ma io non ho voluto pagarlo.
3 giorni fa sono andata dalla tintora: dovevo ritirare 2 giacche, 1 coperta, 3 paia di pantaloni che avevano necessità di essere smacchiati: quando mi ha presentato il conto, sono uscita senza pagare.
Dal parrucchiere stessa procedura: taglio, talvolta colpi di sole, piega: non pago da un mese, e il parrucchiere che pur mi conosce da una vita mi ha detto, gentilmente, che così non si può andare avanti.
Vi state chiedendo se sono diventata poverissima? O se sono impazzita?
Ma no! 🙂
Applico la stessa procedura che viene proposta a chi si occupa di cultura e di formazione e di formazione per i giovani, in questo Paese e solo in questo.
Riceviamo centinaia di inviti, e noi ne siamo felici.
Associazioni, scuole, gruppi di amici. Talvolta fondazioni, fiere e assessorati. L’80% delle volte l’invito termina comunicando che nessun compenso è previsto. Sarà la crisi, direte voi.
No, è la scarsa considerazione che gli/le italiane hanno della formazione culturale.
Adesso è forse peggio, ma era così anche in tempi floridi.
La cultura è aria, parole, quindi non va retribuita.
Non accade così all’estero dove, chessò, gli americani retribuiscono profumatamente gli speakers che contribuiscono a migliorare la loro formazione, che loro ritengono essere direttamente collegata alla possibilità avanzamento sociale. Mi chiama …
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Sodomizzami! (O no?)
“Sodomizzami!” implorava una fantastica Mariangela Melato ad un selvaggio e perplesso Giancarlo Giannini che sicuramente avrebbe gradito l’invito se avesse compreso il significato di quel termine. Il film di Lina Wertmueller “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” proponeva il naufragio su un isola deserta di una ricca e viziata milanese con il mozzo della sua barca. E scoppiava la passione. Entrambi consenzienti si godevano l’isola deserta liberando i propri corpi. Beati loro.
Negli ultimi giorni si è molto discusso intorno ad un’intervista rilasciata dal regista Bertolucci in cui racconta come la famosa scena in “L’Ultimo Tango a Parigi”, in cui Brando sodomizza Maria Schneider aiutandosi con un po’ di semplice burro che scatenò le fantasie italiche, non sarebbe stata concordata prima con l’attrice, tanto che questa serbò rancore al regista per tutta la sua breve vita. Marina Terragni ne ha fatto un post molto dibattuto, anche Loredana Lipperini ne ha scritto Sulla rete trovate diverse opinioni.
Il punto che mi pare importante discutere in modo divulgativo è se l’arte può giustificare la violenza. Un critico d’arte che conosco mi ha risposto infastidito “Sì, certo, l’arte giustifica tutto o quasi. Se Bertolucci avesse avvisato l’allora ventenne Schneider dell’intenzione di trasfomare una scena che prevedeva un amplesso con una scena di sodomia, questa forse si sarebbe rifiutata o avrebbe “recitato”. Invece, attraverso il pianto dovuto alla sorpresa dell’attrice, abbiamo ottenuto un capolavoro”. Ah.
Ma è proprio così?
Non vorrei ci lanciassimo qui in una lapidazione del regista …
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L’Attrazione : Culturale o Naturale?
Nel post molto dibattuto qui sotto, proponevo che si potrà superare tra qualche tempo il divario che stigmatizza le donne mature come “vecchie” e per contro consente agli uomini maturi di invecchiare rimanendo ” interessanti”. Alcuni hanno scritto che è un processo impossibile perchè l’attrazione dipende da un processo naturale.
Stante che c’è un livello di bellezza che com-muove e che colpisce nel profondo tutte e tutti, insisto nel proporre che in tutti gli altri casi la bellezza sia da intendersi un processo culturale.
Ad esempio citavo la magrezza delle donne ritenuta oggi sexy, che sarebbe stata bollata come repellente nel dopoguerra. Qui nella foto un interessante esperimento dell’artista Nazareno Crea. Sul web trovate altri suoi esperimenti. La Venere di Urbino viene qui “ritoccata” come si usa fare con le attrici e adattata ai canoni attuali, smagrita.
Al tempo di Tiziano, togliere le rotondità avrebbe significato imbruttire, le fomre rotonde erano ritenute erotiche. Ed ora? Cosa provate? Qui sotto il dipinto “al naturale”.
(Grazie alla lettrice Marta per la segnalazione)
…
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