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Milano 2011

Milano 2011

Mi scrive stamane una lettrice milanese che la città deve cambiare, che ce la dobbiamo riprendere, che serve un segnale forte. Bene, la prendo in parola.

Chiedo cortesemente al Sindaco Pisapia e ai suoi assessori e assessore che provvedano a rimuovere il manifesto che qui vedete e che ha letteralmente invaso la città. Ieri ad un incrocio c’era un gruppo di ragazzini, direi sui 12 anni, tutti a testa in sù a guardare la “patonza”, come ci insegna il Premier, della signorina. Più in là le loro compagne attendevano. Roma, Firenze e molte altre città si sono già espresse contro le pubblicità mortificanti che infestano i muri delle città, vogliamo adeguarci ? Cosa serve per intervenire velocemente? Laura Albano che ha seguito con Libere Tutte il lavoro della giunta fiorentina che ha deciso il bando di questo tipo di pubblicità, ci può consigliare sull’iter? Le amiche romane? In questi giorni noi qui a Milano siamo tra due fuochi: la moda che blocca la città con la sua proposizione di donne trasparenti e irreali, e il MiSex con le immagini che vedete. In mezzo noi milanesi che ci arrabattiamo in una città faticosissima per le donne. Qui non si tratta nemmeno più dello svilimento dell’immagine delle ragazze nelle pubblicità di abiti e scarpe. Qui c’è la proposizione di una sessualità dura, cattiva, immagini che guarderanno quelle ragazzine e quei ragazzini che stanno crescendo, che non fanno più educazione sessuale nelle scuole, e che vengono dunque “educati” da queste immagini. Solo da …

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Se il PD fosse ciò che ho visto a Migliarino, io al PD mi iscriverei

Se il PD fosse ciò che ho visto a Migliarino, io al PD mi iscriverei

Odio gli indifferenti. Credo che vivere vuol dire essere partigiani… Ciò che avviene non avviene tanto perchè alcuni vogliono che avvenga, quanto perchè la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada può tagliare, lascia promulgare leggi che poi solo la rivoltà farà abrogare, lascia salire al potere   gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare… Pochi si domandano: se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo cio’ che è successo? “ Antonio Gramsci, 1917

In agosto sono stata invitata via mail dalla sezione del PD di Migliarino Pisano. Inizialmente ho pensato di rifiutare: sono sempre in giro e volevo stare ferma almeno durante le vacanze. Poi la vicinanza al luogo dove mi trovavo, ma soprattutto l’ affettuosa “insistenza” e le motivazioni di Mina, una delle referenti della sezione, mi hanno convinto.

E’ stata una serata intensa, a livello di contenuti e di portata emotiva. Con un dibattito acceso che è sempre buon segno se accompagnato dal desiderio di comprendere, come appariva  delle persone lì convenute. Gli uomini e le donne di Migliarino mi hanno accolta con desiderio di ascoltare e confrontarsi e io questo desiderio l’ho raccolto e l’ho potuto poi portare ad altri e altre. Così, io credo, si cambi il mondo.

Ieri sera sono stata al Circolo Famigliare di Unità Proletaria di viale Monza a Milano: anche lì energia, calore, voglia di capire. Da questi luoghi, da queste …

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La Scomparsa delle Donne

L’Associazione Pari o Dispare lancia un appello a cui abbiamo aderito come IL CORPO DELLE DONNE. Ne ho parlato a IN ONDA su la 7 il 25 settembre.

In un periodo tanto difficile per il paese e per le donne, che dalle ultime manovre finanziarie escono piuttosto malconce, arrivano altre sorprese guardando programmi rai e sondaggi sulle speranze e le attese degli italiani e le italiane per eventuali nuovi corsi nella vita politica del paese. Altro che quote rosa! Che fine fanno le donne nei sondaggi elettorali? Nella puntata del 20 settembre di Ballarò, a parte osservare durante il programma il nutrito parterre di uomini politici presenti con la sola esclusione di una professoressa battagliera dell’Università di Parigi, è stato trasmesso come di consueto il sondaggio IPSOS di cui ha dato lettura Nando Pagnoncelli. Oggetto, “la fiducia nei leader“. L’ultimo sondaggio commissionato e reso noto dal programma, risale a maggio del 2011. Allora figuravano solo due donne su 13 nomi in lista. Nei primi sei posti comparivano sia Emma Marcegaglia che Emma Bonino, molto vicine tra loro, insieme a Tremonti, Montezemolo, Bersani. Di altre donne, apprezzate e presenti in tv come ad esempio la Bindi, nemmeno l’ombra. Nella top 13, a maggio 2011 in testa vi era il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo la pausa estiva, il campione di Pagnoncelli deve aver preso un brutto colpo di calore. Infatti al 20 settembre non si ricordavano più nè di chi fosse Giorgio Napolitano (prima dato all’85%), nè di

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Pina ed Io

“Cara Lorella stasera apprestandomi a seguire la trasmissione in onda su la 7 ero rassegnata ad assistere all’ennesimo vergognoso spettacolo in cui le donne, presenti e assenti, sono solo un pretesto per i maschi di parlarsi. E…sorpresa! tu sei stata su di te, non hai ceduto alla polemica e hai parlato davvero delle donne. E, cosa inaudita, hai dato il tono alla serata e imposto uno stile. Grazie Lorella, un saluto affettuoso”. Pina Nuzzo

Permettetemi di utlizzare questo spazio per esprimere un sentimento tutto personale che forse potrà fare riflettere anche altre e altri. Ieri sera sono stata invitata a In Onda programma de La 7. Tema: donne escort ecc Non sapevo se fosse giusto andare, c’era il timore di non riuscire a dire qualcosa di utile. Sono stata titubante, incerta, paura di banalizzare, paura di non riuscire a dire. A posteriori non sono pentita, qualcosa di buono è stato detto.

