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Il Giorno Dopo

Così a caldo senza avere avuto ancora il tempo di approfondire.

“Da noi il peggio di Europa” dichiara il sindaco Alemanno. Probabilmente è vero. Spero solo che non si fermi qui la sua riflessione sulla giornata di ieri a Roma. Spero solo che chi ci governa non si esprima solamente attraverso il solito esercizio di potere trito e ritrito, vecchio e obsoleto, dichiarando che “questi giovani sono una vergonga ecc ecc “.

Urge una riflessione sulla scuola, i suoi compiti, le sue potenzialità. Urge una discussione su come integrare i giovani nella società, dando loro un ruolo effettivo. Urge un interesse reale per i ragazzi e le ragazze. E se anche questo non bastasse, urge capire perchè da noi è accaduto il peggio di Europa.

Perchè di governanti che non si fanno carico dei loro cittadini, che non se ne curano, non ne possiamo più. E speriamo che non inizi il solito teatrino vergognoso, “è colpa di questo, è colpa di quello” uno scaricabarile imbarazzante tra vecchi politici egoisti e corrotti. E’ urgente assumersi la responsabilità e di conseguenza capire e finalmente agire. Leggete anche qui.

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Love!

Love!

“Maggie” mi apostrofa il funzionario dell’ONU “qual’è il tuo business plan?”  “Sbuff” rispondo io….”Love!” e scoppio in una risata contagiosa. “Maggie, qual’è il tuo obbiettivo a cinque anni? ” “Love!!” rispondo ridendo al dirigente della Comunità Europea. “Maggie, ci racconti la tua mission?” “Love love love!”

Questa è una parte dell’incredibile, fantastico, commovente discorso che Marguerite Barankitse ha pronunciato a Roma davanti alle 1000 donne presenti alla conferenza mondiale di www.winconference.net. Militante del Burundi, scampata al genocidio, testimone di orrori inenarrabili, non si è persa d’animo e, in un Paese devastato dalle guerre, ha costruito per dare riparo alle migliaia di orfani rimasti vivi alla fine della guerra. Un miracolo quello che è riuscita a fare. Maggie è un’eroina. Ma è anche di più. E’ una donna che ti ispira e nello stesso tempo ti fa essere consapevole della forza che ognuna di noi possiede dentro di sè. La forza che cambia il mondo. Sempre lei che, esclusa dai luoghi del potere in Burundi, si presenta ad un meeting importantissimo, prende posto e a chi le intima di uscire perchè quello non è il suo posto, lei risponde: “Al contrario, questo è il mio posto”, intendendo che la Terra, la nostra Terra, è il nostro posto. Riappropiamocene.

Stamane alle 8,30 ero al supermercato per fare una grande spesa prima di partire: come tutte le donne che lavorano fuori casa, c’è un enorme lavoro per la casa e in casa  da portare avanti, faticoso e mai riconosciuto. Il mio carrello …

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Santanchè e Libertà e Giustizia: Tecniche di Comunicazione

Santanchè e Libertà e Giustizia: Tecniche di Comunicazione

Da un punto di vista di tecnica della comunicazione, Daniela Santanchè fa un ottimo lavoro. All’interno di un partito allo sfascio, è presente ovunque nei programmi tv di destra e di sinistra, offre allo spettatore medio pigro e passivo, un’immagine di donna attiva, forte, che sa il fatto suo. Non porta dati, fatti, spiegazioni, ma nel circo televisivo che ci viene proposto da trent’anni, nessuno pare accorgersene. quindi da un punto di vista di forma e non di contenuto, Santanché è abile. Dimostra di conoscere il target a cui si sta rivolgendo, una massa di qualunquisti, resi tali dal vuoto televisivo. Non ha obbiettivi maieutici, le basta ottere consenso e di conseguenza si comporta.

Sabato a Milano c’è stato l’incontro  di Libertà e Giustizia: migliaia di persone si sono radunate condividendo lo slogan: Ricucire l’Italia. Zagrebelski, Saviano in collegamento, De Monticelli, ecc. Questo è il video di Roberta de Monticelli. A chi si rivolge? Cioè chi è il suo target di comunicazione? Che obbiettivi si prefigge?

Affronto qui un tema spinoso e dibattuto: la differenza tra affermare chi si è, orgogliosi della propria cultura e status, e l’umiltà prevista da chi si vuole mettere in relazione con il mondo. Credo che l’intellighenzia italiana stia commettendo un errore madornale: non volere capire che è tempo di rendere i propri messaggi divulgativi. Si può anche ritenere che conoscere Dante salverebbe il mondo, sarei anche d’accordo, ma se davanti a noi c’è un Paese che presenta dati di analfabetismo …

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Cittadinanza Attiva

Prendetevi mezz’ora di tempo per favore. Immagino che solitamente non riusciate sempre a vedere il TG delle 18,30 di Italia1, Studio Aperto. Questo è del 7 ottobre e mi è stato segnalato dalla lettrice Barbara. Sono due anni e mezzo che lavoriamo per l’innalzamento del livello di consapevolezza: chiedo dunque a voi di provare ad analizzare il telegiornale applicando NUOVI OCCHI PER LA TV. Non una critica sterile dunque, bensì:

-a chi si rivolge

-quali sono le tipologie di donne rappresentate

-che età hanno le donne rappresentate

-tali donne sono esemplificatvie dell’universo donna?

-le notizie riportate sono importanti? significative? correlate ad un TG?

-stile della giornalista

-linguaggio utilizzato nel servizio

-utilizzo della musica

-utilizzo del montagio

-significato della parola informazione: il servizio visionato corrisponde al significato di informazione?

