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Il Coraggio non è più una Virtù

In giro per il mondo mentre presentiamo il documentario ,o qui in Italia  insieme alle troupe televisive che oramai ci accompagnano ovunque ( domani a senigallia con la tv svizzera francese, lunedi con quella olandese, martedi a bg con la tv francese ecc ecc ), recupero quella sensazione di POTER FARE , di POTER INCIDERE, di POSSEDERE UN SENSO e  insommacapisco  che la realtà può  essere modificata dalle nostre azioni.

Mi tornano alla mente le sensazioni di me ragazzina che fremevo per andare via a studiare all’estero,  che insistevo per entrare in una multinazionale che fino a quel momento non aveva mai assunto donne ma che poteva significare andare lontano e potere fare:  se fossi stata capace e ostinata, ce l’avrei fatta.

Senza ipocrisie ma anche senza piagnistei: qui non è così.

Sì, c’è Berlusconi e c’è ancor di più il berlusconismo. Ma ormai  mi è chiaro che ci sono anche lobby “a sinistra” rigide e  impermeabili al cambiamento. Mi è anche chiaro che posso chiaccherare al telefono con i maggiori inviati dei principali media internazionali che m ascoltano con interesse, mi cercano, mi chiamano per un parere, sono curiosi, attenti, rispettosi e spesso alla mano. Qui spesso chi lavora nei quotidiani è supponente e, quel che è peggio, incapace di annusare il nuovo. Lo dicono ormai tutti, lo sappiamo, è la nostra crcoe. E’ feroce ricordare che siamo tra gli ultimi anche come libertà e indipendenza di informazione.

Mi fa tristezza, nemmeno rabbia, triptezza e pena per loro, vedere …

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Lettera alla Commissione di Vigilanza Rai

Abbiamo inviato al Senatore Sergio Zavoli e alla Commisssione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai alcune richieste maturate dopo l’incontro in Commissione del mese scorso. Siamo certi che il Presidente Zavoli, persona attenta e sensibile, prenderà in considerazione le nostre richieste e inviterà i membri della Commissione a fare altrettanto. Come ci ha ricordato il corrispondente della BBC, “il Servizio Pubblico italiano e quello britannico sono stati tra le migliori televisioni del mondo”. Credo fermamente, insieme alle migliaia di persone che ci seguono, che possiamo impegnarci per far ritornare ad essere la nostra TV Pubblica un servizio di qualità, reale specchio del Paese. Questa che segue è la lettera che abbiamo inviato, inoltrata anche al Vicedirettore Generale della Rai Antonio Marano e all’Ansa, scritta con la preziosa collaborazione della Dott.ssa Claudia Moretti.

Egregio Presidente Zavoli, e per conoscenza i Distinti Membri della Commissione di Vigilanza RAI, è passato ormai un mese da quando ci ha invitato a mostrare il nostro documentario“Il corpo delle Donne” in Commissione di Vigilanza Rai. Da allora, anche grazie al suo invito e disponibilità, ci sono pervenuti altri importanti segnali positivi.

Il Parlamento Europeo, dove abbiamo presentato il nostro documentario,e dove alcuni membri  hanno mostrato interesse e dichiarato la volontà di sostenere le iniziative volte al superamento degli stereotipi discriminatori del genere femminile.

Il Presidente della Repubblica Napolitano, poi, ci ha mostrato un inaspettato interessamento ed ha posto all’attenzione degli italiani nel suo discorso dell’8 marzo, la questione della rappresentazione della donne nei media. Migliaia

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Il Corpo delle Donne: ecco il libro nella Universale Economica Feltrinelli

E’ uscito Il Corpo delle Donne nella Universale Economica Feltrinelli, 8 euro. Grazie per il sostegno che avete dato al progetto acquistando il libro che ha avuto un ottimo esito di vendite, è stato adottato da molte scuole come libro di approfondimento ed è stato letto anche da molti uomini. Qui di seguito un brano che mi pare quanto mai attuale. Buona lettura!

Nell’ottobre del 2007, poi, un episodio che credo mi abbia spinto, inconsciamente, a iniziare il progetto de Il Corpo delle Donne. Leggo che alla Triennale di Milano, un bellissimo spazio al Parco Sempione, c’è una mostra sugli anni settanta con foto e filmati d’epoca. Decido di andarci in bici con mio figlio Alessandro, undici anni: mi sembra una bella occasione per iniziare a raccontargli la Storia, quello che c’è stato prima di lui. La giornata è tiepida, le strade di Milano la domenica sono poco affollate e si pedala bene. Arrivati in vista del palazzo che ospita la mostra, intravediamo una coda interminabile che fa presumere almeno due ore di attesa. Leghiamo le bici e decidiamo di metterci in fila: Ale si lamenta, non ha voglia di stare in piedi tutto quel tempo. Io intanto guardo la gente in coda con me per vedere la mostra. È completamente diversa da come mi aspettavo: molti ragazzini, moltissimi adulti dall’aspetto “televisivo” – abiti sgargianti, tacchi altissimi, pettorali in vista. Sembrano felici, ridono, parlano a voce alta. A un certo punto, parte un coro da stadio: “Enzo, Enzo, Enzo!”. …

