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Il Volto di Silvio Berlusconi

Il Volto di Silvio Berlusconi

Ogni giorno, da qui alla data in cui voteremo, consiglio di investire mezz’ora al giorno per guardare quelle trasmissioni che vanno in onda al mattino o nei contenitori pomeridiani e che molti definiscono con aria ironica/spocchiosa adeguati alla casalinga di Voghera, dimenticando che, anche se così fosse, le casalinghe sono molte.

L’esercizio che propongo è di grande utilità perché dimostra e spiega come Berlusconi abbia ottenuto a lungo un consenso per molti inspiegabile e che potrebbe rivelarsi ancora decisivo nelle prossime elezioni. Silvio Berlusconi ha tra i suoi sostenitori i più potenti personaggi televisivi, quelli e quelle a cui gli spettatori – ma spesso spettatrici – sono affezionati come fossero persone di famiglia di cui fidarsi. Non è questo un punto di poco conto ed è invece spesso sottovalutato.

Non si tratta solo di limitare lo spazio che i candidati politici utilizzano per fare propaganda ai loro programmi in modo diretto. In modo ben più subdolo e però efficace, i portavoce del messaggio berlusconiano si chiamano Barbara d’Urso o la potentissima Maria de Filippi e checché se ne dica, Greggio e Iacchetti: persone che pur non nominando direttamente l’ex premier sono portatori ed efficaci diffusori del suo sistema di riferimento valoriale.

Il volto stesso di Berlusconi, la faccia stessa intendo, è fisiognomicamente in linea con i programmi delle sue emittenti.

Parafrasando il filosofo James Hillman – “Invecchiando io rivelo il mio carattere, dove per carattere devo intendere tutto ciò che ha plasmato la mia faccia, che si chiama faccia …

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Intervista BBC a Lorella Zanardo e Annamaria Tarantola su donne e Rai

Intervista BBC a Lorella Zanardo e Annamaria Tarantola su donne e Rai

Scantily-clad showgirls have long been a feature of Italian television, but the new head of Italy’s public service broadcaster RAI wants to project a more sophisticated image of women. Anna Maria Tarantola is critical of what she sees as an over-emphasis on beauty…

Articolo intero qui su BBC News.

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Teatro che va dritto nell'anima: La Merda Teatro I Milano dal 16 gennaio

Teatro che va dritto nell’anima: La Merda Teatro I Milano dal 16 gennaio

Alla fine di Marzo del 2012 la Première Italiana de La Merda al Teatro i di Milano va completamente Sold Out, con replica straordinaria esaurita in poche ore. Nel Maggio 2012 al Palladium di Roma e al Teatro Valle Occupato La Merda registra un altro Sold Out. Ad agosto la versione inglese del La Merda (The Shit) viene presentata al Festival di Edimburgo, dopo essere stata selezionata nella prestigiosa venue della Summerhall. Qui registra ancora una volta un incredibile record di pubblico fino a diventare un Fringe Sell Out Show 2012. Nel frattempo riceve scioccanti recensioni sui maggiori media internazionali e, in fine, l’opera vince il Fringe First Award 2012 for Writing Excellence, vince l’Arches Brick Award 2012 for Emerging Art, riceve la Nomination per il Total Theatre Award 2012 for Innovation e l’attrice italiana Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence 2012 come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori/attrici al Edinburgh Festival Fringe. In lavorazione il film de La Merda, scritto dallo stesso Ceresoli, con la Gallerano protagonista e la regia di Alice Rohrwacher. In corso di traduzione in francese, La Merda è in programmazione in UK, Italia, Francia e Australia.…

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Nazional Popolare Milano dal 16 gennaio

Nazional Popolare Milano dal 16 gennaio

 “Ho cominciato a fare teatro a 18 anni e il teatro me lo immaginavo esattamente così: sempre tutto esaurito, il pubblico con un’eccitazione tale da dover usare sempre le transenne, prezzi popolari, ogni genere di persona: intellettuali, studenti, parrucchiere, professori, bambini, casalinghe. Mi immaginavo che ogni sera avrei partecipato a un rito civile e  che guardandoci in faccia, attori e spettatori, avremmo parlato di quello che vedevamo intorno a noi. E pensavo che il fatto di essere vivi, in scena e in platea, vivi, nello stesso momento, fosse un motivo irresistibile per andare a teatro e non altrove, se volevi capire il mondo… Shakespeare era nazional popolare. A vederlo ci andavano gli ubriachi, la regina, i contadini, i nobili. Pagavano un penny ed era fatta. Parlava a tutti ma non era banale. Parlava a tutti ed era poetico, emozionante, divertente. Umano…” Serena Sinigaglia