-ricadute sugli ascoltatori

-ricadute sulle ascoltatrici

-ricadute sulle bambine e bambini

-collegamento tra quello che sta avvenendo in politica e cio che avete visto

Attendo e pubblico. Buon lavoro!…

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Cambiare il Mondo

Cambiare il Mondo

Mi intervista Serena Fiorletta del quotidiano LaStampa.it. Questo è l’articolo sul loro sito.

La prima foto qui a sinistra  è quella che viene scelta dall’ufficio competente. Non rappresenta assolutamente ciò che scrive con professionalità e competenza  la giornalista. Diverse lettrici protestano e la Stampa promette di cambiare la foto. La seconda, qui sotto,  è la foto che viene scelta per dimostrare il cambiamento.

Peggio non potevano fare. Interrogata la redazione risponde che non hanno in archivio  foto di donne competenti. Inutile dire che un’intervista dove si parla di un congresso di 1000 donne da tutto il mondo dove ieri ha parlato la presidente donna di Pepsi Co., dove intervengono donne premi nobel donne e il cui titolo è Women Creating History, non trova in queste due foto una corretta illustrazione. Facciamo una prova, innalziamo il livello di ocnsapevolezza su questo tema, sperimentando:

Se uscisse un articolo cosi: “Più cultura d’impresa e innovazione ecologica, tecnologica e sociale. Questo chiedono i Giovani Imprenditori di tutti i Paesi del G8 riuniti il 3 luglio a Stresa. Le loro istanze sono state raccolte in una dichiarazione congiunta che verrà consegnata, con il tramite del Ministro Meloni, al Presidente Berlusconi e ai grandi del G8 di L’Aquila. Per la prima volta la classe dirigente del futuro ha compattato le proprie forze a livello internazionale per elaborare proposte concrete di governo a livello mondiale.” E fosse corredato da una foto così: Cosa penseremmo? La foto del ragazzo  non ci parrebbe avere nulla a …

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Lettera da Milano

Lettera da Milano

Qui Milano. PM10 fuori controllo, dichiara l’asessore Maran: da soli non ce la facciamo, serve l’aiuto dell’hinterland”. Dice Marta Berrini presidente dell’Amat, l’agenzia dell’ambiente, che “servono comportamenti virtuosi, far capire che le condotte individuali hanno ricadute collettive”. Lo si dice da anni, bisogna forse prendere coraggio e partire con una decisone impopolare, difficile cambiare il mondo cercando consenso: si chiude Milano al traffico. Stop.

“Non lasciateci soli nell’emergenza” manda a dire l’assessore Majorino al ministro Maroni, preoccupandosi giustamente per i 332 profughi che qui chiedono asilo. Serve welfare e, anche qui, oltre ai soldi serve prendere decisioni difficili, che non avranno un ritorno immediato.

A chi governa oggi viene chiesto di lavorare sui tempi lunghi. E di non godere di alcun riconoscimento: il Paese è stato abituato male, promesse a breve seppur non mantenute, hanno reso donne e uomini incapaci di prospettiva.

La foto l’avete vista in questi giorni? E’ il tavolo dei consulenti che compongono l’Innovation Team per l’Expo. Tutti rigorosamente uomini. Avevamo protestato insieme a Marina Terragni in aprile, pareva la responsabilità della Sindaca uscente o dei suoi colleghi di partito. La foto è però stata scattata in questi ultimi giorni, dunque con la nuova amministrazione già attiva. Ma è possibile progettare un Expo che si chiamerà “Nutrire il Pianeta” senza considerare che esistono le donne? Mi frullava una domanda nei giorni dell’elezione del nuovo Sindaco e mi si ripropone in questi giorni: perchè in politica non si usa il vecchio efficace metodo della selezione …

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Maschi

Maschi

Che vuoto hai lasciato.

Baratro, abisso furioso

In cui  mi hai immersa, dove nemmeno mi dibatto,

Sto.

Cerco, con orrenda fatica, il mio metodo, il mio rigore

La mia capacità di analisi che  venga in mio soccorso.

Schemi che mi proteggano, regole che mi indirizzino,

Teorie che dominino l’ansia

che mi paralizza.

Eri la mia anestesia, il prozac di giorni allineati,

all’apparire del primo vuoto di ossigeno,

la tua presenza mi allontanava dalle domande che premevano,

dal significato che non riesco più a trovare.

Mille pomeriggi invernali di corsa per vedermi un attimo,

nascosto dietro un angolo, sempre quello,

ad aspettarmi per correre in un rifugio che ti consentisse,

di guardarmi e regalarmi la forza per continuare.

Pomeriggi in cui sono diventata bella, bellissima,  voluta, amata.

Ore da cui riemergevo  forte, pronta al mondo armata del tuo amore.

Oh di questo sì, devo esserti grata,

di questo immenso regalo, di non avere preteso nulla durante il cammino.

Di questo muto donare di cui a lungo mi sono cibata.

Finalmente avevo vent’anni!

La vita è sottile, le cosce si sono fatte miracolosamente più snelle,

mi riveli tu sensuale nei gesti,

audace nelle richieste.

Mi mostro, mi scopro

Nessun lenzuolo mi nasconde

Sono.

Mangio il tuo sesso vogliosa e forte del mio potere.

Non è il mio sapere che vuoi?

Mi addentro e come! nei meandri segreti del tuo pensare

Parlo, ma non è la mia voce che ascolti.

Ho una schiena bella? Dici.

E sì  percorrila, e là ti accolgo.

“Quanti

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