Bella l’indagine di Piero Ricca tra i fans del Papa a Milano. Bravo Piero, interesanti i commenti.…
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Expo Milano: L’Appalto Perde il Pelo ma non il Vizio?
EXPO : L’APPALTO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
da Arcipelagomilano on line, www.arcipelagomilano.org, del 30 maggio 2012 by Luca Beltrami Gadola
Ci potevamo scommettere. Il primo appalto dell’era Expo 2015 è già finito sotto i riflettori della magistratura: turbativa d’asta. Le cronache dei giornali sono state avare: pare che il tutto sia cominciato con una fuga di notizie. La sola fuga di notizie che si possa immaginare è che, trattandosi di gara al massimo ribasso, l’impresa vincitrice abbia consegnato per ultima la sua offerta e che qualcuno l’avesse informata delle offerte altrui giunte prima. Quanto all’esistenza di un cartello questo accade spesso quando l’ente committente bandisce gare di appalto per importi rilevantissimi aperti dunque solo a pochi e non suddivide l’appalto, nel caso in oggetto cosa fattibilissima, in modo da avere una platea vasta di offerenti, fatto che di per sé rende più difficile la formazione di un cartello.
L’altra cosa che ha destato stupore è che il ribasso offerto – il 42,83% – fosse eccezionalmente alto ma questo non si può dire se non si conoscono i prezzi a base d’asta: lo sconto è un po’ come le liquidazioni nei negozi dove gli sconti si sprecano perché comunque nessuno può controllare il prezzo originario. L’accenno fatto dalla stampa su livello della cosiddetta “anomalia” è un meccanismo perverso previsto dalla legge che non tutela affatto dagli eccessi di ribasso e comunque questo vistoso sconto lascerebbe supporre un altro dei vizietti tipico degli appalti: l’incompletezza dell’elenco prezzi o …
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Laboratorio sulla Misoginia, 28 maggio Milano
laboratorio teatrale sabba
Luca Micheletti in collaborazione con Rosa Leo Servidio FREUD#di fronte alla vulva anche il diavolo scappa#ORLAN LACLOS#non c’è uomo al quale il pensiero che la sua preziosa carne è destinata a sparire non irrigidisca il membro#MÜLLER GOLDONI# ho sempre creduto che sia la donna per l’uomo una infermità insopportabile #JACK LO SQUARTATORE 28 MAGGIO 2012 H 21:30 durata 50’ LabArca via Marco d’Oggiono 1, Milano info e prenotazioni: 339.3911862 – www.labarcadiannabonel.it – arcaduemila.jimdo.com sabba è l’esito del laboratorio teatrale ex-fuoriluogo che si è svolto presso LabArca nel corso della stagione 2011/12. Si tratta di una performance che ha per tema la violenza sulla donna di cui la strega è simbolo, in quanto prima protagonista del sabba, icastica concrezione del sentimento misogino e della paura che incute la potenza del femminile. Ma le streghe non ci sono davvero. L’esplorazione, ora delicata ora cruenta, delle ferite che gli esseri umani e la natura infliggono alla donna scandisce un percorso d’avvicinamento all’intimità femminile che si risolve in un inno senza retorica ai diritti della donna. sabba cuce insieme impietosamente frammenti di storia, di vita e di favola; non è un racconto, ma una raccolta di momenti; umili istanti che il teatro restituisce alterati e sublima. Ma la sublimazione non cancella la denuncia. Il teatro è il luogo in cui l’universale conserva una traccia di relatività. Ma se la rappresentazione è contraddittoria, il messaggio non deve esserlo: la donna è protezione e va protetta. Si segnala che a causa dei contenuti …
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Interessante GIAP su quanto sta accadendo in Italia
Tratto da GIAP:
Intanto, non è un golpe. Non c’è bisogno di un golpe. In Europa, il golpe è démodé da almeno quarant’anni. E’ assodato che si possono ottenere gli stessi risultati con più discrezione e gradualità. Il che non vuol dire con meno violenza: è solo un diverso uso della violenza, più dosato, capillare, diversificato. In questo momento, come altre volte è successo, diversi poteri costituiti comunicano tra loro con un linguaggio allusivo e cifrato, linguaggio fatto di attentati, provocazioni, bombe che uccidono nel mucchio, pacchi-bomba e bombe-pacco, sigle multi-uso in calce a volantini di rivendicazione bizzarri e pieni di errori marchiani. Cosa esattamente si stiano dicendo questi poteri costituiti, questi settori di capitalismo italiano e internazionale, forse non lo sanno nemmeno loro. Appunto, è un linguaggio allusivo, tipicamente mafioso, e nemmeno loro ne colgono tutte le sfumature. Sulla sostanza, però, sul nucleo di senso di questi messaggi, in diversi cominciamo ad avere sospetti. Si parla già, benché ancora timidamente, di una nuova “strategia della tensione”, un nuovo “stabilizzare destabilizzando”. E chissà se è una semplice coincidenza che negli ultimi tempi si sia ricominciato a depistare sulla strategia della tensione degli anni ’60-’70: Piazza Fontana fu un po’ colpa anche degli anarchici etc. Il fine diretto o indiretto di ogni atto della strategia della tensione è criminalizzare i movimenti, o comunque ostacolarne le lotte, renderne più difficile lo sviluppo. Una società civile ansiosa e impaurita, nonché mobilitata sulla base della paura, è una società che tira la carretta …
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Due Volte Genitori
Ieri sera sono stato alla Palazzina Liberty a vedere “2 volte genitori” di Claudio Cipelletti, un film indispensabile all’Italia. Se non l’avete ancora visto dovete assolutamente vederlo e farlo vedere. (Sarà da noi in Zona 3 giovedì 17 alle 20 all’Auditorium di Via Valvassori Peroni: http://www.duevoltegenitori.com/prossimeproiezioni.htm).
Perchè come si diceva a SNOQ: non è solo una questione di genere. C’è tutta un’Italia nuova che sta spuntando da sotto l’asfalto delle provinciali, forte e sincera come la gramigna. Immaginatevi una famiglia palermitana di classe media riunita attorno al tavolo lungo a parlare allegramente di sessualità, con i parenti e i 3 figli. Ecco, poi immaginatevi che uno dei figli sia omosessuale e che abbia invitato il compagno, che (come direbbe Guzzanti-D’Alema) “E’ pure nero” . Immaginatevi che tutto avvenga normalmente secondo abitudine, con la conversazione che si srotola serenamente tra una portata e l’altra, recuperando i ricordi comuni di una famiglia. Ebbene: tutto questo è, semplicemente, già realtà.
http://www.duevoltegenitori.com/
Giorgio Zerbinati…
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“Dotatevi di un bel Pene e la Vita sarà più Semplice”
Esilarante video di Susan Sarandon su come farsi rispettare: basta avere un bel pisellone repubblicano! Riflettiamo: questo tipo di umorisimo attiva reali cambiamenti. Corro a comperarne uno? A Tracolla!arandon: grazie a Maria Chiara TIRINZONI!Grazie sei stata velocissima! Il c***o dell’uomo bianco.
Tizio in macchina: “Troia”
Susan: “Signore, vi suona familiare? Gli uomini vi rimproverano e vi negano i vostri diritti perché si sentono intimiditi? Non state ottenendo il rispetto che meritate? Vorreste poter fare autonomamente le vostre scelte, per una volta? Tutto ciò che vi serve è il rivoluzionario “C***o dell’uomo bianco”! Il “C***o dell’uomo bianco” o C.U.B. sta facendo miracoli (??) Sono Susan Sarandon e vi spiego come usare il C.U.B. Prima di tutto scegli la taglia più adatta a te: piccolo, medio o repubblicano. Poi togli la copertura di plastica e allenta l’elastico. Usalo attorno alla vita o come borsetta o se vuoi proprio attirare la loro attenzione indossalo sull’orecchio. Qui ci sono alcuni esempi:”
(in sovrimpressione: ricostruzione) Dott: “Purtroppo lo stato e la sua assicurazione non coprono il controllo delle nascite” Donna: “Mi aspettavo che lo dicesse”
Susan: “C.U.B. funziona.”
Donna: “Che ne pensa ora?” Dott: “Oh mi scusi, non l’avevo ancora vista lì. Posso scriverle ricette per qualunque cosa le serva, anche il viagra è incluso nella copertura.” Donna: “Grazie C.U.B.”
Susan: “Non sei ancora convinta? Continua a guardare”
Donna: “Aiuto, aiuto! Qualcuno mi aiuti! Mi hanno sparato!” Paramedico: “Codice blu su una pianta! Codice blu su una pianta! Scusi signora, è un oggetto vivente, ha …
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