Sguardi

Streghe?

Riceviamo la segnalazione di questo articolo:

B. muore e il veleno è Santanché su L’Espresso,

da Giorgio nostro lettore che scrive: a ridaje con la donna danno Ora che bisogna trovare il colpevole della debacle, gli uomini sesso forte, lo trovano nel sesso cosiddetto debole. Che dire? Che gli uomini non sono sempre sesso forte e questa accusa senza ritegno lo dimostra. Che non conviene mai aderire ad un modello che non ci appartiene ritenendo che sia quello vincente. Nel lungo periodo non paga e non cambia il mondo.…

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Marina Terragni e Lorella Zanardo alla Libreria delle Donne

Ecco il resoconto filmato dell’incontro tenuto alla Libreria delle Donne di Milano con Marina Terragni che intervista Lorella Zanardo a 2 anni dall’uscita del nostro documentario. VIDEO

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4 miliardi in 10 anni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello di Pari o Dispare:

Appello congiunto di: A.F.F.I., Amiche ABCD, Arcidonna, Aspettare Stanca, Donne della Banca d’Italia, CEMP (Milano, Consultorio familiare privato Laico), Cittadinanza Attiva, Corrente Rosa, Diversamente Occupate, Donne della Banca d’Italia, Donne in Quota, Donne in volo, Filomena, Gruppo Maternità & Paternità, Innovatori Europei, Leipuò, Lucy e Le altre, Ozio Creativo Society, PariMerito, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Udi Nazionale, Usciamo dal silenzio, Valore D

QUATTRO MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI: GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL’AUMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE

E’ in atto un grave furto alle donne italiane, che rischia di passare inosservato.

Il Governo, con l’aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego (come da standard europei), si era impegnato ad utilizzare i risparmi che ne derivano – 4 miliardi circa in dieci anni – per interventi dedicati a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e per il fondo non autosufficienza.

Quattro miliardi  nei primi dieci anni e, dopo, 242 milioni di euro a regime ogni anno: sono cifre che mai le donne italiane hanno potuto anche solo sognare.

Dobbiamo difendere questo tesoro: consentirebbe alle donne italiane e a tutto il Paese di rimettersi in marcia verso gli obiettivi europei, non solo in termini di equiparazione femminile, ma anche di crescita economica. L’Italia stenta a crescere e non può quindi ignorare ciò che è universalmente riconosciuto: il miglior ricostituente per lo sviluppo  è …

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Class Action contro la Rai

Segnaliamo dal sito di Altro Consumo: Altroconsumo ha promosso un’Azione Collettiva Risarcitoria contro la tv di Stato. Nel corso del 2010, la Rai non ha rispettato gli obblighi di realizzare un’informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata assunti attraverso il Contratto di Servizio Pubblico e imposti dalla disciplina sulla par condicio. E anche quest’anno la Rai, a ridosso delle elezioni amministrative, è stata sanzionata da Agcom con una multa esemplare di 100.000 euro per la violazione della par condicio a causa della perdurante sproporzione di tempo dedicata dal Tg1 ai partiti politici di maggioranza rispetto a quelli di opposizione.

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SEI NATA OGNI NOTTE CHE SAPEVA DI PORTI

Sei nata d’istinto, dalla fame di due poeti sospesi dal resto. Tuo padre, una fessura di luce nel pugno. Io, il respiro posato sul proprio riscatto.

Avevamo una libreria con degli scaffali buoni frequentata dai pazzi del manicomio di fianco. Leggevo le carte e fuori erano le processioni, tuo padre inventava parole per convincere il vento ad entrare. Facevo il caffé, dispensavo pietre, un sole di stoffa sfidava la sorte delle nostre pareti.

Veniva a trovarci un sacerdote che non aveva mai preso i voti con un contadino che parlava ai pianeti e una maga sedotta da un migrante distratto.

Sei nata ogni notte che sapeva di porti e di sole nascosto, sei nata nel caldo e dalla nostra impazienza, sei nata nel sangue e dentro uno sguardo che prometteva lune e un racconto diverso.

Sei nata con la fatica del desiderio e l’assenza di possesso, perché mi eri altro, qualcosa di meglio. E quando ti guardo danzare per strada con la tua vita intorno, vedo la grazia del nostro verso più bello. (Alla mia bambina)

Giorgia Vezzoli Attacchidipoesia

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Acido Solforico

“Venne il momento in cui la sofferenza non li sfamò più. Ne pretesero lo spettacolo.” Amélie Nothomb

Con Acido solforico, la Compagnia Macrò Maudit esplora il tema del potere della comunicazione televisiva innestandolo all’interno di uno dei più grandi abomini storici compiuti dall’Uomo contro l’Uomo. Dal celebre romanzo di Amélie Nothomb, una cruda trasposizione teatrale in cui emerge il sadismo ipocrita di un pubblico che deplora l’orrore ma non ne perde una puntata. Uno sconvolgente reality show creato per intrattenere un pubblico annoiato ed assuefatto.  Un set televisivo e un campo di sterminio in diretta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Protagonisti uomini e donne qualsiasi, rastrellati per strada e destinati all’eliminazione. Il dolore è telegenico, lo show seguitissimo. Lo spettatore interagisce da casa e uccide con il televoto. La lotta quotidiana tra prigionieri e kapò, il campo di prigionia, le vessazioni e le morti ricordano da vicino la devastazione dei campi di sterminio, fin dal primo atto del processo di disumanizzazione cui le vittime dello show sono sottoposte: l’eliminazione del proprio nome, sostituito da un codice alfanumerico. La televisione tutto può, è un non-luogo in cui ogni cosa è possibile e credibile. Apparire nel suo schermo, per alcuni, rappresenta l’obiettivo di tutta una vita. Rappresenta la VITA. Un grembo da cui nascere, in alta definizione. Per molti altri, rappresenta invece il mondo cui gli spot li ha preparati a desiderare di appartenere. Al Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11, dal 12 al 29 maggio.

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Pisapia in testa a Milano!

Dati sorprendenti giungono ai milanesi, alcuni felicemente sbigottiti, Pisapia è in netto vantaggio.…

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