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Nuovi Occhi per la TV: Quando dall’Impegno Nasce il Cambiamento

E’ con orgoglio che vi comunichiamo che giovedi 24 marzo a Firenze verrà presentato il corso NUOVI OCCHI per la TV e i Media: 64 ore per formare i formatori che da settembre potranno  fornire gli strumenti di media education agli studenti delle medie superiori di Firenze. Un progetto articolato che vedrà impegnati 8 docenti, alcuni dei quali conosciuti attraverso il blog. Mass Media e Comunicazione, Storia della Tv Italiana, Sessismo nel linguaggio, Stereotipi e Antistereotipi neli libri di testo, La percezione della tv da parte dei minori, Prassi della produzione tv, Modelli femminili: miti e realtà: queste sono alcune delle materie che verrano proposte  utilizzando spesso le immagini come veicolo.

Qui le nostre considerazioni:“Uno dei grandi limiti nella crescita delle nuove generazioni in Italia è la profonda differenza nel tasso di sviluppo tra comunicazione e formazione. Numerosi studi di sociologia testimoniano che nel nostro paese è venuto meno ogni proficuo legame tra questi due ambiti, entrambi decisivi nel progresso di una comunità complessa. Cause principali: lo sviluppo senza regole del sistema televisivo appiattito sul modello del puro sfruttamento commerciale; il sistematico impoverimento delle risorse destinate all’educazione pubblica. L’effetto è stato che il pubblico italiano dei media a larga diffusione non può essere definito competente, nel senso che non si tratta di un veri utenti ma di un semplici consumatori passivi. Questa lacuna, grave in un sistema sociale dominato dalla comunicazione mediatica, è ben evidenziato da un altro elemento, sorprendente, che emerge dalla ricerca sociologica: gli italiani di

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Prima di tutto Donna. Prima Donna, poi Compagna

Sono rimasta basita quando protestai per la mancanza di collaboratrici donne tra i registi, gli autori, i presentatori della trasmissione ” Vieni Via con Me”, e alcune donne di sinistra dissentorono perchè ” Fazio non si tocca”, ” in un momento così difficile, non possiamo parlare dei ns diritti, ci sono altre urgenze” ecc ecc. Ribadisco, oggi più che mai,  prima di tutto, donne.  E’ oggi il momento di ribadirlo. Noi donne italiane abbiamo ancora troppo bisogno del consenso: del padre, del catechista, del marito. Del maschile. Oggi è il momento di essere impopolari, se serve. Se è indispensabile alla nostra reale emancipazione.  Rinunciamo, se serve e per qualche tempo, allo sguardo di approvazione maschile. Priam di tutto, donne.

(foto di Laura Albano)

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E’ nostro compito rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana

Questo è il discorso che Piero Calamandrei fece alla Società Umanitaria di Milano nel 1955. Dura 20 minuti: vi auguro di avere un ritaglio di tempo oggi per ascoltare con partecipazione. Il nostro lavoro deve moltissimo a questo discorso che ascoltai anni fa. Verificatene l’attualità anche riguardo i nostri temi. Buon 17 marzo. Testa alta, sguardo lontano. …

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La Vita ti Sorprende

Qualche giorno fa mi è arrivata una mail al blog. Una delle tantissime pensavo, che ci giungono giornalmente. Aspetto sempre la sera per leggerle con attenzione. Successivamente mi è arrivato un invito formale per posta: arrivava dal Quirinale, ufficio Coesione Sociale. Leggo: Il Presidente della Repubblica ha il piacere di invitare la Dottoressa Lorella Zanardo alla celebrazione della “Giornata Internazionale della Donna” che avrà luogo al Palazzo del Quirinale, martedì 8 marzo 2011 .

Mi sono commossa. Penso che un po’ ci conosciamo e che quindi sappiate che non mi agito né mi gaso se vado al Parlamento Europeo o in Commissione di Vigilanza. Ma l’invito dal Presidente mi ha fatto molto piacere, perchè è il riconoscimento di un lavoro costante e coraggioso che portiamo  avanti da due anni. Ma questa non è la ragione principale. Ciò  che mi ha fatto salire le lacrime agli occhi è che il Presidente della Repubblica, la massima carica istituzionale, mi ha invitata attraverso il mio blog: ammetterete che è una modalità sconvolgente e che ci riempie di speranza. Lassù dunque ci sono consiglieri del Presidente che vanno in internet, navigano tra i blog, osservano. Conoscono il Paese reale, quello che non è sul Corriere o su Repubblica nè al Tg1 ma esiste e resiste. Hanno osservato noi, avranno, immagino, osservato molti altri. Non tutto dunque è perduto. Le istituzioni, la massima istituzione, tiene. Lo ritengo un segnale importantissimo. Insieme alla mail del Quirinale mi è giunta una mail da una ragazzina di 16

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