Cosa è diventata la cultura di massa dai primi “Lascia o raddoppia” al “Grande Fratello”? Nella società dello spettacolo globale e del liberismo senza più regole quale nesso esiste tra potere e cultura, quale rivoluzione antropologica ha saputo fare la tv dagli anni ’80 a oggi? Quali nuovi confini si aprono con il sistema digitale, internet, pay tv? Alcune di queste domande probabilmente trovano risposte evidenti, sotto gli occhi di tutti, ma tentare di analizzarle più a fondo, al di là delle scontate e francamente banali barriere ideologiche, può aiutare a fornire una proposta culturale alternativa e solida, altrettanto o meglio realmente nazional popolare. Serena Sinigaglia, insieme …

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Per non morire di mafia

Per non morire di mafia

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L’Anno che sta Arrivando…

“L’Anno che sta arrivando tra un anno passera’, io mi sto preparando, e’ questa la novita’”. Bene, la Rivoluzione non c’ stata. O forse e’ in corso e noi ce ne accorgeremo dopo 🙂 E considerando  che e’ proprio vero che tra un anno il 2013 sara’ trascorso, voglio, vogliamo continuare a fare il possibile perche’ possa essere migliore. Se c’e’ una cosa che non ci manca, e’ la tenacia nel credere che si’, le cose si possono migliorare. E attraverso il lavoro quotidiano, il Mondo cambia.

Che sia un Anno di fatti, piccoli magari. Un Anno di azioni concrete. Vi ringraziamo perche’ tutto cio che riusciamo a fare, parte dal vostro sostegno. Si sono formati 3 gruppi di lavoro in questi mesi: -uno di formatori e formatrici che seguono con noi i corsi di formazione Nuovi Occhi -uno di giovani donne italiane che vivono all’estero e che ci arricchiscono con la loro esperienza -uno di dialogo intergenerazionale che ci e’ utile per mettere a punto il nostro progetto. Abbiamo incontrato  le persone, donne e uomini, che collaborano a qs gruppi qui sul blog o nei mille incontri sul territorio, e questo ci rende particolarmente orgogliosi.

Qui di seguito una sintesi di quello che insieme siamo riusciti a fare qs anno e che continuera’ nell-anno a venire. Il lavoro di INNALZAMENTO del LIVELLO di CONSAPEVOLEZZA che portiamo avanti tutte/i, anche voi che leggete, tutti  i giorni parlando con amici parenti figli e genitori resta l’obbiettivo principale.

Buon Anno dunque!

 Un

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Paolo Bonolis: realtà e desiderio...

Paolo Bonolis: realtà e desiderio…

“Silvio Berlusconi ha rimbambito gli italiani”. E’ sorprendente la dichiarazione rilasciata da Paolo Bonolis durante un’intervista al settimanale “A”. Non tanto perché è un attacco al proprio datore di lavoro, grazie alle cui reti televisive Bonolis ha costruito la propria fama e la propria ricchezza. Si può anche fare, le grandi televisioni sono organizzazioni complesse e al cui interno possono, per fortuna, esistere idee, opinioni e punti di vista divergenti: le critiche e il dibattito fanno bene per preservare le diversità e l’obiettività. Ma è la posizione da cui viene fatto che lascia sconcertati. Se Bonolis criticasse il proprietario di Mediaset dall’alto di un curriculum segnato dalla qualità dei programmi che conduce e di cui è spesso anche autore, al cui centro fossero stati messi, almeno qualche volta, l’interesse del pubblico (non solo quello dell’emittente) e la diffusione di cultura, popolare e spettacolare, ma pur sempre cultura, il racconto del mondo e delle persone, le sue parole su Berlusconi sarebbero non solo giuste, ma anche coraggiose. Ecco il problema. Bonolis critica un rimbambimento di cui è stato artefice in prima persona con la volgarità, la semplificazione, gli stereotipi offensivi, le parole e le immagini create al solo scopo di richiamare facile attenzione nel pubblico. Critica un’azione di stordimento degli spettatori perpetrata negli anni dagli schermi televisivi (non solo da parte di Mediaset, anche la Rai ha fatto la sua ampia e triste parte) di cui lui è stato uno dei principali protagonisti. Se Berlusconi abbia mai avuto questo obiettivo, rimbambire …

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