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La Fine della Giunta Regionale Lombarda

La Fine della Giunta Regionale Lombarda

Ci scrive l’Avvocata Alesso e con gioia pubblichiamo:

E’ una grande soddisfazione per la dignità delle donne e per il rispetto delle regole. La affermazione della legalità contro il malcostume e la misoginia ha trovato un forte riscontro giudiziario. Lo dico da cittadina prima ancora che da avvocata impegnata al Tar Lombardia e al Consiglio di Stato in questa battaglia per la democrazia paritaria nei confronti della Giunta regionale composta da 15 uomini e da 1 donna in violazione della normativa europea, nazionale e locale che invece dispone il “riequilibrio di genere” negli organi esecutivi degli enti territoriali. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto fin dalla udienza preliminare la gravità e la fondatezza delle illegittimità denunciate e ha fissato al 17 aprile prossimo la data della udienza per la sentenza finale. E’ stata grande gioia qui per le donne e gli uomini di Milano e della Lombardia, una gioia condivisa per chi vuole vivere in una democrazia effettiva dove le donne non siano solo corpo che produce figli o corpo elettorale che produce voti e dove le regole siano rispettate e non soccombano ai privilegi di casta. Ileana Alesso

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Messa in piega e libertà

Messa in piega e libertà

Bel post su Il fatto Quotidiano…

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Renata su Radio Tre

Renata su Radio Tre

Domenica 15, ore 13, collegatevi a RADIO 3, c’è la nostra lettrice Renata fantastica musicologa.…

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Pessime notizie per la Democrazia  italiana

Pessime notizie per la Democrazia italiana

 

dal blog di Gad Lerner : www.gadlerner.it

La bocciatura dei quesiti referendari anti-Porcellum da parte della Corte Costituzionale rappresenta una pessima notizia per la democrazia italiana. Nessuno si illuda che i capipartito realizzino per via parlamentare una riforma elettorale limitatrice del loro strapotere sulle candidature e dunque sugli eletti. Solo la via della partecipazione popolare avrebbe potuto fornire la spinta necessaria. Ora comincerà il lavorio dei proporzionalisti. I governi futuri verranno designati in laboriose trattative di vertice, confiscando le prerogative del popolo sovrano. Un ulteriore passo indietro della nostra democrazia malata. Esultarà apertamente Calderoli, ma a ridere sotto i baffi saranno anche gli altri leader di strutture, i partiti, che non hanno mai adempiuto all’obbligo costituzionale (art. 49) del rispetto di regole democratiche al proprio interno.

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Il lavoro di Loredana Lipperini

Il lavoro di Loredana Lipperini

Loredana Lipperini sta portando avanti un lavoro indispensabile e urgente: raccoglie le testimonianze delle ragazze e delle donne che hanno abortito. Leggerle ci apre uno spiraglio per cercare di capire perché ancora oggi “di questo non si parla”.…

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La piazza delle donne che siamo

La piazza delle donne che siamo

Udichesiamo ci invia questa proposta intrigante.

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Lorella Zanardo sulla lettera del Presidente Napolitano

Lorella Zanardo sulla lettera del Presidente Napolitano

Lorella Zanardo interviene nel dibattito partito dalle considerazioni sull’Italia del presidente Napolitano:

Ho terminato i miei studi laurea e master alla Bocconi negli Anni ottanta: eravamo una quarantina tra uomini e alcune donne con profili eccellenti e molto richiesti dalle aziende: a nessuno di noi venne in mente di intraprendere una carriera politica, né ricordo che in quegli anni ’80, che videro l’adesione totale dei mercati all’economia liberista, circolasse l’idea che entrare in politica potesse essere una scelta giusta e etica. La politica appariva la scelta per i meno capaci, un luogo fuori dai giochi che contavano continua

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