Incontro con ragazzi/e al Dynamo Camp con la Fondazione “Il Cuore si scioglie”.…
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Del Femminismo nelle Case e Altre Storie
“E allora come si fa a portare il Femminismo nelle case?” inzia così, senza giri di parole l’intervista della diciottenne Silvia via skype. Evvai Silvia, penso.
In questi giorni ho poca voglia di commentare i fatti elettorali: vivo a due velocità, sorretta da due umori distinti.
Da un lato le pastoie della politica ufficiale e i suoi commentatori/trici di regime: una cappa pesantissima, un senso di incertezza che bloccherebbe chiunque. Molti/e non sono nemmeno in grado di abbassare per un attimo il sopracciglio alzato di fronte al cambio inimmaginabile fino a qualche mese fa, che si produrrà in Parlamento. Io intanto penso: proviamo a dare fiduncia a queste/i giovani. Proviamo. Certo che pare crollare un sistema, ma non ci si deve nemmeno sentire in colpa: chi ha detenuto il potere sino ad oggi ha scelto di suicidarsi e i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Finita l’epoca della spocchia quando la politica imponeva i suoi sodali ai sudditi. Grazie, d’ora in poi vorremmo scegliere noi chi ci rappresenta, noi non con primarie di partito ma attraverso una vera scelta da parte dei cittadini. Stop.
Crollerà anche, e ne gioiremmo, il sistema più casta della casta, quello dei giornali? Spiace veramente spiace sentire che la Rizzoli lascerà a casa centinaia di persone che non hanno colpe. Ma la dirigenza? Chiude la rivista “A”? Ma chi la leggeva? Dovevano regalarla ai parrucchieri perchè qualche donna la leggesse! Intanto decine di giovani giornaliste olandesi francesi tedesche, belghe mi hanno intervistato …
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La Fine e L’Inizio
Dopo ogni guerra c’e’ chi deve ripulire. In fondo un po’ d’ordine da solo non si fa.
C’e’ chi deve spingere le macerie ai bordi delle strade per far passare i carri pieni di cadaveri.
C’e’ chi deve sprofondare nella melma e nella cenere, tra le molle dei divani letto, le schegge di vetro e gli stracci insanguinati.
C’e’ chi deve trascinare una trave per puntellare il muro, c’e’ chi deve mettere i vetri alla finestra e montare la porta sui cardini.
Non e’ fotogenico e ci vogliono anni. Tutte le telecamere sono gia’ partite per un’altra guerra.
Bisogna ricostruire i ponti e anche le stazioni. Le maniche saranno a brandelli a forza di rimboccarle.
C’e’ chi con la scopa in mano ricorda ancora com’era. C’e’ chi ascolta annuendo con la testa non mozzata. Ma presto gli gireranno intorno altri che ne saranno annoiati.
C’e’ chi talvolta dissotterrera’ da sotto un cespuglio argomenti corrosi dalla ruggine e li trasportera’ sul mucchio dei rifiuti.
Chi sapeva di che si trattava, deve far posto a quelli che ne sanno poco. E meno di poco. E infine assolutamente nulla.
Sull’erba che ha ricoperto le cause e gli effetti, c’e’ chi deve starsene disteso con la spiga tra i denti, perso a fissare le nuvole.
(Ho pensato molto ai fatti di questi ultimi giorni, ho letto mille analisi, ho fatto i conti prima con la rabbia, poi con lo sconforto. Poi è riafforata Wislawa a suggerirmi un’indicazione)…
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2 marzo, Cascina (PI): La Merda
Lorella Zanardo presenta lo spettacolo teatrale “La Merda”, trionfatore del Festival di Edinburgo, alla Città del Teatro, ore 18,30. Nel pomeriggio incontro con le scuole. …
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Lettera dalla Siberia
Da oggi ospitiamo un nuovo corrispondente: Amedeo dalla Siberia. Amedeo legge il blog da anni e mi è sembrato utile “utilizzarlo” come corrispondente.
Scelgo di pubblicare la sua lettera oggi, giorno di risultati elettorali, per significare che la vita deve andare avanti. In particolare quella dei e delle ventenni. Quindi AMEDEO benvenuto! E insisto nel consigliare di andare all’estero per apprendere, per capire, per verificare come si vive in altri Paesi. E poi tornare più forti.
Come iniziare un resoconto dalla Siberia? Per ogni microracconto sarebbero necessarie precisazioni, spiegazioni, contestualizzazioni a non finire. La Russia è un paese molto complesso, non ci sono paradigmi pronti per capirlo, le categorie saltano di continuo, e anche quando restano sono spesso puri stereotipi da cui è ormai tempo di muovere oltre. La Siberia lo è ancora di più, se possibile.
Per questo, ho deciso che almeno i primi racconti – ma qualcosa mi dice che continuerò con questo metodo – saranno pillole. E poi, su: quanto risultano pretenziosi i tentativi di far conoscere un luogo o una persona a 360 gradi? E quanto spesso falliscono? Preferisco dare a tutti/e voi la possibilità di seguire il mio percorso in Siberia, la mia Siberia. Prestarvi gli occhi per vedere qualcosa che ancora vi è sconosciuto.
Prima di tutto: perché mai sono in Siberia, vi chiederete?
Sono un patito della lingua russa, fin dall’infanzia, e ora finalmente sto per laurearmi in lingua e letteratura russa alla magistrale. Io ed una mia collega siamo riusciti …
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Italia Ipocrita
Non credo che la protesta delle FEMEN, le ragazze ucraine che protestano a seno nudo in diverse città europee, sia efficace in Italia. Il corpo nudo è un potente strumento di lotta contro le discriminazioni là dove il corpo è tabù, dove il corpo è oscurato. Ricorderete la coraggiosa lotta della giovanissima egiziana che si fotografò nuda e mise poi la foto sul suo blog rischiando molto in un Paese che impedisce la libertà delle donne: in quel caso fu un gesto di eccezionale potenza.
Quando qui da noi le FEMEN furono invitate al programma di Chiambretti, l’effetto fu contrario a quanto si voleva ottenere probabilmente. In un Paese come l’Italia, che utilizza in televisione il corpo delle donne in modo oggettivizzato e dove i nudi vengono ampiamente utilizzati come contenuto di programmi tv insulsi, il messaggio provocatorio si perse completamente.
Oggi domenica 24 febbraio, al seggio elettorale dove vota Silvio Berlusconi, alcune ragazze rappresentanti del movimento Femen sono rimaste a seno nudo come protesta nei confronti dell’ex premier.Ciò che lascia incredule e indignate è la reazione spropositata degli agenti di polizia, che eseguono ordini dettati da politici che ben rappresentano il Paese ipocrita in cui viviamo. Da 30 anni su 5 reti vanno in onda riprese ginecologiche che, ci ricorda il Censis, non hanno uguali in alcun Paese Europeo per povertà di contenuti e quantità. Ad ogni ora bambini e bambine guardano sederi, seni cosce ripresi come in un film porno. E dunque cosa ci indigna guardando i seni …
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