Poi torno in albergo, stanca. E trovo il messaggio di Pina Nuzzo, presidente dell’UDI. Queste parole sono la cosa più bella di questa serata. Grazie Pina. Grande sollievo nell’avere una figura femminile di riferimento, che serenità leggere della tua approvazione stasera! Quanto bisogno avevo delle tue parole, senza saperlo. Tutta questa immane fatica nel continuare avendo come obbiettivo la liberazione del nostro immaginario, per potere divenire finalmente ciò che siamo. Il ponte tra le generazioni:  quello che sto provando a costruire.

QUI LA PUNTATA

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La Libertà dei Servi

Usually a court systems falls when the ‘signore’ is no longer able to offer protection, benefits, money,” said Maurizio Viroli, a Machiavelli scholar at Princeton University whose new book, “The Liberty of Servants,” presents the Berlusconi era as the contemporary version of a Renaissance court.”

Solitamente un sistema cortigiano cade quando “il Signore” non è più capace di offrire protezione, benefici e denaro” dice Maurizio Viroli, uno studioso di Machiavelli della Princeton University, il cui nuovo libro”La Libertà dei Servi” presenta gli anni berlusconiani come la versione contemporanea della corte rinascimentale“, così l’articolo uscito ieri sull’Herald Tribune, versione europea del New York Times

Da due mesi compro saltuariamente i quotidiani italiani, leggo invece  la stampa internazionale. Non è elitario, è pretendere una dieta mediatica variata: mi pare che da noi spopoli lo sputtanamento del Premier e delle sue ancelle ma latitanino serie analisi. Quindi mi permetto di consigliare, se non dominate l’inglese, di studiarlo, per accedere a punti di vista più vari e direi più interessanti. L’articolo continua sostenendo che, il governo Berlusconi, anche se eletto democraticamente, si è trasformato  in qualcosa che somiglia molto ad una corte reale, in cui tutti servono al piacere del principe e dove ogni forma di critica viene interpretata come infedeltà e irriconoscenza. Avendo trascorso molti anni della mia vita, per studio e per lavoro, all’interno di strutture aziendali e universitarie  anglosassoni, per le quali l’esercizio della critica costruttiva  è ritenuto una espressione  di carattere da incentivare, …

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Se fossi RAI 1

Se fossi RAI 1

Se fossi la direttrice di RAI 1 e fossi nervosa a causa dell’audience deludente del concorso di Miss Italia, mi farei un giro in rete, in particolare su youtube. Cercherei di imparare da lì. Darei una lettura approfondita ai commenti. Immagino mi aspetterei la solita trafila di: “F..a! Bona! Che te farei…”, eccetera. E dunque è con attenzione che valuterei il commento di marcoliberamente: “E’ tanto sperare una che dica: “Salve, ho 18 ma da quando ne ho 16 giro l’Europa, parlo due lingue, mi informo ed ho un’idea della politica, mi piace fare competizioni di snowboard e sono qui per dimostrare che una come me prende a calci in culo tutte quelle come loro!!” Perché non compare?? perché??? Sono una identica all’altra per Dio!! Porto a spasso il cane – vado a scuola – io canto – io ballo – io amo la mia famiglia – litigo con mio fratello – esco col mio ragazzo il sabato sera….. non seguirò mai più Miss Italia perchè mi sono rotta di vedre sempre le stesse facce e di ascoltare sempre gli stessi discorsi INSULSI! questi programmi dovrebbero sparire dalla tv italiana e invece sono e continueranno ad essere i più seguiti! abbasso miss italia”. O il commento di luccioppapera: “Sophia Loren, una bellezza fascinosa più che ‘oggettiva’.. anche se io l’adoro!! è ancora bella a 70 anni”. Andate a dare un’occhiata.

La tv nostrana è vecchissima, noiosissima, fuori tempo. La tv è però un diritto, ed avremmo diritto …

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Come Bestie da Soma

Questo articolo è uscito sull’Unità e lo potete leggere anche qui di seguito.

Come Bestie da Soma “Mi parli di Clarissa, mi parli di Carolina, mi parli di quest’altra, della Luciana, chi sono? Prendi un caravan… cosa ti devo dire…” “Vedi, dovremmo averne due a testa se no mi sento sempre in debito, tu porta per te e io porto le mie. Poi ce le prestiamo. Insomma la patonza deve girare.”

Racconta uno degli investigatori che per due anni ha ascoltato le intercettazioni telefoniche che riguardavano anche il Premier che “ si trattavano le donne come bestie da soma”. Rispetto a due anni me mezzo fa ciò che emerge in questi giorni è diverso e, se possibile, peggiore. Allora Noemi e le altre parevano oggetti, gingilli, “grechine” sacrificali delle serate del drago, come ebbe a definire il marito,  l’allora  moglie Veronica. Il lato bestiale non era emerso, che invece emerge ora  dalle frenetiche richieste del faccendiere Tarantini ad un amico: “Trova una tr..a per favore. Io alle due sto salendo in aereo e non posso più chiamare, però trova qualche altra femmina”. Donne  che diventano oggetto di scambio di favori importanti, di soldi, di carriere. Donne giovanissime, “le mie bambine”, tante tantissime da cercare costantemente, urgentemente: per ognuna si potrà chiedere al Premier un prezzo sempre più alto. Tenerlo in pugno. Migliaia di intercettazioni che raccontano di questa frenesia, un’occupazione che prende tempo, tanto tempo da far definire l’altra occupazione, quella politica di Premier, un impegno “a tempo perso”. …

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