PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER UNA VISIONE CONSAPEVOLE DELLA TELEVISIONE
“I cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo”.
Karl R. Popper – Una patente per fare TV
PREMESSA
La realizzazione del documentario il Corpo delle Donne è partita da un’urgenza. La constatazione di come le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e di come siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell’identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime.
Da qui si è fatta strada l’idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l’utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”. L’obbiettivo è interrogarci e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, un vero ”pogrom” di cui siamo tutti spettatori silenziosi.
Il lavoro ha poi dato particolare risalto alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione.
Dall’esperienza maturata nella visione di centinaia di ore di programmazione e poi dagli incontri seguiti alle numerose proiezioni del video, dai dibattiti e dai confronti pubblici, ci siamo resi conto dell’urgenza di dover offrire uno sguardo critico a chi guarda molta tv, per farne spettatori consapevoli e dunque liberi, in particolare per quanto riguarda i minori.
INTRODUZIONE AL PERCORSO FORMATIVO
“L’immagine deve essere spiegata; e la spiegazione che ne viene data sul video è costitutivamente insufficiente”.
Giovanni Sartori – Homo videns
La TV è un potente e utile strumento di comunicazione, ci fa conoscere il mondo, ci intrattiene, ci informa. Ma sovente chi la produce non è rispettoso delle differenze e degli interessi collettivi.
Saper vedere ciò che ci viene proposto, conoscere il linguaggio della televisione per poterlo svelare quando si fa ingannevole, diventare spettatori consapevoli, è il primo passo per essere soggetti e non oggetti della comunicazione. Per questo è necessaria una educazione alla visione che coinvolga la scuola e le famiglie.
Noi crediamo che educare alla visione della TV conduca alla creazione di uno spettatore esigente e di conseguenza alla richiesta di un servizio migliore da parte di chi produce televisione. Dando gli strumenti per capire cosa ci sta davanti, si dà anche la possibilità di desiderare una televisione migliore, più vera, più avvincente, più educativa.
Molti psicologi dell’infanzia consigliano di non lasciare mai i bambini da soli davanti allo schermo e di seguire con loro la visione. Stessa cosa vale a nostro avviso per i ragazzi e anche per tutti quelli che subiscono la tv e non hanno maturato un senso critico.
Con una analisi dell’immagine, del linguaggio, dei personaggi e delle dinamiche relazionali proposte dalla TV si possono mettere a nudo i meccanismi deteriori di una parte della programmazione e permettere così a chi guarda di prenderne coscienza.
METODOLOGIA
Lo strumento messo a punto per compiere questo lavoro nasce dalla rubrica Cattiva Maestra Televisione che teniamo sul blog. Si tratta della selezione e analisi di brani particolarmente significativi del degrado attuale della TV italiana, tratti dalla programmazione recente. Il nostro lavoro consiste nel fermare il flusso televisivo per potere spiegare il messaggio visivo e linguistico frame per frame, immagine per immagine. Cosa che è molto più difficile durante la visione per via dei continui e differenti stimoli che invitano a seguire parole e immagini senza il necessario spazio di riflessione. Si tratta di un lavoro di destrutturizzazione dell’immagine che permette ai ragazzi di cogliere i messaggi nascosti dalla velocità di trasmissione.
L’abitudine a riflettere su ciò che si vede porta lo spettatore a sviluppare una capacità critica utile poi nella normale fruizione dei programmi televisivi.
Qui di seguito trovate tre link a dei percorsi completi:
A CHI CI RIVOLGIAMO
Scuole, associazioni di genitori, gruppi giovanili.
I corsi fondono la sociologia dei media, la teoria e la tecnica del linguaggio audiovisivo con il nuovo metodo di analisi delle immagini televisive per ottenere un innovativo approccio didattico alla fruizione della TV.
SEDE DEI CORSI
I corsi verranno effettuati esclusivamente nelle sedi delle associazioni che richiederanno il corso.
NUMERO PARTECIPANTI
Le classi saranno formate da un minimo di 15 partecipanti. Non possiamo soddisfare richieste di partecipazione di singoli.
DURATA DEL CORSO
Una giornata di 8 ore
OBIETTIVI
Il fine è fornire ai formatori e agli educatori le competenze teoriche, tecniche e didattiche per insegnare ai loro alunni come guardare in modo critico la televisione, e così costruire le basi della loro crescita come spettatori consapevoli.
Programma del corso base
INTRODUZIONE AI MASS MEDIA:
cosa sono e come funzionano
elementi:
– le comunicazioni di massa: che cosa sono e come funzionano
– vantaggi e svantaggi delle comunicazioni di massa
– creazione e condizionamento dell’opinione pubblica
– definizione di valori condivisi
– lo stato delle ricerche sui mass media
TELEVISIONE, GENERE E MINORI:
la rappresentazione dei gruppi e l’influenza sugli individui
elementi:
– democrazia e televisione
– breve storia della televisione italiana
– media e istituzioni sociali: famiglia, scuola, TV e Web
– i principali generi della televisione
– il codice di autoregolamentazione
– il dibattito sulla qualità televisiva
– differenze di percezione tra pubblico adulto e pubblico dei minori
– contenuto e contesto dei messaggi in video
– la costruzione dei modelli di genere nella TV italiana
TECNICHE AUDIOVISIVE:
il linguaggio delle immagini in movimento
elementi:
– immagine e mondo: tra realtà e finzione
– basi psico-fisiologiche del linguaggio audiovisivo
– elementi di regia
– elementi di montaggio
– prassi della produzione televisiva
– occhi e schermo: costruire le emozioni
COME SPIEGARE LA TV:
elementi:
– introduzione alla lettura del linguaggio televisivo
– analisi dei differenti generi televisivi
– tecniche di spiegazione dell’immagine
– metodi di analisi del contenuto e del contesto dei programmi televisivi
– i modelli positivi di televisione
– analisi di alcuni brani tratti dalla programmazione attuale della TV italiana
– esercitazione pratica di costruzione di due percorsi di analisi
Durata del corso base: 8 ore
Il corso può essere ampliato per esigenze specifiche degli educatori.
Per ulteriori informazioni e costi: info@ilcorpodelledonne.net