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Interrogazione Parlamentare dell’Italia dei Valori in difesa di Striscia la Notizia

Ricevo dall’Ufficio stampa di Striscia e pubblico:

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05108 Atto n. 4-05108

Pubblicato il 3 maggio 2011 Seduta n. 547

LANNUTTI – Ai Ministri dello sviluppo economico e degli affari esteri. – Premesso che: la trasmissione “Striscia la Notizia” – che usa le veline come metafora di un giornalismo paludato, popolato in special modo da giornalisti economici che, invece di fare i cani da guardia del potere, fungono da cani da riporto, limitandosi a riportare spesso le veline degli uffici stampa con i quali intessono rapporti amichevoli, quando non vengono foraggiati da regalie, viaggi in località esotiche e prebende senza sviluppare alcun senso critico nei confronti di banche, banchieri, assicuratori, potentati economici, autorità di controllo come Banca d’Italia, Isvap, Consob ed Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), monopolisti elettrici e del gas e dei cosiddetti capitalisti delle bollette e dei pedaggi, irrispettosi degli interessi dei consumatori e delle famiglie vessati da rincari di prezzi e tariffe e dalla sistematica distruzione del sudato risparmio con il fenomeno del “risparmio tradito” – non si è mai inginocchiata, a differenza di testate storiche più antiche e blasonate, al cospetto del potere economico e politico, sviluppando, al contrario, una funzione di supplenza anche dell’autorità giudiziaria e delle distratte autorità, che non sempre sembrano agire con la necessaria indipendenza, funzione che dovrebbe caratterizzare il mestiere e la professione giornalistica di contraltare ad usi, abusi e quotidiani soprusi; i servizi degli inviati di “Striscia la Notizia”, come di Valerio …

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Senza Braccia

L’ultimo bel libro di Eve Ensler, l’autrice del famoso I Monologhi della Vagina, si intitola Io sono emozione ed è dedicato alle ragazze, con molto amore. (Eve Ensler lo presenterà al Salone del Libro di Torino, domenica 15 maggio). Linguaggio, citazioni, dati, aneddoti, racconti si alternano spinti dal profondo ed evidente desiderio dell’autrice di fare qualcosa perchè le ragazze possano vivere al riparo delle continue pressioni del mondo, dei media ma non solo. Trai tanti dati, uno mi è parso quanto mai attuale: interrogate se preferirebbero essere grasse o senza un braccio, alcune adolescenti rispondono: “Senza un braccio”. E questa risposta che ci da la cifra del disastro che si sta compiendo sotto i nostri occhi, mi è tornata in mente davanti al TG1 delle ore 20 di martedi 3 maggio. Natascha Kampusch, come qualcuno ricorderà, è una ragazza austriaca imprigionata per 8 lunghi anni da un pazzo e che nonostante ciò è riuscita a rimanere viva, fisicamente ma soprattutto mentalmente. All’epoca del suo ritrovamento, ricordo di avere pensato che forza incredibile, che tenancia, che desiderio di vita dovesse avere quella bambina divenuta donna vicino ad un mostro, per volere comunque e nonostante tutto, vivere. Oggi Natascha ha 23 anni e, forse, ce l’ha fatta. Lontano da una famiglia che pare non aver saputo starle vicino, prova ad imparare a vivere. E scrive un libro. E il nostro TG più diffuso fa un servizio, di cui riportiamo uno stralcio. “…qualche chilo di troppo…” Avevamo  bisogno di …

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C’è del Nuovo nell’Aria

Genova maggio 2009, presentazione a Palazzo Ducale. Con me Enrico Ghezzi, invitata dal Teatro Cargo. Era una delle prime presentazioni del documentario e Ghezzi mi intimoriva / divertiva. Con me sul palco Monica Lanfranco, femminista, scrittrice, giornalista. Non la conosccevo. Fece un intervento fulminante, lo ricordo ancora: presi un sacco di appunti mentre parlava. Era bella, colta ma più di tutto possedeva il fascino che emanano le persone appassionate della vita e che quella passione vogliono e riescono a comunicare. Il suo libro, Letteralmente Femminista, è una lettura che consiglierei a tutte le ragazze che temono la parola femminista che si potranno così pacificare con un movimento senza il quale, e lo dico da chi non è appartenuta al movimento femminista di quegli anni, noi non avremmo la libertà di cui disponiamo oggi. L’anno scorso alla Feltrinelli di Genova Monica ha poi presentato il mio libro; più tardi a cena a casa sua, la sua passione di vita si concretizzava in giovani ospiti piene di bellezza e di desiderio di cambiare il mondo. Una giovanissima suonava la fisarmonica e ricordo di avere pensato che nel suo volto, concentrato e allo stesso tempo assorto nella musica, c’era tutto quello per cui lottavo: creare una possibilità per le ragazze perchè potessero evadere dallo stereotipo del  corpo oggetto e potersicosì appassionare alla vita, totalmente e incondizionatamente.

