Buone vacanze. Per chi le farà.
Buon Riposo, almeno quello, per chi invece dovrà restare a casa.
-In questo fine luglio mi sono presa del tempo per stare vicina a mio padre che è anziano e che necessita di attenzione continua che mia madre gli dedica pur non essendo lei pure, né giovane e né in salute. E così vivo da vicino una delle nostre tragedie che sono anche le nostre grandi vergogne: il welfare a prezzo della salute fisica e mentale delle donne. Lo dice bene anche Giuseppe De Rita nell’ultimo rapporto Censis: il burn out, che suona come “l’annientamento” delle donne che si sfiniscono nei lavori di cura. Provare per credere. Ci aiuta una simpatica e organizzata donna dell’est, quindi mi ritengo fortunata; ma per chi non può permettersi una badante, è un massacro. Significa tenere d’occhio 24 ore al giorno una persona che non sa più chi è, che cade se la lasci un attimo sola, che si mette in bocca di tutto come un bambino, che va accompagnato in bagno, pulito con tutto quello che comporta. Che di notte si sveglia e se si alza senza che qualcuno lo segua, può cadere e allora inizia un altro calvario. E quelle persone, che le donne italiane a milioni accudiscono, sono le stesse persone che erano una volta le loro madri, i loro padri, i loro mariti. Quello sguardo che ora le osserva, vuoto, quelle bocche non più in grado di pronunciare il loro nome, appartenevano …
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