E’ dunque è con gioia e attesa che vi comunico che a giugno avremo modo di incontrarci tutte e tutti a Genova il 25 …

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Flash Book

Ricevo da Lorenzo, 20enne tra gli ideatori del Flash Book e volentieri pubblico.

Esporsi alla città in poche decine o centinaia di persone, solo leggendo senza aprire bocca, senza poter spiegare perchè si legge, perchè con altre persone, perchè in un luogo pubblico e soprattutto cosa si legge può sembrare una protesta sterile. Molti ci accusano di intellettualismo, di snobismo o fastidioso cripticismo. Io ritengo, oggi come al primo Flash Book dell’11 dicembre, che non manifestare il motivo per cui si protesta non voglia sempre dire non avere motivi affatto. Nel Flash Book significa rispetto per le motivazioni altrui: nello stesso luogo, nello stesso tempo, nella stessa protesta, protestiamo per motivi diversi, testimoniamo, con la semplice presenza, l’adesione a crociate di fede opposta. Niente allineamenti, solo la rivendicazione dello spirito critico individuale, integralmente individuale. Ci sono moltissimi luoghi adibiti al compromesso, al confronto o allo scontro di idee, alla soluzione dei problemi. Flash Book non è uno di quelli. Flash Book vuole solo ricordare, in silenzio, che i problemi ci sono e che la riflessione, simbolizzata nel libro, è un modo migliore di altri per rilevarli, e quindi il primo passo per risolverli.Qui non compaiono parole da difendere, slogan a cui adeguarsi, battaglie da portare avanti. Compare soltanto il simbolo di ciascuna di queste battaglie, incarnate nei silenziosi lettori in mezzo alla strada; trapela soltanto l’allusione a una quantità potenzialmente infinita di idee a cui dedicare la vita, di cause per cui combattere. Ma altrove, dopo. Non qui. Flash Book

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Le Donne e il Governo della Città

Di Nuovo Milano invita le elettrici a un confronto con le candidate delle liste per Pisapia su idee, proposte e progetti per Milano. Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano. Mercoledì 4 maggio, ore 21.

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Un Altro Corpo è Possibile

Ho incontrato Valeria su un taxi a Firenze. Stasera balla alla notte bianca. La sua è una bella storia, di quelle che danno speranza.

Mi chiamo Valeria, ho 26 anni. Sono nata in provincia di Firenze, all’età di 19 anni sono andata ad inseguire il mio sogno all’estero, in Olanda dove ho studiato 4 anni nell’accademia di danza di Rotterdam, Codarts. Nel 2008 ho conseguito il mio diploma di laurea e sono rimasta in quel paese che tanto ha da offrire a noi artisti. L’ultimo anno di studio è stato fondamentale per l’inizio di un percorso di creazione e riflessione che mi ha portata a realizzare Femmehomme. Una riflessione che è ovviamente partita da una analisi di esperienze personali, inizialmente legate al mondo della danza; accorgersi che un corpo di donna in realtà, nella danza ha raramente spazio, perchè si devono rispettare certi canoni estetici. Fino ad arrivare ad uno studio e documentazione sociopolitica di quello che accedeva nella realtà quotidiana, in particolar modo nel mio paese. Da qui la necessità di voler denunciare e far capire, la violenza che noi donne accettiamo passivamente. Mettere in scena ciò che accade in TV; renderlo reale, tangibile, non più finto o immaginario, per renderci conto e far riflettere su questa rappresentazione che ci vuole belle e giovani sempre, poco intelligenti e brave solo ad intrattenere. Dar modo di riflettere, questa è la forza del vero spettacolo.

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El Pais intervista Lorella Zanardo

“Un’altra Italia esiste e resiste”: Intervista del quotidiano spagnolo El Pais a Lorella Zanardo. “Lo tenemos crudo hoy, en este país. Y si eres una mujer que no se calla, vives un cerco continuo”… continua Chi potesse fare la traduzione dallo spagnolo darebbe un prezioso contributo.…

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